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Jethro Tull
Jethro Tull

La Band Icona del Rock Progressivo

I Jethro Tull sono una leggendaria band britannica che ha rivoluzionato il panorama del rock progressivo negli anni ’60 e ’70. Fondata e guidata dal carismatico flautista e cantante Ian Anderson , la band ha sperimentato una vasta gamma di stili musicali, combinando il rock con elementi di folk, blues, jazz e musica classica, creando un suono unico che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica.

Le Origini dei Jethro Tull: Dalle Radici al Successo

La storia dei Jethro Tull inizia nel 1967, quando Ian Anderson , un talentuoso musicista scozzese, decide di formare una band dopo aver suonato in vari locali londinesi. Il nome del gruppo è un omaggio a Jethro Tull , un pioniere agricolo del XVIII secolo, scelto per la sua risonanza storica e rustica, che richiama i temi della natura e della terra, ricorrenti nella musica della band.

La formazione originale dei Jethro Tull includeva Ian Anderson alla voce e al flauto, Mick Abrahams alla chitarra, Glenn Cornick al basso e Clive Bunker alla batteria. Con questa formazione, il gruppo registrò il loro album di debutto, “This Was” nel 1968, un disco che mescolava il blues tradizionale con influenze jazz, evidenziando l’abilità strumentale dei membri e guadagnandosi rapidamente l’attenzione di critica e pubblico.

La Svolta con “Stand Up” e l’Evoluzione del Suono dei Jethro Tull

Dopo la pubblicazione di “This Was”, Mick Abrahams lasciò la band, insoddisfatto della direzione musicale intrapresa. Fu sostituito da Martin Barre , un chitarrista versatile che contribuì in modo significativo all’evoluzione del suono dei Jethro Tull. Con la nuova formazione, la band pubblicò “Stand Up” nel 1969, un album che mostrava una maggiore sperimentazione e complessità sia nelle composizioni che negli arrangiamenti, consolidando il loro stile distintivo.

L’album raggiunse il primo posto nelle classifiche britanniche, segnando l’inizio di un periodo di grande creatività per il gruppo. Questo successo spinse i Jethro Tull a esplorare territori musicali sempre più audaci, ponendo le basi per quello che sarebbe stato il loro marchio di fabbrica nel panorama del rock progressivo.

Il Trionfo di “Aqualung” e la Consacrazione del Rock Progressivo

Il 1971 fu l’anno della consacrazione definitiva con l’uscita di “Aqualung” , uno dei capolavori del rock progressivo. L’album affronta temi complessi come la religione, la critica sociale e la natura umana, e include alcuni dei brani più celebri della band, come “Aqualung”, “Cross-Eyed Mary” e “Locomotive Breath”. Grazie alla profondità dei testi e alla qualità musicale, “Aqualung” ricevette un’accoglienza entusiastica, diventando un classico degli anni ’70 e consolidando i Jethro Tull come una delle band più importanti del decennio.

L’Era dei Concept Album: “Thick as a Brick” e “A Passion Play”

Sull’onda del successo di “Aqualung”, i Jethro Tull si cimentarono con i concept album , progetti ambiziosi che sfidavano le convenzioni del rock tradizionale. Nel 1972 uscì “Thick as a Brick”, un album concepito come una lunga suite divisa in due parti, che parodiava i complessi concept album dell’epoca, mescolando elementi di rock, folk e classica. Questo disco raggiunse il primo posto delle classifiche negli Stati Uniti, dimostrando l’audacia e la creatività della band.

Nel 1973 pubblicarono “A Passion Play”, un altro concept album che esplorava temi spirituali e filosofici. Anche se accolto con recensioni contrastanti dalla critica, l’album continuò a dimostrare la capacità della band di reinventarsi costantemente, rimanendo fedele al loro spirito innovativo.

Il Cambiamento degli Anni ’80 e il Grammy Controverso

Con l’avvento degli anni ’80, i Jethro Tull si adattarono ai nuovi tempi introducendo elementi elettronici nei loro album. “Crest of a Knave” (1987) segnò un ritorno al successo commerciale e vinse un controverso Grammy Award nella categoria hard rock/metal, battendo inaspettatamente i Metallica, suscitando sorpresa e dibattito tra fan e critici. Questo riconoscimento dimostrò ancora una volta la capacità dei Jethro Tull di reinventarsi e restare rilevanti nel panorama musicale.

