ramones
La Band che Ha Rivoluzionato il Punk Rock
Quando si pensa al punk rock, un nome spicca immediatamente: i Ramones. Questa band leggendaria non è solo sinonimo di una rivoluzione musicale, ma ha anche gettato le basi per generazioni di artisti e band che avrebbero seguito il loro esempio. Con le loro canzoni veloci, grezze e dirette, i Ramones hanno definito un’era e plasmato un genere che continua a influenzare la musica odierna.
Nati nel cuore di New York City, nel quartiere di Forest Hills, Queens, i Ramones hanno incarnato lo spirito dell’underground rock della Grande Mela, creando un sound che sarebbe diventato l’essenza stessa del punk. In questa dettagliata storia, esploreremo le origini della band, i loro successi, le sfide che hanno affrontato e l’eredità che hanno lasciato.
Gli Inizi: L’Origine dei Ramones
I Ramones si formarono nel 1974, in un’epoca in cui la musica rock stava attraversando una trasformazione. I membri fondatori, John Cummings (Johnny Ramone), Thomas Erdelyi (Tommy Ramone), Douglas Colvin (Dee Dee Ramone) e Jeffrey Hyman (Joey Ramone), non avevano una formazione musicale formale, ma condividevano una visione: creare una musica che fosse semplice, cruda e immediata. Questa visione avrebbe plasmato la loro estetica, sia musicalmente che visivamente.
Il nome “Ramones” venne scelto ispirandosi a Paul McCartney, che aveva utilizzato lo pseudonimo “Paul Ramon” in uno dei suoi primi tour. Adottando il nome, i membri della band si diedero un’identità unitaria, tutti prendendo il cognome “Ramone”. Così nacquero i Ramones, una band che avrebbe stravolto le convenzioni del rock.
Il Suono Unico dei Ramones
A differenza di molte band dell’epoca, i Ramones scelsero deliberatamente di evitare gli assoli di chitarra complessi e le lunghe ballate. Il loro stile era essenziale, minimalista e diretto. Le loro canzoni raramente superavano i due minuti e mezzo di durata, ed erano caratterizzate da riff di chitarra veloci, ritmi serrati e testi semplici, ma potenti. Il tutto accompagnato da un atteggiamento disinvolto e provocatorio.
Questa semplicità apparente era in realtà un atto rivoluzionario. I Ramones sfidavano le convenzioni del rock progressivo e del glam rock che dominavano la scena musicale degli anni ’70, con la loro enfasi su virtuosismi strumentali e produzioni elaborate. Invece, i Ramones riportarono il rock alle sue radici più grezze e immediate, riflettendo il malcontento e la frustrazione di una generazione che si sentiva alienata dalle tendenze musicali e culturali dell’epoca.
La Prima Esibizione e l’Ascesa nella Scena Punk di New York
Il loro primo concerto avvenne al CBGB, un club underground nel Bowery di Manhattan che sarebbe presto diventato il centro della scena punk di New York. Il locale, gestito da Hilly Kristal, ospitava numerose band emergenti che condividevano l’attitudine anticonformista dei Ramones. Fu proprio in questo ambiente che la band iniziò a costruire il proprio seguito di fedeli fan.
Sebbene le prime esibizioni dal vivo fossero tutt’altro che perfette – con problemi tecnici e performance spesso caotiche – i Ramones svilupparono rapidamente una reputazione per la loro energia dal vivo e il loro stile musicale unico. Ogni concerto dei Ramones era un’esperienza travolgente: le canzoni venivano eseguite una dopo l’altra, senza pause, in un crescendo di adrenalina.
I testi dei Ramones, spesso ironici e dissacranti, trattavano di temi come l’alienazione, la frustrazione giovanile, l’amore non corrisposto e il nichilismo, risuonando profondamente con un pubblico che si identificava in quelle sensazioni. Brani come “Blitzkrieg Bop”, “I Wanna Be Your Boyfriend” e “Now I Wanna Sniff Some Glue” divennero subito dei classici, definendo l’estetica punk con la loro miscela di umorismo, rabbia e ribellione.
L’Album di Debutto: “Ramones” (1976)
Il loro primo album, intitolato semplicemente “Ramones”, venne pubblicato nel 1976 dalla Sire Records. L’album è spesso citato come uno dei più influenti della storia del rock e uno dei primi veri album punk. Con una durata di poco più di 29 minuti, il disco conteneva 14 brani, ognuno dei quali racchiudeva l’essenza del suono dei Ramones: veloce, aggressivo e senza fronzoli.
