228647160329908

Cuorileggendari ha stretto un patto con il programma di affiliazione di Amazon EU, un’alleanza  che permette ai siti di guadagnare una piccola parte dei proventi quando i visitatori cliccano sui link ai prodotti e li acquistano, senza alcun costo aggiuntivo per gli avventori.

The Kinks

The Kinks

The Kinks: La Storia della Band che Ridefinì il Rock con Ironia e Cuore

Nella Londra degli anni ’60, mentre la British Invasion conquistava il mondo, un gruppo di ragazzi del quartiere di Muswell Hill emerse con un suono unico, una vena ironica e un’anima profondamente britannica. Erano The Kinks, una band che avrebbe ridefinito il rock, mescolando riff potenti, storie quotidiane e un’irriverente critica sociale. La loro storia è un viaggio attraverso successi, conflitti e rinascite, un’odissea musicale che li ha resi una delle band più influenti e amate della storia del rock.


Le Origini: Fratelli, Amici e un Sogno

Tutto ebbe inizio nel 1963, quando i fratelli Ray e Dave Davies decisero di formare una band. Ray, il maggiore, era un ragazzo timido ma dotato di un talento straordinario per la scrittura. Dave, il fratello minore, era un chitarrista ribelle e carismatico. Insieme a Pete Quaife al basso e Mick Avory alla batteria, nacque The Kinks.

Il nome della band, scelto per il suo suono provocatorio, rifletteva il loro approccio anticonformista. Mentre band come i Beatles e i Rolling Stones cercavano di conquistare il mondo con un’immagine levigata, i Kinks si presentavano come ragazzi di strada, con un’energia grezza e un’ironia tagliente.


La Svolta: “You Really Got Me”

Nel 1964, i Kinks pubblicarono “You Really Got Me”, un brano che cambiò per sempre il corso della musica rock. Con il suo riff distorto e il ritmo incalzante, la canzone divenne un inno generazionale. Fu Dave Davies a creare quel suono rivoluzionario, forando l’altoparlante del suo amplificatore con uno spillo. Il risultato fu un distorsione grezza e potente, che influenzò generazioni di chitarristi, da Jimmy Page a Van Halen.

You Really Got Me” raggiunse il primo posto nelle classifiche britanniche e aprì le porte al successo internazionale. I Kinks erano diventati una forza da non sottovalutare.


Gli Anni d’Oro: Ironia e Poesia

Negli anni ’60, i Kinks pubblicarono una serie di album che li confermarono come una delle band più innovative del panorama musicale. Ray Davies, il principale compositore, si distinse per la sua capacità di raccontare storie quotidiane con ironia e profondità. Brani come “Sunny Afternoon”“Waterloo Sunset” e “Days” divennero classici, celebrando la vita ordinaria con una poesia unica.

Waterloo Sunset”, in particolare, è considerato uno dei più grandi brani della storia del rock. Con la sua melodia malinconica e il testo evocativo, la canzone cattura l’essenza di Londra e dei suoi abitanti, diventando un inno senza tempo.


Conflitti e Tensioni

Nonostante il successo, i Kinks non furono immuni ai conflitti. I rapporti tra Ray e Dave Davies erano spesso tesi, con litigi che sfociavano in scontri fisici. Mick Avory e Dave Davies, in particolare, ebbero un famoso alterco sul palco, durante il quale Dave fu colpito alla testa con un pedale della batteria. Nonostante questi episodi, la band riuscì a mantenere una certa coesione, almeno fino agli anni ’70.


Gli Anni ’70: Opere Concettuali e Sperimentazione

Negli anni ’70, i Kinks si lanciarono in progetti ambiziosi, pubblicando album concettuali come “The Kinks Are the Village Green Preservation Society” e “Arthur (Or the Decline and Fall of the British Empire)”. Questi lavori, pur non ottenendo un grande successo commerciale, sono oggi considerati capolavori, celebri per la loro introspezione e la critica sociale.

The Kinks Are the Village Green Preservation Society” è un tributo nostalgico alla vita rurale e alle tradizioni britanniche, mentre “Arthur” esplora il declino dell’impero britannico attraverso la storia di un uomo comune.


Il Ritorno al Successo: Gli Anni ’80

Negli anni ’80, i Kinks tornarono alla ribalta con album come “Give the People What They Want” e “State of Confusion”. Il brano “Come Dancing”, una riflessione malinconica sulla giovinezza e il cambiamento, divenne un successo internazionale, riportando la band nelle classifiche.

In questo periodo, i Kinks si esibirono in tournée di grande successo, conquistando una nuova generazione di fan. La loro musica, sempre caratterizzata dall’ironia e dalla profondità di Ray Davies, continuava a risuonare con il pubblico.


La Fine e l’Eredità

I Kinks si sciolsero ufficialmente nel 1996, ma la loro eredità è ancora viva e vibrante. Ray Davies è stato nominato cavaliere per il suo contributo alla musica, mentre Dave Davies continua a esibirsi come solista. La loro influenza si estende a generazioni di artisti, dai Punk ai Britpop.

