228647160329908

Cuorileggendari ha stretto un patto con il programma di affiliazione di Amazon EU, un’alleanza  che permette ai siti di guadagnare una piccola parte dei proventi quando i visitatori cliccano sui link ai prodotti e li acquistano, senza alcun costo aggiuntivo per gli avventori.

Fela Kuti

Fela Kuti
derivative work: Klausness

Le Radici – La Nascita di un Ribelle

Fela Ransome-Kuti nacque il 15 ottobre 1938 ad Abeokuta, una città del sud-ovest della Nigeria. La sua famiglia apparteneva all’élite intellettuale del paese. Suo padre, Israel Oludotun Ransome-Kuti, era un pastore anglicano e insegnante, nonché uno dei fondatori dell’Unione degli Insegnanti della Nigeria. Ma fu sua madre, Funmilayo Ransome-Kuti, che lasciò un’impronta indelebile su di lui. Attivista per i diritti delle donne e leader anticolonialista, Funmilayo fu la prima donna in Nigeria a ottenere la patente di guida e una figura di spicco nella lotta contro le tasse ingiuste imposte dal governo coloniale britannico. Crescere in una famiglia così coinvolta nelle questioni sociali plasmò profondamente la visione del mondo di Fela.

All’età di 19 anni, i genitori decisero di mandarlo a Londra per studiare medicina, come era consuetudine per le famiglie benestanti. Tuttavia, una volta arrivato, Fela sentì irresistibile il richiamo della musica e si iscrisse invece al Trinity College of Music. Qui studiò la composizione e perfezionò le sue abilità di trombettista. Era l’inizio di un percorso che avrebbe cambiato la storia della musica africana.

 Londra e la Formazione dei Koola Lobitos

A Londra, Fela non solo studiò musica, ma iniziò a frequentare la vivace scena jazz della capitale britannica, venendo influenzato da artisti come Miles Davis, Dizzy Gillespie e John Coltrane. Nel 1963 formò la sua prima band, i Koola Lobitos , che suonava un mix di jazz e highlife, un genere popolare nell’Africa occidentale caratterizzato da melodie vivaci e ritmi danzanti.

Questo periodo è stato importante per la sua crescita musicale e personale. Londra rappresentava un crogiolo culturale e politico, con molti studenti africani e caraibici che si confrontavano con le problematiche dell’identità postcoloniale e le lotte per l’indipendenza dei loro paesi. Fela iniziò a formare una consapevolezza politica che, sebbene inizialmente vaga, avrebbe preso forma con maggior forza in futuro.

Il Ritorno in Nigeria e la Scoperta dell’Afrobeat

Nel 1963, Fela tornò in Nigeria con la sua band, riportando a casa un nuovo bagaglio musicale e una prospettiva più ampia. Tuttavia, i primi anni furono difficili. La sua musica era troppo “occidentale” per il pubblico nigeriano, abituato all’highlife e ad altri generi locali.

Fu nel 1969 che arrivò la svolta. Fela e la sua band si trasferirono negli Stati Uniti per una tournée, dove il contatto con il movimento per i diritti civili e le teorie del Black Power ebbe un effetto travolgente su di lui. L’incontro con Sandra Smith, un’attivista del movimento Black Panther, fu determinante. Sandra lo introdusse agli scritti di Malcolm X e alle teorie di resistenza politica. Fela iniziò a vedere la sua musica non solo come un mezzo di intrattenimento, ma come un’arma contro l’oppressione.

Tornato in Nigeria, Fela decise di dare alla sua musica un’identità africana unica, fondendo jazz, funk e ritmi tradizionali nigeriani con testi impegnati socialmente. Nacque così l’ afrobeat , un nuovo genere musicale che presto divenne sinonimo di resistenza.

 La Repubblica di Kalakuta e il Santuario dell’Africa

Nel 1970, Fela fondò la Kalakuta Republic , una comune autogestita che fungeva da casa per i membri della sua banda, i suoi familiari e chiunque cercasse un rifugio lontano dal governo militare oppressivo. La Kalakuta non era solo una casa, ma anche un centro culturale, un ospedale alternativo e una dichiarazione politica: si considerava indipendente dallo stato nigeriano. Fela cambiò anche il suo nome in Anikulapo , che significa “colui che ha la morte nella propria tasca”, sottolineando il suo rifiuto del controllo delle autorità.