Brani come “Blitzkrieg Bop”, “Judy Is a Punk” e “Beat on the Brat” divennero immediatamente iconici. Nonostante l’album non ottenesse inizialmente un grande successo commerciale, la sua influenza fu immensa. Riviste musicali come Rolling Stone e NME lodarono il disco, riconoscendo nei Ramones una band destinata a cambiare il panorama musicale.
“Ramones” non solo rappresentava una rivoluzione musicale, ma era anche una dichiarazione di intenti. In un’epoca in cui il rock stava diventando sempre più elaborato e sofisticato, i Ramones mostrarono che la musica poteva ancora essere semplice, grezza e potente. Questo approccio minimalista sarebbe diventato una delle caratteristiche distintive del punk rock.
L’Influenza Internazionale e il Tour nel Regno Unito
Nonostante il successo iniziale fosse limitato agli Stati Uniti, i Ramones presto conquistarono l’attenzione internazionale. Uno dei momenti chiave nella loro carriera fu il loro tour nel Regno Unito nel 1976. In quel periodo, la scena punk britannica stava iniziando a emergere con band come i Sex Pistols e i Clash, e i Ramones furono accolti con entusiasmo dalla comunità musicale britannica.
Il loro concerto al Roundhouse di Londra divenne leggenda. Molti degli spettatori presenti quella sera, inclusi membri dei Sex Pistols e dei Clash, citarono i Ramones come una delle loro principali fonti di ispirazione. Questo tour aiutò a cementare l’influenza dei Ramones sulla scena punk britannica, che avrebbe a sua volta influenzato il resto del mondo.
Grazie alla loro energia e autenticità, i Ramones divennero una band di culto in tutto il mondo, stabilendo un legame con i fan del punk ovunque. Il loro stile unico di vestirsi con giubbotti di pelle, jeans strappati e scarpe da ginnastica divenne un simbolo iconico del movimento punk.
Gli Anni Successivi: Evoluzione Musicale e Crescente Tensione Interna
Con il passare degli anni, i Ramones continuarono a pubblicare album che rafforzavano la loro reputazione di pionieri del punk. Album come “Leave Home” (1977), “Rocket to Russia” (1977) e “Road to Ruin” (1978) continuarono a sviluppare il loro suono, esplorando temi più maturi senza mai perdere l’energia grezza che li aveva resi famosi.
Nonostante il crescente successo, le tensioni interne alla band iniziarono a farsi sentire. La dinamica tra Joey e Johnny Ramone, in particolare, divenne sempre più complicata. I due avevano visioni politiche e personali molto diverse: Johnny era noto per le sue convinzioni conservatrici, mentre Joey era un liberal. Queste differenze, insieme a un crescente risentimento personale, portarono a una frattura tra i due, anche se continuarono a suonare insieme per il bene della band.
Un altro fattore che contribuì alla tensione fu la decisione di Tommy Ramone di lasciare il gruppo nel 1978. Tommy, che aveva anche prodotto i primi album della band, trovò lo stile di vita delle tournée estenuante e decise di concentrarsi sulla produzione. Venne sostituito da Marky Ramone, che avrebbe portato una nuova energia alla band.
Gli Anni ’80: Difficoltà Commerciali e Album Sperimentali
Gli anni ’80 furono un periodo difficile per i Ramones. Nonostante avessero una fanbase fedele e continuassero a fare tournée in tutto il mondo, i loro album faticavano a ottenere successo commerciale. Dischi come “End of the Century” (1980), prodotto da Phil Spector, segnarono un tentativo di sperimentare nuovi suoni e stili, ma non furono accolti positivamente da tutti i fan.
Il rapporto con Spector, noto per il suo “wall of sound”, fu particolarmente problematico. Il produttore imponeva una meticolosità maniacale durante le sessioni di registrazione, che contrastava con lo stile diretto e grezzo dei Ramones. Nonostante le difficoltà, “End of the Century” conteneva brani memorabili come “Do You Remember Rock ‘n’ Roll Radio?” e una reinterpretazione del classico di The Ronettes, “Baby, I Love You”.
Durante questo periodo, i Ramones continuarono a sperimentare, pubblicando album come “Pleasant Dreams” (1981), “Subterranean Jungle” (1983) e “Too Tough to Die” (1984). Tuttavia, il successo mainstream continuava a sfuggire loro.
discografia
curiosità
Joey Ramone (Jeffrey Hyman)
Un’icona contro il bullismo: Joey Ramone, il cantante principale dei Ramones, aveva un aspetto singolare, con il suo fisico alto e magro, i capelli lunghi e gli occhiali da sole sempre presenti. Durante l’infanzia, fu spesso vittima di bullismo a causa del suo aspetto e della sua timidezza, ma la sua lotta contro queste avversità lo trasformò in un’icona per chi si sentiva emarginato.
Problemi di salute: Joey soffriva di una rara condizione chiamata disturbo ossessivo-compulsivo (OCD), che influenzava molte delle sue azioni quotidiane. Anche se questo disturbo rappresentava una sfida, Joey riuscì a trasformare le sue difficoltà in forza creativa, scrivendo testi che riflettevano il suo tormento interiore e la sua lotta personale.
Conflitto con Johnny Ramone: Il rapporto tra Joey e Johnny Ramone era notoriamente difficile. Sebbene fossero compagni di band per quasi due decenni, i due non si parlavano quasi mai fuori dal palco. La loro rivalità raggiunse il culmine quando Johnny iniziò una relazione con una ragazza di cui Joey era innamorato, che poi divenne la moglie di Johnny. Questo conflitto personale contribuì alla tensione all’interno della band.
Appassionato di musica anni ’60: Joey era un grande fan della musica pop degli anni ’60, in particolare dei gruppi della British Invasion come i Beatles e i Rolling Stones. Questa influenza si rifletteva nel suo approccio melodico al punk, che si distingueva dal sound più grezzo di altre band punk dell’epoca.
Tributo dopo la sua morte: Joey Ramone morì nel 2001 a causa di un linfoma. In suo onore, è stata dedicata una strada a New York City, chiamata “Joey Ramone Place”, vicino al Bowery, nel cuore della scena punk newyorkese.
Johnny Ramone (John Cummings)
La disciplina militare: Johnny Ramone, chitarrista e leader di fatto della band, era noto per la sua rigidità e disciplina. Si diceva che trattasse la band come un regime militare, imponendo regole ferree durante i tour e le prove. Questa disciplina mantenne la band in attività per tanti anni, ma contribuì anche alle tensioni interne.
Conservatore tra ribelli: In contrasto con molti membri della scena punk, Johnny era un convinto conservatore. Era un fervente sostenitore di Ronald Reagan e di altre figure di destra, il che lo poneva in netto contrasto con le opinioni politiche più liberali di Joey e di molti fan dei Ramones.
Il suo stile chitarristico unico: Johnny Ramone è famoso per aver sviluppato uno stile chitarristico innovativo, utilizzando power chord suonati a una velocità incredibile. Questo stile divenne una delle caratteristiche distintive del punk rock e influenzò generazioni di chitarristi.
L’amore per il baseball: Johnny era un grande appassionato di baseball, in particolare tifoso dei New York Yankees. Amava parlare di sport tanto quanto di musica, e si diceva che avesse una conoscenza enciclopedica delle statistiche dei giocatori.
Mantenimento del controllo: Johnny era famoso per il suo controllo sulle decisioni della band, dalle scelte musicali all’immagine pubblica. Sebbene fosse spesso visto come una figura autoritaria, questo suo atteggiamento contribuì a mantenere i Ramones attivi e coerenti durante tutta la loro carriera.
Dee Dee Ramone (Douglas Colvin)
Il cuore selvaggio dei Ramones: Dee Dee, il bassista e principale compositore della band, è stato una delle forze creative più dinamiche dei Ramones. Scrisse molti dei testi più memorabili del gruppo, inclusi “Blitzkrieg Bop” e “53rd & 3rd”. Tuttavia, era anche uno dei membri più imprevedibili e ribelli.
Lotta con le dipendenze: Dee Dee ebbe una lunga battaglia con la dipendenza da eroina, che influenzò profondamente la sua vita personale e la sua carriera. Molte delle sue canzoni trattavano di temi legati alla droga, all’alienazione e alla sofferenza, riflettendo le sue esperienze personali. Alla fine, riuscì a superare la dipendenza, ma la lotta segnò tutta la sua carriera.