Band come OasisBlur e The Jam hanno citato i Kinks come una delle loro maggiori influenze. La loro capacità di raccontare storie quotidiane con ironia e poesia ha ispirato innumerevoli musicisti, rendendoli un pilastro del rock moderno.


Curiosità e Aneddoti

  • La Rivalità con i Beatles: Nonostante il rispetto reciproco, c’era una certa rivalità tra i Kinks e i Beatles. Ray Davies una volta disse: “I Beatles erano bravi, ma noi eravamo più reali.”

  • Il Divieto di Tournée negli USA: Negli anni ’60, i Kinks furono banditi dagli Stati Uniti per quattro anni a causa di litigi tra i membri della band e i promoter. Questo frenò la loro carriera internazionale, ma permise loro di concentrarsi sulla musica.

  • L’Ironia di Ray Davies: Ray Davies è noto per il suo senso dell’umorismo. Una volta, durante un concerto, si presentò sul palco vestito da contadino, dicendo: “Ecco come suoniamo nel nostro villaggio.”


Conclusione: L’Eterna Attualità dei Kinks

I Kinks non furono solo una band; furono un fenomeno culturale. Con la loro musica, hanno raccontato storie di vita quotidiana, celebrato le tradizioni britanniche e criticato la società con ironia e intelligenza. La loro eredità continua a vivere, non solo nei loro brani, ma nell’influenza che hanno avuto su generazioni di artisti.

Se vuoi scoprire di più sui Kinks, ascolta i loro classici, immergiti nelle loro storie e lasciati trasportare dalla loro musica. Perché, come disse una volta Ray Davies: “La musica è la mia vita, e i Kinks sono la mia famiglia.” E quella famiglia ha regalato al mondo alcune delle canzoni più belle e significative della storia del rock.

Kinks1964Il debutto della band, con un sound R&B e rock’n’roll. Include il primo successo, “You Really Got Me”.
Kinda Kinks1965Secondo album, con brani come “Tired of Waiting for You”. Mostra un’evoluzione verso un sound più melodico.
The Kink Kontroversy1965Un mix di R&B e rock, con canzoni come “Till the End of the Day”. Segna l’inizio della maturità artistica.
Face to Face1966Un album rivoluzionario, con testi più introspettivi e ironici. Include “Sunny Afternoon” e “Dandy”.
Something Else by The Kinks1967Considerato uno dei loro migliori lavori, con brani come “Waterloo Sunset” e “Death of a Clown”.
The Kinks Are the Village Green Preservation Society1968Un capolavoro concettuale, che celebra la vita rurale britannica. Un cult per i fan.
Arthur (Or the Decline and Fall of the British Empire)1969Un’opera rock che racconta il declino dell’impero britannico attraverso la storia di Arthur.
Lola Versus Powerman and the Moneygoround, Part One1970Include il successo “Lola” e critica l’industria musicale. Uno degli album più celebri.
Muswell Hillbillies1971Un tributo alle radici della band, con influenze country e folk. Un album sottovalutato ma amato dai fan.
Everybody’s in Show-Biz1972Un doppio album che combina studio e live. Include “Celluloid Heroes”, una delle canzoni più poetiche di Ray Davies.
Preservation: Act 11973Il primo atto di un’opera rock che esplora temi come il capitalismo e la corruzione.
Preservation: Act 21974Il secondo atto dell’opera rock, con un sound più teatrale e ambizioso.
Soap Opera1975Un concept album che racconta la vita di un uomo comune. Sperimentale e ironico.
Schoolboys in Disgrace1975Un’altra opera rock, che esplora temi come la ribellione giovanile e l’educazione.
Sleepwalker1977Un ritorno alle radici rock dopo gli esperimenti teatrali. Include “Juke Box Music”.
Misfits1978Un album introspettivo, con brani come “A Rock ’n’ Roll Fantasy”. Segna un nuovo inizio per la band.
Low Budget1979Un successo commerciale, con un sound più accessibile. Include “(Wish I Could Fly Like) Superman”.
Give the People What They Want1981Un album potente, con brani come “Destroyer” e “Better Things”. Torna alle critiche sociali.
State of Confusion1983Include il successo “Come Dancing”. Un mix di rock e pop, con testi acuti e ironici.
Word of Mouth1984Un album sperimentale, con influenze elettroniche. Include “Do It Again”.
Think Visual1986Un lavoro più commerciale, con un sound anni ’80. Nonostante ciò, mantiene l’ironia tipica dei Kinks.
UK Jive1989L’ultimo album prima dello scioglimento. Include “How Do I Get Close”. Un lavoro sottovalutato.
Phobia1993L’ultimo album in studio dei Kinks. Include “Scattered” e “Hatred (A Duet)”. Chiude la carriera con un messaggio forte.

T-Shirt

curiosità

Il Riff di “You Really Got Me” Nato per Caso

Il famoso riff di “You Really Got Me”, uno dei più iconici della storia del rock, fu creato quasi per caso. Dave Davies, frustrato dal suono “pulito” della sua chitarra, prese uno spillo e forò l’altoparlante del suo amplificatore. Il risultato fu quel suono distorto e grezzo che rivoluzionò la musica rock. La leggenda narra che Ray Davies inizialmente odiasse il riff, ma alla volta si convinse della sua potenza.