Contemporaneamente, fondò l’ Afrika Shrine , un club musicale che divenne il centro dell’afrobeat e un luogo dove le sue esibizioni diventavano veri e propri rituali di denuncia contro la corruzione e la repressione del governo militare. Canzoni come “Zombie” , una feroce critica ai soldati nigeriani che eseguivano ordini senza pensare, e “Sorrow, Tears and Blood” , che denunciava le brutali repressioni dei manifestanti, provocarono la reazione del governo.

 La Brutale Repressione del 1977

La crescente fama di Fela come critico politico e sociale portò inevitabilmente a uno scontro con il governo. Nel 1977, la tensione culminò in un evento tragico. Un’unità dell’esercito nigeriano assaltò la Repubblica di Kalakuta, bruciandola completamente. Durante l’attacco, la madre di Fela, Funmilayo, fu brutalmente picchiata e gettata da una finestra, subendo lesioni che portarono alla sua morte pochi mesi dopo. Questo evento lasciò un segno indelebile su Fela e alimentò il suo odio verso il governo.

In risposta a questo attacco, Fela registrò l’album “Coffin for Head of State” , in cui descriveva gli orrori della repressione e il funerale della madre. Come atto simbolico, portò una bara al quartier generale militare di Lagos, dimostrando il suo disprezzo per il regime e il suo impegno a combattere per i diritti dei nigeriani.

 Arresti e intimidazioni

Durante gli anni ’80, Fela fu arrestato e imprigionato più di 200 volte per accuse costruite dal governo. Nonostante le continue persecuzioni, non smise mai di denunciare le ingiustizie attraverso la sua musica. Le sue esibizioni all’Afrika Shrine erano una combinazione di musica, spiritualità e attivismo politico.

Nel 1984, fu arrestato e condannato a cinque anni di prigione con accuse di valuta estera manipolata dal regime di Buhari. Durante il processo, che divenne un circo mediatico, Fela rifiutò di cedere. La comunità internazionale si mobilitò per chiedere la sua liberazione, con le proteste di artisti come Stevie Wonder e Paul McCartney. Dopo 20 mesi, fu rilasciato grazie a un cambiamento di regime, ma il suo spirito non era stato spezzato.

 Spiritualità e Influenza Filosofica

Nel corso della sua vita, Fela esplorò la spiritualità africana e adottò la religione tradizionale Yoruba. Divenne un sacerdote dell’Ifá, un antico sistema di credenze nigeriano basato sul culto degli antenati e sulla divinazione. La spiritualità di Fela non era separata dalla sua musica o dalla sua filosofia politica: la utilizzava come base per denunciare il colonialismo culturale e per promuovere una forma autentica di identità africana.

Fela sviluppò una filosofia politica anti-imperialista che criticava aspramente i leader africani corrotti, considera marionette dei poteri occidentali. Egli promuoveva l’idea di una “seconda indipendenza” per l’Africa, sostenendo che la vera libertà non sarebbe stata possibile finché i popoli africani non respingessero le influenze straniere e abbracciassero la loro cultura.

 Gli Ultimi Anni e la Lotta contro l’AIDS

Gli anni ’90 furono un periodo di declino per Fela, sia dal punto di vista fisico che artistico. La sua salute peggiorò, e la sua musica perse parte dell’energia dirompente che l’aveva dotata. Nonostante questo, continuò a esibirsi e a registrare l’album, mantenendo viva la sua battaglia contro le ingiustizie.

Nel 1997, dopo una lunga malattia, Fela Kuti morì per complicazioni legate all’AIDS. La sua morte fu un duro colpo per i suoi fan e per la scena musicale africana. Al suo funerale parteciparono più di un milione di persone, un ultimo tributo a un uomo che aveva dedicato la vita alla lotta per la giustizia.

