Charles Dickens, nato il 7 febbraio 1812 a Portsmouth, Inghilterra, è stato uno dei più grandi scrittori della letteratura inglese del XIX secolo. Figlio di John Dickens, un impiegato della Marina, e di Elizabeth Dickens, proveniva da una famiglia di modeste condizioni economiche. La sua infanzia fu segnata da esperienze traumatiche,inclusa la prigionia del padre per debiti, che portò il giovane Charles a lavorare in una fabbrica di lucido per scarpe, esperienza che influenzò profondamente il suo lavoro futuro. Nonostante le difficoltà finanziarie della famiglia, Dickens ricevette un’istruzione informale ma sufficiente, lavorando anche come assistente di un avvocato prima di intraprendere la carriera di scrittore. Il suo primo successo arrivò con la pubblicazione de “Le avventure di Oliver Twist” nel 1837, seguito da una serie di romanzi e racconti che ebbero un impatto significativo sulla società vittoriana. Dickens era noto per il suo stile narrativo vivido e per la sua capacità di creare personaggi memorabili, spesso rappresentando i poveri e gli emarginati della società. Opere come “Cantico di Natale”, “Grandi speranze”, “David Copperfield” e “Tempi difficili” sono diventate classici della letteratura inglese, riflettendo le sue osservazioni acute sulla condizione umana e sulla disparità sociale del suo tempo. Oltre alla sua attività di scrittore, Dickens fu anche un fervente sostenitore del movimento per la riforma sociale, impegnandosi attivamente per migliorare le condizioni di vita dei meno fortunati. La sua influenza si estese anche al teatro, dove si impegnò nella produzione e nell’interpretazione di drammi basati sui suoi romanzi. Charles Dickens morì improvvisamente il 9 giugno 1870 a Gad’s Hill Place, nel Kent, lasciando un’eredità duratura nella letteratura mondiale e nella coscienza sociale. La sua opera continua a essere letta e ammirata in tutto il mondo, testimoniando la sua immensa abilità nel dare voce alle voci ignorate e nel rivelare la complessità dell’esperienza umana.