La Lotta tra Dave Davies e Mick Avory

Uno degli episodi più famosi (e imbarazzanti) della storia dei Kinks è la rissa tra Dave Davies e il batterista Mick Avory durante un concerto nel 1965. Dave, infuriato per un errore di Mick, lo insultò sul palco. Mick reagì colpendo Dave con un pedale della batteria, mandandolo al pronto soccorso. Nonostante l’incidente, Mick rimase nella band, dimostrando che i Kinks sapevano superare anche i momenti più difficili.


Il Divieto di Tournée negli USA

Tra il 1965 e il 1969, i Kinks furono banditi dagli Stati Uniti a causa di litigi con i promoter e le associazioni di categoria. Questo divieto frenò la loro carriera internazionale, ma permise alla band di concentrarsi sulla musica e di creare alcuni dei loro album più innovativi, come “The Kinks Are the Village Green Preservation Society”.


Ray Davies e la Satira Sociale

Ray Davies è noto per la sua capacità di raccontare storie quotidiane con ironia e profondità. In brani come “Dead End Street” e “Dedicated Follower of Fashion”, ha criticato la società britannica con uno sguardo acuto e sarcastico. “Dedicated Follower of Fashion” è una satira sulla moda effimera degli anni ’60, mentre “Dead End Street” descrive la povertà e la disperazione della classe lavoratrice.


L’Amore per il Teatro

Ray Davies ha sempre avuto una passione per il teatro. Negli anni ’70, scrisse e produsse un’opera rock chiamata “Preservation”, che esplorava temi come il capitalismo e la corruzione. Sebbene il progetto non abbia avuto un grande successo commerciale, dimostrò la versatilità artistica di Ray e la sua volontà di sperimentare.


La Rivalità Fraterna

I rapporti tra Ray e Dave Davies sono stati spesso tesi, con litigi che hanno influenzato la dinamica della band. Nonostante ciò, i due fratelli hanno sempre riconosciuto l’importanza reciproca. Dave una volta disse: “Non avremmo mai potuto fare i Kinks senza Ray, ma neanche senza di me.”


L’Influenza sulla Cultura Pop

I Kinks hanno influenzato non solo la musica, ma anche la cultura pop. Il loro brano “Lola”, che parla di un incontro ambiguo con una drag queen, è diventato un inno per la comunità LGBTQ+. Inoltre, il loro stile e la loro ironia hanno ispirato film, serie TV e persino opere teatrali.


La Passione per il Calcio

Ray Davies è un grande appassionato di calcio e tifoso dell’Arsenal. Ha persino scritto una canzone intitolata “Arsenal” per celebrare la sua squadra del cuore. La passione per il calcio è un altro aspetto che lo lega alla cultura popolare britannica.


La Rinascita negli Anni ’80

Negli anni ’80, i Kinks tornarono alla ribalta con album come “Give the People What They Want” e “State of Confusion”. Il brano “Come Dancing”, una riflessione malinconica sulla giovinezza e il cambiamento, divenne un successo internazionale, riportando la band nelle classifiche.


L’Eredità dei Kinks

I Kinks hanno influenzato generazioni di artisti, dai Punk ai Britpop. Band come OasisBlur e The Jam hanno citato i Kinks come una delle loro maggiori influenze. La loro capacità di raccontare storie quotidiane con ironia e poesia ha ispirato innumerevoli musicisti, rendendoli un pilastro del rock moderno.


Ray Davies e l’Attentato

Nel 2004, Ray Davies fu vittima di un attentato a New Orleans. Mentre camminava con la sua fidanzata, fu colpito da un proiettile durante una rapina. Fortunatamente, si riprese completamente e continuò a suonare e a scrivere musica.


La Canzone “Victoria”

Il brano “Victoria”, tratto dall’album “Arthur (Or the Decline and Fall of the British Empire)”, è un omaggio all’epoca vittoriana e una critica al colonialismo britannico. La canzone è diventata un classico e viene spesso suonata nei concerti.


La Collaborazione con i The Pretenders

Nel 1981, i Kinks collaborarono con The Pretenders per una versione live di “Stop Your Sobbing”, un brano scritto da Ray Davies e originariamente interpretato dai Kinks. La collaborazione fu un successo e dimostrò l’influenza dei Kinks sulle nuove generazioni.


La Canzone “Apeman”

Apeman”, tratta dall’album “Lola Versus Powerman and the Moneygoround, Part One”, è una riflessione ironica sulla vita moderna e il desiderio di tornare a uno stile di vita più semplice. Il brano è diventato un classico e viene spesso associato ai temi ambientalisti.


La Filosofia di Ray Davies

Ray Davies ha sempre avuto un approccio filosofico alla musica. Una volta disse: “La musica è la mia vita, e i Kinks sono la mia famiglia.” Questa filosofia si riflette nella sua capacità di raccontare storie universali attraverso canzoni che parlano di vita quotidiana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *