David Gilmour: L’Architetto Sonoro dei Pink Floyd
Le Origini di un Genio Musicale
In una tranquilla cittadina inglese, il 6 marzo 1946, nacque David Jon Gilmour. Crescendo a Cambridge, la sua infanzia fu permeata dalla musica e dall’arte. Figlio di un docente universitario e di una montatrice della BBC, David fu esposto fin da giovane a un mondo di stimoli culturali che avrebbero forgiato il suo spirito creativo. Fin dai primi anni, la chitarra diventò la sua compagna inseparabile, un mezzo espressivo che gli avrebbe permesso di plasmare il sound di una delle band più influenti della storia del rock: i Pink Floyd.
Gli Esordi e l’Ingresso nei Pink Floyd
Nei primi anni Sessanta, Gilmour iniziò a suonare in diverse band locali, affinando la sua tecnica e sviluppando un’identità musicale ben definita. Ma fu nel 1968 che il destino lo chiamò a compiere il passo decisivo: la sua entrata nei Pink Floyd, per sostituire l’ormai instabile Syd Barrett. Il contributo di Gilmour fu immediatamente determinante, trasformando la band da un esperimento psichedelico a un fenomeno planetario.
Il Suono di una Generazione
La chitarra di David Gilmour divenne l’emblema sonoro dei Pink Floyd. Il suo stile, caratterizzato da un tocco espressivo e da assoli evocativi, portò il gruppo a raggiungere vette artistiche mai esplorate prima. Album come The Dark Side of the Moon (1973), Wish You Were Here (1975) e Animals (1977) sono impreziositi dal suo sound inconfondibile, capace di trasformare ogni nota in un’emozione pura. Ma fu con The Wall (1979) che Gilmour dimostrò definitivamente il suo ruolo chiave nella band, regalando al mondo capolavori come “Comfortably Numb”, con il suo assolo considerato tra i migliori di sempre.
L’Evoluzione da Solista
Dopo la turbolenta separazione da Roger Waters negli anni Ottanta, Gilmour prese le redini della band, guidandola attraverso un nuovo corso con album come A Momentary Lapse of Reason (1987) e The Division Bell (1994). Parallelamente, sviluppò una carriera solista di grande successo, pubblicando lavori come David Gilmour (1978), About Face (1984), On an Island (2006) e Rattle That Lock (2015). Questi album rivelano un artista sempre alla ricerca di nuove sonorità, mantenendo viva la magia della sua chitarra.
L’Eredità di un Mito
Oltre alla musica, Gilmour è noto per il suo impegno filantropico e per il suo amore per la sperimentazione artistica. Il suo stile ha influenzato generazioni di chitarristi e continua a incantare milioni di fan in tutto il mondo. Ancora oggi, il suo nome è sinonimo di poesia sonora, di quegli assoli che sembrano parlare direttamente all’anima.
David Gilmour non è solo un musicista: è un architetto delle emozioni, un artista capace di trasformare la chitarra in un ponte tra il cuore e l’infinito. E la sua leggenda, così come il suo inconfondibile sound, non smetterà mai di risuonare.
discografia
DISCOGRAFIA ⬇️⬆️
David Gilmour | 1978 | Primo album da solista, con influenze blues e rock, e collaborazioni con Roy Harper. |
About Face | 1984 | Secondo album, con testi più personali e collaborazioni con Pete Townshend. |
On an Island | 2006 | Album acclamato dalla critica, con atmosfere rilassate e sonorità tipiche dei Pink Floyd. |
Metallic Spheres | 2010 | Collaborazione con The Orb, un album sperimentale con influenze elettroniche e ambient. |
Rattle That Lock | 2015 | Album eclettico, con influenze jazz, blues e rock, e il singolo omonimo di successo. |
Live in Gdańsk | 2008 | Album dal vivo registrato con la Baltic Philharmonic Orchestra, basato su “On an Island”. |
Live at Pompeii | 2017 | Registrazione del concerto a Pompei, con brani dei Pink Floyd e del suo repertorio solista. |
curiosità
Collezionista di Chitarre: Gilmour è noto per avere una delle più incredibili collezioni di chitarre al mondo. Nel 2019 ha venduto gran parte della sua collezione, compresa la sua iconica Black Strat, per beneficenza, raccogliendo oltre 21 milioni di dollari, che ha donato a un’organizzazione per la lotta ai cambiamenti climatici.
Ha sostituito un membro dei Pink Floyd senza preavviso: Quando Gilmour entrò nei Pink Floyd nel 1968, non sapeva che sarebbe stato sostituto di Syd Barrett, che stava affrontando gravi problemi di salute mentale. Inizialmente, doveva essere un chitarrista aggiuntivo, ma rapidamente divenne un membro fondamentale della band.
Pilota e appassionato di aviazione: Gilmour ha una passione per l’aviazione e possedeva una compagnia di voli charter chiamata “Intrepid Aviation” negli anni ’80. Ha anche pilotato personalmente molti degli aerei della sua collezione, che ha successivamente venduto per concentrarsi sulla musica.
Vita su una casa galleggiante: Parte delle registrazioni dei suoi album solisti, incluso “On an Island,” sono state fatte sul suo studio di registrazione galleggiante chiamato “Astoria,” un houseboat che ha acquistato sul Tamigi negli anni ’80. L’Astoria era originariamente costruita per un impresario teatrale, con l’obiettivo di avere lo studio di registrazione con la miglior vista del mondo.
Ha un legame speciale con l’Italia: Gilmour ha sempre espresso un grande amore per l’Italia, tanto da possedere una casa sull’Isola di Giudecca a Venezia. Ha anche registrato parte del suo album “Rattle That Lock” in uno studio in Toscana, dove spesso si rifugia per trovare ispirazione.
Attivismo e filantropia: Gilmour è molto attivo in campo filantropico, donando milioni a varie cause nel corso degli anni, tra cui i senzatetto e le organizzazioni ambientaliste. È anche noto per il suo supporto alla ricerca sulla schizofrenia, malattia che ha colpito il suo ex compagno di band Syd Barrett.
È completamente autodidatta: Nonostante sia considerato uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi, Gilmour non ha mai preso lezioni formali di musica. Ha imparato da solo a suonare la chitarra ascoltando dischi e sperimentando, sviluppando uno stile unico e inconfondibile.
Ossessione per i suoni: Gilmour è ossessionato dalla ricerca del suono perfetto. Spesso modifica personalmente i suoi amplificatori e pedali per ottenere esattamente il sound che desidera. Questo perfezionismo è parte del suo marchio di fabbrica e ha influenzato il modo in cui molti chitarristi oggi approcciano il suono.
Influenza musicale varia: Oltre al blues e al rock psichedelico, Gilmour ha citato vari generi come ispirazione, inclusi il jazz e la musica classica. È anche un grande fan di cantautori come Leonard Cohen e Bob Dylan, che hanno influenzato il suo approccio lirico.
i libri

David Gilmour & Roger Waters
"Un viaggio nelle vite parallele di Waters e Gilmour, dai Pink Floyd alle carriere soliste."
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