 L’Eredità di Fela Kuti

L’impatto di Fela va ben oltre la sua musica. È considerato il “Padrino dell’Afrobeat” e una delle figure più influenti nella storia della musica africana. La sua eredità vive attraverso i suoi figli, Femi e Seun Kuti , che hanno proseguito il suo lavoro sia come musicisti che come attivisti.

L’Afrika Shrine è stato ricostruito e oggi è un centro culturale che attrae artisti e attivisti da tutto il mondo. Festival come il Felabration , che si tiene ogni anno in Nigeria, celebrano la sua vita e la sua musica, mantenendo viva la sua eredità.

Fela Kuti ha lasciato una traccia indelebile nella musica e nella politica, diventando un simbolo di resistenza contro le tirannie e di orgoglio per la cultura africana. La sua storia è una testimonianza di come l’arte possa essere usata come strumento di lotta e di cambiamento sociale.

T-Shirt

curiosità

Fondazione di una “Repubblica” Autonoma

La Kalakuta Republic , creata da Fela, era più di una semplice comune. Si trattava di una dichiarazione di indipendenza dalla Nigeria stessa. Fela considerava la Kalakuta come una nazione a sé stante, con proprie leggi e un governo alternativo, rifiutando apertamente l’autorità dello stato nigeriano.

Centinaia di Mogli in un Solo Giorno

Nel 1978, Fela sposò contemporaneamente 27 donne, molte delle quali erano ballerine e cantanti della sua band, le Queens . Questo gesto fu una provocazione contro la società e le sue convenzioni. La cerimonia collettiva simboleggiava un rifiuto delle norme culturali e della poligamia tradizionale. Successivamente, nel 1986, divorziò da tutti in un gesto simbolico di “liberazione”.

Il Nome Anikulapo e il Suo Significato

Fela abbandonò il cognome Ransome, che considerava un’eredità coloniale, e lo sostituì con Anikulapo , che significa “colui che ha la morte nella sua tasca”. Questo cambiamento simboleggiava il suo controllo sul proprio destino e la sfida verso la mortalità e l’oppressione.

Fanatico del Controllo e Leader Carismatico

Fela era noto per la sua rigida disciplina con la band. Durante le prove ei concerti, pretendeva la massima precisione e dedizione. Si dice che potesse licenziare un musicista per un singolo errore o per non aver rispettato i suoi standard elevati. D’altra parte, la sua presenza magnetica e il suo carisma riuscivano a motivare i musicisti a dare il meglio di sé.

Episodi Sovrannaturali e la Spiritualità Yoruba

Era convinto che i suoi antenati lo proteggessero dalle forze del governo e dagli attacchi militari. Dopo l’assalto alla Repubblica di Kalakuta, Fela dichiarò di aver avuto esperienze soprannaturali che lo avevano salvato dai soldati. La sua spiritualità legata alla religione tradizionale Yoruba permeava anche la sua musica e le sue performance.

Un Funerale Da Milione Di Persone

Quando Fela morì nel 1997, il suo funerale a Lagos attirò oltre un milione di persone. Era un tributo al suo status di icona nazionale e alla sua lotta per la giustizia sociale. La processione funebre si trasformò in un grande evento musicale e culturale, con performance di artisti e tributi commoventi.

Coinvolgimento nel Movimento Panafricano

Fela era un sostenitore del movimento pan-africano , che promuoveva l’unità e la cooperazione tra le nazioni africane. Il suo obiettivo era incoraggiare gli africani a liberarsi delle influenze coloniali e a riscoprire le proprie radici culturali. La sua musica spesso esprimeva temi di resistenza contro l’imperialismo e l’oppressione.

Accuse e Condanne Reiterativo

Durante la sua carriera, Fela fu ucciso più di 200 volte. Le accuse erano spesso legate a “offese minori” come il possesso di marijuana, ma erano chiaramente motivi per reprimerlo politicamente. A causa delle accuse infondate, le sue vicende giudiziarie divennero uno strumento di resistenza e di mobilitazione della comunità.

