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Jefferson Airplane

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L’Ascesa Psichedelica di una Band Iconica

I Jefferson Airplane sono una delle band più iconiche e influenti dell’era psichedelica degli anni ’60, un’epoca di cambiamenti sociali e culturali profondi. Fondati a San Francisco nel 1965, i Jefferson Airplane sono diventati i portabandiera del suono di Haight-Ashbury e del movimento flower power, lasciando un’impronta indelebile nella storia della musica rock.

Le Origini: La Nascita di una Leggenda

I Jefferson Airplane nacquero nel cuore della scena musicale di San Francisco, una città che stava emergendo come il centro nevralgico della controcultura americana. La band fu fondata dal cantante e chitarrista Marty Balin, che aveva già una certa esperienza nella scena folk della città. Balin fu presto raggiunto dal chitarrista ritmico Paul Kantner, un altro veterano della scena folk, e dal chitarrista solista Jorma Kaukonen, un musicista blues dal tocco unico.

Con l’aggiunta di Signe Toly Anderson come voce femminile e Bob Harvey al basso, i Jefferson Airplane iniziarono a sviluppare il loro suono distintivo, un mix di folk, rock e blues con influenze psichedeliche. Poco dopo, Skip Spence fu reclutato come batterista, ma il vero nucleo della band si formò quando Jack Casady sostituì Harvey al basso e Spencer Dryden prese il posto di Spence alla batteria. Questi cambiamenti consolidarono la formazione che avrebbe portato la band al successo.

L’Esplosione della Psichedelia: “Surrealistic Pillow” e il Successo Mondiale

Il 1967 fu l’anno della svolta per i Jefferson Airplane. Con l’uscita del loro secondo album, “Surrealistic Pillow”, la band raggiunse la fama mondiale. Questo album rappresentò un punto di svolta nella storia del rock psichedelico, grazie a brani iconici come “Somebody to Love” e “White Rabbit”. La voce potente e carismatica di Grace Slick, che aveva sostituito Signe Anderson, divenne il marchio di fabbrica del gruppo.

“Somebody to Love”, con il suo inno di ribellione e amore libero, divenne una delle canzoni più rappresentative della Summer of Love. “White Rabbit”, ispirata al classico di Lewis Carroll, “Alice nel Paese delle Meraviglie”, catturò perfettamente lo spirito dell’epoca con i suoi riferimenti sottili e poetici all’espansione della coscienza e all’uso di droghe psichedeliche.

“Surrealistic Pillow” non fu solo un successo commerciale, ma anche un album che influenzò profondamente la scena musicale dell’epoca. I Jefferson Airplane erano ormai una delle band principali del movimento psichedelico, insieme a gruppi come i Grateful Dead e i The Doors.

L’Era dei Festival: Monterey, Woodstock e Altamont

La fine degli anni ’60 vide i Jefferson Airplane esibirsi in alcuni dei festival più leggendari della storia della musica. Nel 1967, la band partecipò al Monterey Pop Festival, un evento che segnò l’inizio dell’era dei grandi festival rock. La loro esibizione fu uno dei momenti salienti del festival, consolidando ulteriormente la loro reputazione come band di punta della controcultura.

Due anni dopo, nel 1969, i Jefferson Airplane salirono sul palco di Woodstock, il festival rock più famoso di tutti i tempi. Nonostante si fossero esibiti alle prime luci dell’alba, la loro performance fu elettrizzante, con brani come “Volunteers” che incitavano alla rivolta contro il sistema. Woodstock rappresentò l’apice del movimento hippie, e i Jefferson Airplane furono lì, al centro di tutto.

Tuttavia, il sogno degli anni ’60 iniziò a infrangersi alla fine del decennio. Il Festival di Altamont nel dicembre 1969, dove i Jefferson Airplane si esibirono insieme ai Rolling Stones, si trasformò in un incubo a causa della violenza e della morte di un giovane spettatore. Questo evento segnò simbolicamente la fine dell’era della pace e dell’amore, e anche i Jefferson Airplane iniziarono a cambiare.