Una Lunga Carriera di Innovazione e Resilienza

Nonostante le sfide, i cambiamenti di formazione e le critiche nel corso degli anni, i Jethro Tull sono rimasti una forza creativa instancabile. Ian Anderson, con il suo carisma e la sua visione artistica, ha guidato la band attraverso cinque decenni, producendo musica di qualità e mantenendo vivo l’interesse dei fan in tutto il mondo.

Negli anni ’90 e 2000, la band continuò ad esibirsi ea registrare, esplorando nuovi territori sonori e affrontando i mutamenti del panorama musicale con spirito pionieristico. Gli album come “Roots to Branches” (1995) dimostrano l’apertura del gruppo verso l’influenza globale, mentre Anderson iniziò anche a dedicarsi a progetti solisti, senza mai abbandonare completamente il nome Jethro Tull.

L’Eredità dei Jethro Tull: Un Impatto Indelebile sul Rock Progressivo

Nel corso della loro lunga carriera, i Jethro Tull hanno venduto milioni di album in tutto il mondo e si sono affermati come una delle band più influenti della storia del rock. Con una miscela unica di virtuosismo strumentale, testi intelligenti e una visione artistica audace, hanno lasciato un’impronta indelebile sulla scena musicale. Le loro composizioni continuano a ispirare nuove generazioni di musicisti e appassionati di musica, cementando il loro posto nella storia del rock progressivo.

La storia dei Jethro Tull è una testimonianza del potere della creatività e dell’innovazione, un viaggio attraverso decenni di cambiamenti musicali che ha sempre visto Ian Anderson e la sua band spingersi oltre i confini convenzionali, trasformando la loro musica in una forma d’arte durata.                 continua….⬇️

discografia

This Was1968ChrysalisAlbum di debutto, con un sound blues rock e influenze folk, che introduce la caratteristica voce di Ian Anderson al flauto.
Stand Up1969ChrysalisAlbum che consolida il successo della band, con un sound più rock e canzoni più elaborate.
Benefit1970ChrysalisAlbum che affronta temi sociali e politici, con un sound più duro e diretto.
Aqualung1971ChrysalisConcept album che racconta la storia di un senzatetto, con un sound più orchestrale e una forte componente folk.
Thick as a Brick1972ChrysalisConcept album di oltre 44 minuti, che racconta la storia di un bambino prodigio, con un sound complesso e stratificato.
A Passion Play1973ChrysalisConcept album ancora più lungo e complesso, con influenze classiche e barocche.
War Child1974ChrysalisAlbum più breve e diretto, con un sound più rock e blues.
Minstrel in the Gallery1975ChrysalisAlbum che esplora sonorità più acustiche e folk, con un tocco più intimo.
Too Old to Rock ‘n’ Roll: Too Young to Die!1976ChrysalisAlbum che riflette la maturità della band, con un sound più maturo e meno sperimentale.
Songs from the Wood1977ChrysalisAlbum più acustico e folk, con un’atmosfera bucolica e rilassata.
Heavy Horses1978ChrysalisAlbum con un sound più hard rock, con influenze blues e country.
Stormwatch1979ChrysalisAlbum più introspettivo, con un sound più elettronico e sperimentale.
A1980ChrysalisRitorno a un sound più rock, con influenze jazz e funk.
The Broadsword and the Beast1982ChrysalisAlbum doppio, con un sound più orchestrale e un concept più complesso.
Under Wraps1984ChrysalisAlbum più commerciale, con un sound più pop e influenze sintetiche.
Crest of a Knave1987ChrysalisRitorno a un sound più rock, con un concept incentrato sulla figura di un re.
Rock Island Line1989ChrysalisAlbum dal vivo che celebra i 20 anni di carriera della band.
Catfish Rising1991ChrysalisAlbum con un sound più blues e rock, con influenze country.
J-Tull Dot Com1999J-Tull RecordsAlbum che esplora sonorità più moderne e influenze elettroniche.
The Zealot Gene2022InsideOut MusicUltimo album in studio, con un ritorno alle sonorità più classiche della band.

curiosità

Ian Anderson (Voce, flauto, chitarra acustica)

Inventore di uno stile unico: Ian Anderson è famoso per suonare il flauto stando in piedi su una gamba sola, una posizione che è diventata il suo marchio di fabbrica. Questo modo di suonare è nato quasi per caso durante i primi concerti, quando Anderson, per problemi di spazio, ha iniziato a sollevarsi su una gamba per mantenere l’equilibrio.

