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David Bowie

Il Camaleonte del Rock

La Nascita di una Leggenda David Bowie, nato come David Robert Jones l’8 gennaio 1947 a Londra, è una delle figure più iconiche della musica del XX secolo. Il suo impatto va oltre la musica, abbracciando la moda, il cinema e l’arte visiva. La sua capacità di reinventarsi costantemente gli è valsa il titolo di “Camaleonte del Rock”. Questa biografia esplorerà la vita e la carriera di Bowie, dall’infanzia fino alla sua morte nel 2016, mettendo in luce il suo immenso contributo al panorama culturale mondiale.

Dalle Radici Mod ai Primi Esperimenti Musicali

David Bowie crebbe a Brixton, un quartiere di Londra, durante un periodo di grande fermento culturale e musicale. Sin da giovane, mostrò un interesse per le arti, in particolare per la musica. Fu influenzato dal rock ‘n’ roll di Elvis Presley, Little Richard e dagli artisti del blues americano. Durante gli anni ’60, Bowie iniziò la sua carriera musicale, esibendosi in diverse band prima di lanciarsi come artista solista.

Il suo primo singolo di successo, “Space Oddity” del 1969, catturò l’immaginazione del pubblico, introducendo il personaggio di Major Tom, un astronauta solitario perso nello spazio. Questo brano segnò l’inizio di una carriera straordinaria, caratterizzata da una continua sperimentazione musicale e da una capacità unica di reinventarsi.

L’Alieno che Conquistò il Mondo

Nel 1972, Bowie creò uno dei suoi alter ego più famosi: Ziggy Stardust. “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” fu un concept album che raccontava la storia di un alieno rock star che arriva sulla Terra per salvare l’umanità ma finisce per autodistruggersi. Ziggy Stardust fu un personaggio androgino e provocatorio, che sfidava le convenzioni sociali e sessuali del tempo.

Il successo di Ziggy Stardust trasformò Bowie in una superstar internazionale, ma il personaggio divenne così dominante che, alla fine del tour, Bowie decise di “ucciderlo” sul palco, annunciando la sua ritirata durante un concerto leggendario all’Hammersmith Odeon nel 1973.

Dal Glam Rock alla “Trilogia di Berlino”

Dopo Ziggy, Bowie continuò a esplorare nuovi territori musicali. Nel 1975, con l’album “Young Americans”, si avvicinò al soul e al funk, un cambiamento stilistico che fu definito “plastic soul”. Il singolo “Fame”, scritto in collaborazione con John Lennon, divenne il suo primo numero uno negli Stati Uniti.

Tuttavia, fu la sua permanenza a Berlino alla fine degli anni ’70 a segnare uno dei periodi più creativi della sua carriera. Insieme a Brian Eno, Bowie registrò la cosiddetta “Trilogia di Berlino”: “Low”, “Heroes” e “Lodger”. Questi album sperimentali, caratterizzati da atmosfere cupe e dall’uso pionieristico dei sintetizzatori, influenzarono profondamente la musica elettronica e post-punk.

Mainstream e “Let’s Dance”

Negli anni ’80, Bowie raggiunse un nuovo picco di popolarità con l’album “Let’s Dance” del 1983, prodotto da Nile Rodgers. L’album conteneva hit come “Let’s Dance”, “China Girl” e “Modern Love”, che diventarono classici del pop-rock. Questo periodo vide Bowie abbracciare il mainstream, pur mantenendo la sua distintiva capacità di innovazione.

L’Attore Bowie

Oltre alla musica, Bowie ebbe una carriera significativa nel cinema. Il suo ruolo più famoso fu quello dell’alieno in “L’uomo che cadde sulla Terra” (1976), un film che rifletteva il suo personaggio pubblico come outsider. Tra gli altri film notevoli in cui apparve ci sono “Labyrinth” (1986), dove interpretò il re dei goblin, e “The Prestige” (2006), dove interpretò Nikola Tesla.