L’Evoluzione e la Transizione: “Volunteers” e la Politicizzazione della Band

Alla fine degli anni ’60, i Jefferson Airplane cominciarono a esplorare temi più politici e sociali nella loro musica. L’album “Volunteers” del 1969 fu un riflesso di questa nuova direzione. Con testi apertamente critici verso la guerra in Vietnam e il governo statunitense, l’album divenne un inno per il movimento di protesta.

Brani come “We Can Be Together” e la title track “Volunteers” incitavano alla rivoluzione e al cambiamento sociale, esprimendo la frustrazione e la rabbia di una generazione. “Volunteers” rappresentò un cambiamento significativo nel tono della musica dei Jefferson Airplane, segnando la loro transizione da band psichedelica a gruppo politicamente impegnato.

Nonostante le tensioni all’interno della band, i Jefferson Airplane continuarono a creare musica innovativa. L’album “Blows Against the Empire” del 1970, un progetto collaborativo guidato da Paul Kantner, fu il primo album rock a ricevere una nomination al Premio Hugo, riconoscimento solitamente riservato alla letteratura di fantascienza. Questo album concept, che immaginava una fuga collettiva dalla Terra per fondare una nuova società nello spazio, rappresentò l’apice della sperimentazione musicale e ideologica della band.

Gli Anni ’70: Il Declino e la Trasformazione in Jefferson Starship

Con l’inizio degli anni ’70, i Jefferson Airplane iniziarono a subire cambiamenti significativi. Le tensioni interne, alimentate da differenze creative e personali, portarono alla partenza di membri chiave come Marty Balin e Spencer Dryden. Nonostante questi problemi, la band continuò a produrre musica di qualità, ma il loro successo commerciale iniziò a declinare.

Nel 1972, la band pubblicò “Long John Silver”, un album che segnò l’ultima vera collaborazione del gruppo nella sua formazione classica. Nonostante la qualità dei brani, l’album non ebbe lo stesso impatto dei lavori precedenti, e la band iniziò a perdere rilevanza nella scena musicale in rapido cambiamento degli anni ’70.

Dopo la pubblicazione dell’album, i Jefferson Airplane si sciolsero temporaneamente, ma i membri continuarono a fare musica sotto il nome di Jefferson Starship, un progetto nato da Paul Kantner. Jefferson Starship avrebbe continuato a evolversi, diventando una delle band più popolari degli anni ’70 e ’80, con un suono più commerciale ma ancora radicato nella sperimentazione e nell’idealismo degli Airplane.

Il Ritorno e l’Eredità: Jefferson Airplane negli Anni ’80 e ’90

Nel 1989, i membri originali dei Jefferson Airplane si riunirono per un tour e un nuovo album omonimo, “Jefferson Airplane”. Sebbene il progetto non abbia avuto lo stesso successo commerciale dei lavori passati, la reunion fu accolta con entusiasmo dai fan e dimostrò che la magia del gruppo era ancora viva.

Negli anni ’90 e 2000, i membri della band continuarono a esibirsi e a collaborare in varie incarnazioni, con progetti paralleli come Hot Tuna, guidato da Jorma Kaukonen e Jack Casady, e altre versioni di Jefferson Starship.

L’eredità dei Jefferson Airplane è innegabile. La loro musica ha influenzato generazioni di artisti e ha definito un’epoca. Canzoni come “White Rabbit” e “Somebody to Love” continuano a risuonare con il pubblico di oggi, simboli di un tempo in cui la musica era una forza rivoluzionaria e trasformativa.

28 gennaio 2016: un giorno di addii per i Jefferson Airplane

Il 28 gennaio 2016, il mondo della musica ha perso due figure straordinarie nello stesso giorno: Signe Toly Anderson e Paul Kantner, entrambi membri fondatori dei leggendari Jefferson Airplane. Una coincidenza tanto rara quanto simbolica, che ha lasciato un segno profondo nella storia del rock psichedelico.

Signe Toly Anderson, la voce femminile del primo album della band, Jefferson Airplane Takes Off (1966), era nota per il suo timbro caldo e profondo, che aggiungeva una dimensione unica al suono della band. Dopo aver registrato l’album di debutto, Signe lasciò il gruppo per dedicarsi alla famiglia, ma il suo contributo rimase fondamentale nella definizione del sound originario della band.