Tentativo di carriera rap: Dopo aver lasciato i Ramones nel 1989, Dee Dee cercò di lanciare una carriera nel rap sotto lo pseudonimo di Dee Dee King. Pubblicò un album intitolato Standing in the Spotlight, ma il progetto fu un fallimento critico e commerciale. Nonostante ciò, è considerato un esperimento curioso nella sua carriera artistica.
Personalità dualistica: Dee Dee era noto per essere una persona molto complessa, con un lato tenero e vulnerabile, che emergeva nei suoi testi, e un lato selvaggio e autodistruttivo, visibile nei suoi comportamenti fuori controllo durante i tour.
La sua autobiografia: Dee Dee scrisse un’autobiografia, Lobotomy: Surviving the Ramones, in cui descrisse la sua esperienza nella band, le sue lotte personali e le dinamiche difficili tra i membri. È una delle testimonianze più intime e schiette sul dietro le quinte della band.
Tommy Ramone (Tamás Erdélyi)
Il produttore dietro il suono: Oltre a essere stato il primo batterista dei Ramones, Tommy fu anche il loro produttore per i primi album. Nonostante la sua inesperienza come batterista, riuscì a creare un sound che definì l’identità musicale della band.
Un rifugiato ungherese: Tommy nacque in Ungheria e la sua famiglia emigrò negli Stati Uniti per sfuggire all’occupazione sovietica. Questo passato lo rese un outsider nella scena punk, ma anche una figura rispettata per la sua intelligenza e il suo talento.
La sua decisione di lasciare la batteria: Dopo aver suonato nei primi tre album dei Ramones, Tommy decise di lasciare il ruolo di batterista a causa dello stress delle tournée. Continuò a lavorare come produttore, ma rimase una figura importante dietro le quinte della band.
Marky Ramone (Marc Bell)
Dai Dust ai Ramones: Marky, che sostituì Tommy alla batteria nel 1978, era già un batterista rispettato nella scena musicale. Prima di unirsi ai Ramones, aveva suonato nei Dust, una delle prime band heavy metal americane, e nei Richard Hell and the Voidoids, una delle band pionieristiche del punk newyorkese.
Alcolismo: Durante il suo periodo con i Ramones, Marky lottò con l’alcolismo, che portò alla sua temporanea espulsione dalla band nel 1983. Dopo essersi disintossicato, rientrò nel gruppo nel 1987 e continuò a suonare con loro fino al loro scioglimento.
L’unico Ramone vivente attivo: Marky è l’unico membro della formazione classica ancora in vita, e continua a suonare musica e a fare tour con Marky Ramone’s Blitzkrieg, una band tributo che esegue i classici dei Ramones.
Altre curiosità
Durata dei concerti: I concerti dei Ramones erano notoriamente brevi ma intensi. Spesso duravano meno di un’ora, ma le canzoni venivano suonate a una velocità tale che sembrava quasi un assalto sonoro ininterrotto.
Assenza di bis: I Ramones raramente facevano bis nei loro concerti. Finito lo show, abbandonavano il palco senza ulteriori esibizioni, un atteggiamento coerente con il loro stile diretto e senza fronzoli.
Amore per il cinema: Molti membri dei Ramones erano appassionati di cinema. Joey, in particolare, era un grande fan dei film horror e di fantascienza di serie B, e questo influenzò alcune delle atmosfere delle canzoni della band.
libri
Blitzkrieg punk
"Blitzkrieg Punk" di Dee Dee Ramone racconta l'ascesa dei Ramones, quattro ragazzi della periferia newyorkese diventati icone del punk. Rabbia, vuoto esistenziale e un ritmo frenetico che ha cambiato la musica.
One! two! three! four! Ramones
Nel 1974, il rock stava diventando noioso. Dee Dee, Johnny, Joey e Tommy, con i loro eccessi, successi e ritmi fulminanti, accendono la miccia della rivoluzione punk. La storia epica dei Ramones.
Punk rock blitzkrieg
"Punk Rock Blitzkrieg" racconta la storia di Marky Ramone, batterista dei Ramones. Dai giorni turbolenti del punk a New York ai tour mondiali, una narrazione cruda e coraggiosa di eccessi, cambiamenti e musica.
Ramones. Hey! Ho! Let's go!
A quarant’anni dalla nascita del punk, il primo disco dei Ramones lascia ancora stupefatti. "Punk Rock Blitzkrieg" ci porta nel cuore della rivoluzione punk, raccontando la storia affascinante di una band leggendaria.