Bowie era anche un pittore e collezionista d’arte, appassionato di arte contemporanea, con una collezione personale molto rispettata.

 

Dopo un periodo di silenzio negli anni 2000, durante il quale Bowie si concentrò sulla sua vita privata, tornò alla ribalta con l’album “The Next Day” nel 2013, un successo inaspettato che confermò la sua capacità di restare rilevante in un panorama musicale in continua evoluzione.

Il suo ultimo album, “Blackstar”, pubblicato solo due giorni prima della sua morte il 10 gennaio 2016, fu un’opera d’arte finale. Considerato un addio consapevole, “Blackstar” è stato acclamato dalla critica per la sua profondità emotiva e musicale.

La morte di Bowie fu uno shock per milioni di fan in tutto il mondo, ma il suo lascito continua a vivere. La sua influenza si estende a innumerevoli artisti e generi musicali, e la sua capacità di sfidare le norme e reinventarsi costantemente lo rende una delle figure più importanti della musica del XX e XXI secolo.

 

 L’Eterno Camaleonte

David Bowie non è stato solo un musicista; è stato un artista in senso completo, un visionario che ha saputo interpretare e spesso anticipare i cambiamenti culturali del suo tempo. La sua storia è quella di un uomo che ha costantemente sfidato se stesso e il mondo, creando un’eredità che continuerà a ispirare generazioni future.

TitoloAnnoDescrizione
David Bowie1967Album di debutto che introduce la voce inconfondibile e la sperimentazione di Bowie, con brani come “Space Oddity”.
Man of Words, Man of Music1969Secondo album, con un sound più rock e influenze blues.
The Man Who Sold the World1970Un disco più oscuro e introspettivo, con brani come “The Width of a Circle” e “All the Young Dudes”.
Hunky Dory1971Un capolavoro del rock, con brani come “Changes” e “Life on Mars?”.
The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars1972Album concept che crea l’alter ego Ziggy Stardust, un’icona del glam rock.
Aladdin Sane1973Seguito di Ziggy Stardust, con un sound più rock e influenze soul.
Pin Ups1973Raccolta di cover di canzoni che hanno ispirato Bowie.
Diamond Dogs1974Un concept album distopico, con influenze funk e soul.
Young Americans1975Un’immersione nel mondo del soul e dell’R&B, con brani come “Fame”.
Station to Station1976Un album oscuro e introspettivo, con un sound più elettronico.
Low1977Inizio della cosiddetta “trilogia di Berlino”, con un sound sperimentale e ambient.
“Heroes”1977Secondo capitolo della trilogia di Berlino, con un sound più melodico e brani come la title track.
Lodger1979Terzo capitolo della trilogia di Berlino, con un sound più dance e funk.
Scary Monsters (and Super Creeps)1980Ritorno a un sound più rock, con brani come “Ashes to Ashes”.
Let’s Dance1983Album che lo riporta al successo commerciale, con un sound pop e brani come “Let’s Dance” e “China Girl”.
Tonight1984Seguito di “Let’s Dance”, con un sound più rock.
Never Let Me Down1987Album meno fortunato, con un sound più elettronico e sperimentale.
Sound+Vision1989Raccolta che ripercorre la carriera di Bowie fino a quel momento.
Tin Machine (con i Tin Machine)1989Progetto rock più duro, lontano dal sound pop di “Let’s Dance”.
Black Tie White Noise1993Ritorno a un sound più pop e dance.
1.Outside1995Un concept album dark e sperimentale.
Earthling1997Album elettronico che esplora sonorità industrial e trip-hop.
hours…’1999Album più intimo e acustico, con influenze folk.
Heathen2002Ritorno a un sound più rock, con influenze blues e soul.
Reality2003Ultimo album in studio pubblicato in vita, con un sound più pop rock.
The Next Day2013Ritorno inaspettato, con un sound più rock e sperimentale.
Blackstar2016Ultimo album, pubblicato due giorni prima della sua morte, un disco dark e introspettivo.