Paul Kantner, invece, fu il cuore pulsante e il visionario del gruppo. Leader carismatico e chitarrista, fu tra i principali artefici del suono psichedelico che rese i Jefferson Airplane un’icona della controcultura degli anni ’60. Con brani come White Rabbit e Somebody to Love, Kantner ha contribuito a creare la colonna sonora di un’epoca, segnando per sempre il movimento hippie e il festival di Woodstock.

La scomparsa nello stesso giorno dei due musicisti sembra quasi un segno del destino, un ultimo legame indissolubile tra due persone che, insieme, hanno contribuito a costruire un’eredità musicale straordinaria.

discografia

Jefferson Airplane Takes Off1966Album di debutto che introduce il sound caratteristico della band: un mix di blues, folk e rock psichedelico.
Surrealistic Pillow1967Uno degli album più celebri della band, con successi come “White Rabbit” e “Somebody to Love”. Un classico del rock psichedelico.
After Bathing at Baxter’s1967Terzo album, che approfondisce l’esplorazione di temi psichedelici e sperimenta con nuovi arrangiamenti.
Crown of Creation1968Album più complesso e articolato, con influenze rock progressive e blues.
Volunteers1969Album concettuale che affronta temi politici e sociali, con un sound più rock e meno psichedelico.
Bark1971Album più sperimentale, con influenze jazz e blues.
Long John Silver1972Ultimo album della formazione classica, con un sound più rock e blues.
Jefferson Airplane1989Ritorno della band con una nuova formazione, ma con un sound che riprende le sonorità degli anni ’60.

curiosità

Grace Slick e la Casa Bianca

Grace Slick è famosa per essere una delle figure più ribelli del rock. Uno degli episodi più curiosi della sua vita riguarda un tentativo di portare LSD nella Casa Bianca. Slick, che era stata invitata a un evento alla Casa Bianca nel 1969, progettò di mischiare LSD nel tè del Presidente Nixon. Tuttavia, non riuscì mai a portare a termine il suo piano poiché le fu negato l’ingresso quando la sicurezza scoprì che era accompagnata dall’attivista radicale Abbie Hoffman.

Marty Balin e la Boxe

Marty Balin, il fondatore della band, era un appassionato di boxe. Da giovane, Balin sognava di diventare un pugile professionista, ma alla fine abbandonò la carriera sportiva per dedicarsi alla musica. Questa passione per la boxe si rifletteva anche nella sua personalità, che combinava una dolcezza artistica con una grinta da combattente.

Paul Kantner e la Fantascienza

Paul Kantner, chitarrista ritmico e uno dei principali compositori dei Jefferson Airplane, era un grande appassionato di fantascienza. Questa passione influenzò profondamente il suo lavoro, soprattutto nell’album “Blows Against the Empire”, un progetto collaborativo che immaginava un gruppo di ribelli che lasciavano la Terra per fondare una nuova società nello spazio. Kantner fu anche nominato per un Premio Hugo, un riconoscimento solitamente riservato agli scrittori di fantascienza.

Jorma Kaukonen e la Sua Harley-Davidson

Jorma Kaukonen, chitarrista solista della band, è un noto appassionato di moto Harley-Davidson. Spesso, Kaukonen si recava alle sessioni di registrazione e ai concerti su una delle sue Harley, portando con sé l’essenza della libertà che tanto caratterizzava lo spirito dei Jefferson Airplane. Questa passione per le motociclette è rimasta con lui per tutta la vita, e ancora oggi è un simbolo del suo spirito ribelle.

Il Primo Album Registrato in un Soggiorno

Il primo album dei Jefferson Airplane, “Jefferson Airplane Takes Off” (1966), fu parzialmente registrato nel soggiorno di Marty Balin, che all’epoca viveva con Paul Kantner. Questa scelta fu dettata da un budget limitato e dalla voglia di catturare un suono intimo e autentico. Nonostante le condizioni modeste, l’album fu un successo e gettò le basi per la loro carriera.

Grace Slick e la Carriera di Modella

Prima di diventare una rockstar, Grace Slick ebbe una breve carriera come modella. Dopo aver lasciato il college, lavorò per un’agenzia di moda a San Francisco, ma presto si stancò della superficialità del settore e decise di dedicarsi alla musica. La sua bellezza e carisma, tuttavia, continuarono a essere parte integrante della sua immagine come cantante.

La Relazione Complicata tra Marty Balin e Paul Kantner

Nonostante abbiano lavorato insieme per anni, la relazione tra Marty Balin e Paul Kantner fu spesso complicata. Le loro differenze creative e personali portarono a frequenti scontri, ma entrambi riconobbero il valore della collaborazione. Balin, in particolare, era noto per il suo temperamento focoso, mentre Kantner era più calmo e riflessivo, un contrasto che spesso alimentava tensioni ma anche una dinamica creativa fruttuosa. 

Spencer Dryden e la Sua Famiglia di Star del Cinema

Spencer Dryden, batterista dei Jefferson Airplane, era il figliastro del leggendario regista di Hollywood, Charlie Chaplin. Sebbene Dryden non fosse biologicamente legato a Chaplin, crebbe circondato dall’influenza della sua fama. Tuttavia, Dryden preferì seguire la strada della musica piuttosto che quella del cinema, costruendo una carriera nel rock psichedelico.

Jack Casady,

il bassista dei Jefferson Airplane, è famoso per aver sviluppato un suono del basso unico e distorto che divenne una delle caratteristiche distintive della band. Casady lavorò a stretto contatto con i tecnici del suono per modificare il suo amplificatore e creare un effetto di distorsione, che all’epoca era innovativo e sperimentale. Il suo approccio al basso influenzò molti altri bassisti e contribuì a definire il suono psichedelico della band.

Il Lato Oscuro di “White Rabbit”

“White Rabbit”, una delle canzoni più celebri della band, scritta da Grace Slick, è nota per i suoi riferimenti alla droga, in particolare all’LSD. Tuttavia, un fatto meno noto è che Slick ha scritto la canzone mentre viveva ancora con la sua famiglia, utilizzando un pianoforte che apparteneva a sua nonna. Il testo della canzone, che trae ispirazione da “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carroll, è un commento sul conformismo e sul potere della mente umana, un tema che risuonava profondamente con la gioventù ribelle dell’epoca.

Il Simbolo della Farfalla

Il simbolo della farfalla, spesso associato ai Jefferson Airplane, rappresenta la metamorfosi e la libertà. Questa immagine fu adottata dalla band non solo come simbolo di bellezza e trasformazione, ma anche come rappresentazione della loro musica, che cercava di liberare la mente e l’anima attraverso esperienze psichedeliche. La farfalla divenne un’icona visiva legata alla band, comparendo su poster e merchandising.

Le Incisioni dei Concerti

Molti concerti dei Jefferson Airplane furono registrati su nastro, e queste registrazioni sono diventate preziosi documenti storici. Tuttavia, non tutte le registrazioni furono fatte con l’intenzione di essere pubblicate. Alcune furono semplicemente archiviate e dimenticate fino a quando, decenni dopo, furono riscoperte e restaurate. Questi nastri offrono uno sguardo raro sulla band in azione, catturando l’energia e l’improvvisazione che rendevano i loro spettacoli dal vivo così memorabili.

La Connection con i Grateful Dead

I Jefferson Airplane condividevano non solo la scena musicale di San Francisco con i Grateful Dead, ma anche uno stretto legame personale. Le due band si esibivano spesso insieme e avevano un grande rispetto reciproco. Una curiosità particolare è che i membri dei Jefferson Airplane e dei Grateful Dead spesso si univano a jam session informali, mescolando il loro suono psichedelico con l’influenza blues e folk che caratterizzava entrambe le band.

Il Nome “Jefferson Airplane”

Il nome “Jefferson Airplane” è stato oggetto di molte speculazioni e leggende. Una delle storie più accreditate è che il nome derivi da un termine slang per un “roach clip” (uno strumento usato per tenere una sigaretta di marijuana quando diventa troppo corta per essere tenuta con le dita). Questo sarebbe stato un omaggio ironico alla cultura della droga che pervadeva la scena musicale di San Francisco.

La Connessione con il Movimento Black Panther

Paul Kantner fu un sostenitore attivo del movimento per i diritti civili e un simpatizzante del Black Panther Party. Questa connessione influenzò la musica della band, che divenne sempre più politica alla fine degli anni ’60. L’album “Volunteers” riflette questo impegno con testi che incitano alla ribellione e alla lotta per la giustizia sociale.

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