Pescatore appassionato: Oltre alla musica, Anderson è un grande appassionato di pesca, soprattutto con la tecnica del fly fishing. È noto per trascorrere molto tempo nella natura e per aver scritto diversi articoli su questo tema.

Gestore di una fattoria di salmoni: Negli anni ’80, Anderson ha gestito una fattoria di salmoni in Scozia. Anche se l’attività non è stata redditizia a lungo termine, è una delle sue passioni fuori dalla musica.

2. Martin Barre (Chitarrista)

Ingegnere mancato: Barre aveva inizialmente studiato per diventare ingegnere prima di dedicarsi completamente alla musica. Questa formazione tecnica lo ha reso molto meticoloso nella cura del suono e degli effetti della sua chitarra.

Riff iconico: È responsabile del famoso riff di chitarra in “Aqualung”, uno dei più riconoscibili nella storia del rock. Questo riff è spesso celebrato come uno dei migliori della musica rock.

Strumenti insoliti: Oltre alla chitarra, Barre ha suonato anche il sassofono nelle prime registrazioni della band, dimostrando la sua versatilità musicale.

3. John Evan (Tastierista)

Studi classici: Evan è stato uno dei membri con un background musicale classico più forte, avendo studiato pianoforte al Royal College of Music. La sua formazione classica ha influenzato molto il sound barocco e folk del gruppo.

Costumi eccentrici: Durante i concerti, era noto per indossare costumi stravaganti, tra cui frac e altri abiti in stile vittoriano, che aggiungevano un tocco teatrale alle performance live dei Jethro Tull.

4. Clive Bunker (Batterista)

Autodidatta: Bunker non aveva ricevuto una formazione formale in batteria ed era in gran parte autodidatta. Questo ha contribuito al suo stile unico, grezzo e molto energico.

Abbandono per amore: Bunker lasciò i Jethro Tull nel 1971 non per differenze musicali, ma per passare più tempo con la moglie. Questa scelta rara tra i musicisti rock dell’epoca dimostra la sua dedizione alla vita familiare.

5. Jeffrey Hammond (Bassista)

Amico d’infanzia di Anderson: Hammond è stato amico d’infanzia di Ian Anderson e il loro legame si rifletteva nelle canzoni della band. Anderson ha scritto diverse canzoni su Hammond, tra cui “A Song for Jeffrey” e “Jeffrey Goes to Leicester Square”.

Lasciò la musica per l’arte: Dopo aver lasciato la band nel 1975, Hammond ha abbandonato completamente la musica e si è dedicato alla pittura, dimostrando una spiccata attitudine per l’arte visiva.

6. Doane Perry (Batterista)

Amante della mitologia nordica: Perry ha un grande interesse per la mitologia nordica e ha studiato diversi miti e leggende, il che ha influenzato alcuni dei suoi lavori con la band.

Polistrumentista: Oltre alla batteria, suona anche il pianoforte e la chitarra, dimostrando una grande versatilità musicale.

libri

Jethro Tull Jethro Tull

Jethro Tull

Il volume esamina la fase pre-progressiva dei Jethro Tull, focalizzandosi sulla trilogia celtico-sassone, anticipatrice del capolavoro "Aqualung". Analizziamo l'evoluzione della band sotto la guida di Ian Anderson e il loro legame con il flauto traverso e la cultura celtica.

The Jethro Tull Jethro Tull

The Jethro Tull

I Jethro Tull, gruppo rock originario di Blackpool, fondato da Ian Anderson, sono noti per la presenza del flauto traverso e un'ampia varietà di generi musicali. Hanno svolto oltre 3000 concerti e venduto oltre 60 milioni di album, mantenendo una coerenza artistica unica.

Tutti i testi Jethro Tull

Tutti i testi

Il volume presenta traduzioni di tutte le canzoni dei Jethro Tull, inclusi lavori solisti di Ian Anderson. La versatilità musicale del gruppo, guidato dall'istrionico Anderson, spazia dal blues al progressive rock, incorporando elementi di musica classica, folk e hard rock. Il libro delinea la ricchezza artistica di Anderson, evidenziando la sua abilità linguistica e le tematiche sociali presenti nelle sue liriche.

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