T-Shirt

curiosità

Occhi di Mistero: Contrariamente alla credenza popolare, il differente colore dei suoi occhi non era dovuto all’eterocromia. Una rissa adolescenziale gli provocò danni al nervo ottico, dilatando la pupilla e rendendola di colore grigio-bluastro. Un dettaglio che ha contribuito al suo fascino enigmatico.

Bowie Knife: Il nome d’arte “Bowie” deriva da un coltello da caccia americano, il Bowie Knife. Un omaggio inconsapevole al suo destino di guerriero musicale pronto a conquistare il mondo con la sua arte.

Kabuki Inspiration: Bowie era un grande appassionato di teatro kabuki, trovando ispirazione nei suoi costumi e nel suo trucco per creare i suoi personaggi teatrali e musicali. Un’influenza evidente nei suoi spettacoli stravaganti e carichi di teatralità.

Feti Controversiali: Nel 1973, per ringraziare un giornalista per un’intervista, Bowie inviò un feto di maiale conservato in formaldeide. Un gesto provocatorio che rischiò di trasformarsi in un arresto per oltraggio alla pubblica decenza. Un episodio che riflette il suo lato ribelle e anticonformista.

Passione per i Pennelli: Oltre alla musica, Bowie era un appassionato di pittura. Le sue opere, astratte e figurative, sono state esposte in diverse gallerie d’arte. Un talento nascosto che dimostra la sua versatilità artistica.

Avversione per il Tè: Nonostante fosse inglese, Bowie detestava il tè. Un aneddoto racconta che da bambino cadde in una teiera bollente, alimentando la sua avversione per la bevanda. Un dettaglio curioso che lo rende ancora più umano e imperfetto.

Pseudonimi Camaleontici: Bowie era un maestro nel creare pseudonimi per i suoi progetti musicali. Tra i più noti troviamo Ziggy Stardust, Aladdin Sane, The Thin White Duke e Napoleon Dynamite. Un modo per giocare con la sua identità e reinventarsi continuamente.

Amicizia con Freddie Mercury: Bowie e Freddie Mercury, leader dei Queen, erano grandi amici. Insieme scrissero la canzone “Under Pressure” e si esibirono dal vivo in diverse occasioni. Un’unione di due talenti immensi che ha dato vita a musica indimenticabile.

Collezione d’Arte: Bowie era un collezionista d’arte appassionato, possedendo opere di artisti come Picasso, Van Gogh e Andy Warhol. Un segno del suo gusto raffinato e del suo interesse per diverse forme d’arte.

10. Blackstar: Un Testamento Enigmatico: “Blackstar”, l’ultimo album di Bowie, uscito due giorni prima della sua morte, è considerato un testamento criptico. I testi e i video musicali sembrano preannunciare la sua scomparsa, rendendolo un’opera ancora più toccante e misteriosa.

 

libri

Sono l'uomo delle stelle david bowie

Sono l'uomo delle stelle

Dai glam anni '70 al Duca Bianco berlinese, Bowie ha incarnato il cambiamento, esplorando generi e personaggi. Un'artista camaleontico, voce di astronauti perduti e eroi urbani, tra glam rock, new wave e musica elettronica. Un'icona senza tempo.

Bowie. Una biografia

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Bowie, camaleontico artista e fonte d'ispirazione, ha influenzato la cultura come nessun altro. Con Ziggy Stardust ha rivoluzionato la musica e l'identità. Un'icona per generazioni, con successi come Starman e Space Oddity. La sua vita, luci e ombre, svelata nella biografia illustrata di María Hesse.

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In questo volume, John O'Connell ci guida attraverso questa lista preziosa, svelando il lato più intimo del Bowie lettore e offrendo una nuova prospettiva sul suo genio creativo. Un'immersione unica nel mondo di uno degli artisti più influenti del nostro tempo. 100 brevi saggi per scoprire i libri che hanno ispirato Bowie e il suo modo di vedere il mondo. Un'esperienza letteraria imperdibile per fan e appassionati di lettura.