Influenze Musicali e Sperimentazioni

Sebbene fosse noto per l’afrobeat, Fela sperimentò con vari generi musicali, tra cui il jazz, il funk e la musica tradizionale africana. Fu influenzato da grandi del jazz come Miles Davis, ma anche da musicisti africani come il percussionista Tony Allen , che collaborò strettamente con lui e fu un pilastro dell’afrobeat.

Rapporti Tesi con il Governo della Nigeria

Dopo l’incidente della Kalakuta, Fela scrisse la canzone “Soldato sconosciuto”, riferendosi al rapporto ufficiale dell’esercito che dichiarava che la comune era stata distrutta da “soldati sconosciuti”. Fela utilizzò il sarcasmo per denunciare la brutalità e l’assenza di responsabilità del regime militare.

Progetto Abbandonato di Fondare un Partito Politico

Negli anni ’70, Fela tentò di fondare un proprio partito politico chiamato Movement of the People (MOP) per candidarsi alla presidenza della Nigeria. Il governo, tuttavia, ostacolò i suoi tentativi, bloccando la partita del partito e limitando la sua partecipazione politica.

La Repubblica di Kalakuta come simbolo di Resistenza

La casa di Fela fu ricostruita dopo la distruzione del 1977, ma oggi è diventata un museo dedicato alla sua vita e alla sua musica. La nuova Kalakuta continua ad essere un luogo di pellegrinaggio per i fan ei musicisti che vogliono onorare il suo contributo alla musica africana.

La Felabrazione

Ogni anno, a Lagos, si tiene il Felabration , un festival musicale fondato dal figlio Femi Kuti per celebrare la vita e l’eredità di Fela. Il festival attira artisti da tutto il mondo e promuove l’afrobeat e l’impegno politico.

Passione per la Marijuana

Fela era un convinto utilizzatore di marijuana, che considerava un simbolo di resistenza contro la repressione delle autorità. Nonostante i frequenti arresti legati al possesso, continuava a fumare apertamente durante le sue esibizioni ea promuoverne l’uso.

 Collaborazioni Meno Note

Oltre alla sua musica solista, Fela collaborò con diversi artisti africani e internazionali. Uno dei suoi progetti meno noti fu una collaborazione con il batterista jazz statunitense Ginger Baker , con il quale registrerò l’album “Live!” nel 1971.

Una vita di estremi

Fela vivere in un mondo fatto di eccessi, sia musicali che personali. Si racconta che tenesse vere e proprie “tribunali” all’interno della Kalakuta per risolvere le controversie tra i suoi membri e che le sue esibizioni all’Afrika Shrine potranno durare fino a sei ore.

La Moglie Musicista

Tra le sue molte mogli, una delle più famose fu Najite , una ballerina e cantante che svolgeva un ruolo di spicco nelle performance della band. Najite era anche una delle figure che parlava apertamente della vita nella Kalakuta e delle dinamiche interne.

 Influenza sui movimenti Hip Hop

Anche se non è sempre noto, l’afrobeat di Fela ha influenzato anche l’hip hop. Molti rapper hanno campionato la sua musica, e il suo approccio politicamente impegnato ha ispirato artisti come Mos Def , Common e Erykah Badu , che vedono in lui un pioniere del ” aware rap “.

Il Riconoscimento Internazionale Dopo la Morte

La fama di Fela Kuti si è diffusa molto di più a livello internazionale dopo la sua morte nel 1997. L’opera teatrale “Fela!”, basata sulla sua vita, ha portato la sua storia a un pubblico più ampio e ha ricevuto numerosi premi , tra cui alcuni Tony Awards.

Un’eredità che Continua a Crescere

Nonostante la sua morte, la musica di Fela e il suo messaggio di resistenza continuano a vivere. Le nuove generazioni di musicisti africani, come Burna Boy , fanno costante riferimento a lui e utilizzano l’afrobeat per esplorare temi sociali e politici.

libri

Fela Kuti. Lotta continua!

Lotta continua!

Fela Kuti, padre dell'afrobeat, combinò musica metropolitana e tradizione africana per lottare contro la giunta militare nigeriana. Nato nel 1938, morì nel 1997 per complicazioni legate all'HIV.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *