Chicago: La Storia della Band Che Ha Rivoluzionato il Rock con gli Ottoni
Poche band nella storia della musica rock possono vantare una carriera tanto longeva e influente quanto i Chicago. Con oltre cinque decenni di successi, il gruppo ha saputo fondere il rock con il jazz e il pop, creando un sound inconfondibile. Dalla loro nascita negli anni ’60 fino alla consacrazione nella Rock and Roll Hall of Fame, i Chicago hanno lasciato un segno indelebile nella musica mondiale.
Le Origini: Da Chicago Transit Authority a Chicago
Nel 1967, a Chicago, Illinois, un gruppo di giovani musicisti talentuosi decise di formare una band che unisse il rock con il sound potente dei fiati. Walter Parazaider (sassofono), Terry Kath (chitarra e voce), Robert Lamm (tastiere e voce), Lee Loughnane (tromba), James Pankow (trombone), Danny Seraphine (batteria) e Peter Cetera (basso e voce) diedero vita ai Chicago Transit Authority.
Dopo aver firmato con la Columbia Records e pubblicato il loro omonimo album di debutto nel 1969, il gruppo fu costretto a cambiare nome per evitare controversie legali, diventando semplicemente Chicago. L’album fu un successo immediato grazie a brani iconici come “Does Anybody Really Know What Time It Is?” e “Beginnings”.
L’Ascesa: Gli Anni ’70 e il Successo Mondiale
Gli anni ’70 furono il decennio d’oro per i Chicago. L’album “Chicago II” (1970) consolidò il loro status con la suite “Ballet for a Girl in Buchannon”, che conteneva “Make Me Smile” e “Colour My World”. Con il passare degli anni, la band divenne famosa per le loro ballate romantiche e le armonie vocali impeccabili.
Con brani come “Saturday in the Park”, “Just You ‘n’ Me” e “(I’ve Been) Searchin’ So Long”, Chicago dominò le classifiche. Tuttavia, il decennio si concluse con una tragedia: la morte improvvisa di Terry Kath nel 1978, per un colpo di pistola accidentale. Il gruppo perse il suo leader carismatico, ma decise di continuare la sua carriera.
Gli Anni ’80: La Svolta Pop e la Rinascita
Dopo un periodo di incertezza, Chicago trovò nuova linfa con l’ingresso del produttore David Foster e del cantante Bill Champlin. L’album “Chicago 16” (1982) segnò un netto cambiamento stilistico, abbracciando un sound più pop-oriented. Il singolo “Hard to Say I’m Sorry” raggiunse il primo posto delle classifiche, confermando il successo della band.
L’album “Chicago 17” (1984) fu un trionfo commerciale, grazie a hit come “You’re the Inspiration” e “Hard Habit to Break”. Peter Cetera, tuttavia, lasciò il gruppo nel 1985 per intraprendere una carriera solista, ma la band proseguì con Jason Scheff come nuovo bassista e voce principale.
Gli Anni ’90 e 2000: La Band Leggendaria Continua
Nonostante i cambiamenti nella formazione e nell’industria musicale, Chicago continuò a pubblicare album e a esibirsi in tour mondiali. Con oltre 100 milioni di dischi venduti, la band rimase un’icona del rock.
Nel 2016, i Chicago furono finalmente introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame, ricevendo il riconoscimento che meritavano. Ancora oggi, con una formazione rinnovata, il gruppo continua a portare la sua musica ai fan di tutto il mondo.
Conclusione
La storia di Chicago è un viaggio attraverso le decadi della musica, fatto di trionfi, tragedie e rinascite. Con il loro sound unico e inconfondibile, la band ha scritto alcune delle pagine più belle del rock e continua a ispirare generazioni di musicisti e appassionati.
discografia
discografia ⬇️⬆️
Chicago Transit Authority | 1969 | L’album di debutto, un mix di rock, jazz e blues, con un forte messaggio politico. |
Chicago | 1970 | Il secondo album, un doppio LP che esplora ulteriormente le sonorità del gruppo. |
Chicago III | 1971 | Un album più sperimentale, con influenze progressive e un uso maggiore dei fiati. |
Chicago IV | 1972 | Un quadruplo LP live, che cattura l’energia e la potenza della band sul palco. |
Chicago V | 1972 | Un album più compatto e diretto, con brani più brevi e melodici. |
Chicago VI | 1973 | Un album più riflessivo e introspettivo, con testi più personali. |
Chicago VII | 1974 | Un doppio LP che esplora diverse sonorità, dal jazz al rock, al pop. |
Chicago VIII | 1975 | Un album più leggero e spensierato, con un’atmosfera più rilassata. |
Chicago IX: Chicago’s Greatest Hits | 1975 | La prima raccolta di successi, che include i brani più famosi dei primi anni. |
Chicago X | 1976 | Un album di grande successo, con hit come “If You Leave Me Now”. |
Chicago XI | 1977 | Un album più orientato al pop, con brani più orecchiabili. |
Hot Streets | 1978 | Un album che segna un cambiamento di direzione, con un suono più moderno. |
Chicago 13 | 1979 | Un album più sperimentale, con influenze funk e disco. |
Chicago XIV | 1980 | Un album di transizione, che anticipa il sound degli anni ’80. |
Chicago 16 | 1982 | Un album di grande successo, con hit come “Hard to Say I’m Sorry”. |
Chicago 17 | 1984 | L’album più venduto della band, con hit come “You’re the Inspiration”. |
Chicago 18 | 1986 | Un album più leggero e commerciale, con brani più semplici. |
Chicago 19 | 1988 | Un album che segna un ritorno alle sonorità degli esordi. |
Chicago XX: Greatest Hits | 1989 | Una nuova raccolta di successi, che include i brani degli anni ’80. |
Chicago XXI | 1991 | Un album che esplora nuove sonorità, con influenze world music. |
Stone of Sisyphus | 1994 | Un album rimasto inedito per molti anni, considerato una sorta di “album perduto”. |
Chicago XXV: The Christmas Album | 1998 | Un album di canzoni natalizie, sia tradizionali che originali. |
Chicago XXVI: Live in Concert | 1999 | Un album live che testimonia la longevità e la bravura della band sul palco. |
Chicago XXVII: The Collection | 2005 | Una raccolta di successi che ripercorre la carriera della band. |
Chicago XXX | 2006 | Un album di inediti, che segna un ritorno alle sonorità degli esordi. |
Chicago XXXI: Thirty Years of Christmas | 2010 | Una nuova raccolta di canzoni natalizie, con alcuni brani inediti. |
Chicago XXXII: Stone of Sisyphus | 2016 | L’album “perduto” finalmente pubblicato, a distanza di anni dalla sua registrazione. |
Chicago XXXV: Now | 2022 | Un album di inediti, che celebra i 55 anni di carriera della band. |
T-Shirt
curiosità
Il Loro Primo Nome Era Troppo Lungo
Prima di chiamarsi Chicago, la band si esibiva come Chicago Transit Authority. Tuttavia, il vero Chicago Transit Authority (il sistema di trasporti pubblici della città) minacciò azioni legali, costringendo la band a ridurre il nome semplicemente a Chicago.
La Tragica Morte di Terry Kath
Terry Kath, il talentuoso chitarrista e membro fondatore della band, morì accidentalmente nel 1978 mentre maneggiava una pistola. Pensando che fosse scarica, si puntò l’arma alla testa e premette il grilletto. La tragedia sconvolse il gruppo e lasciò un vuoto incolmabile.
Peter Cetera Era un Boxer
Prima di diventare famoso come cantante e bassista di Chicago, Peter Cetera si allenava come pugile dilettante. Durante un match, si ruppe la mascella, evento che influenzò il suo particolare modo di cantare con un timbro più morbido.
“Chicago II” e l’Esperimento con la Musica Classica
L’album Chicago II (1970) contiene la suite “Ballet for a Girl in Buchannon”, una composizione in più parti ispirata alla musica classica e scritta dal trombonista James Pankow. Questo approccio innovativo dimostrò la versatilità del gruppo e contribuì a definire il loro sound.
Una Band da Record
Con 23 album in Top 10 e 100 milioni di copie vendute, Chicago è una delle band più longeve e di successo nella storia della musica rock. Nel 1974, furono la prima band rock a vendere 150.000 biglietti in un solo giorno per un concerto al Los Angeles Forum.
Il Suono degli Ottoni Come Marchio di Fabbrica
Mentre molte band rock usavano occasionalmente sezioni di fiati, Chicago fece degli ottoni un elemento centrale della loro musica. Il loro stile influenzò molte altre band, tra cui gli Earth, Wind & Fire e i Tower of Power.
Il Tensionato Addio di Peter Cetera
Dopo il successo commerciale degli anni ‘80, Peter Cetera lasciò la band nel 1985 per intraprendere una carriera solista. Sebbene abbia avuto successo con brani come Glory of Love, i suoi rapporti con i membri della band rimasero tesi per molti anni.
La Loro Canzone Più Lunga
Il brano “Dialogue (Part I & II)” (1972) è una delle composizioni più particolari di Chicago: una conversazione musicale tra due voci, che riflette la divisione sociale e politica dell’epoca.