

Un Viaggio nella Leggenda del Rock
La storia dei Deep Purple è un’epopea musicale che attraversa decenni di innovazione, sperimentazione e successo. La band britannica, fondata nel 1968, è considerata una delle pioniere dell’hard rock e dell’heavy metal. Con una formazione che ha visto numerosi cambiamenti nel corso degli anni, i Deep Purple hanno creato alcuni degli album più iconici della storia del rock, influenzando innumerevoli artisti e lasciando un’impronta indelebile nella cultura musicale.
L’Alba dei Deep Purple
Nel 1967, il batterista Chris Curtis, già membro dei The Searchers, propose la formazione di un supergruppo chiamato Roundabout. Curtis coinvolse il tastierista Jon Lord e il chitarrista Ritchie Blackmore, ma abbandonò presto il progetto. Tuttavia, Lord e Blackmore decisero di portare avanti l’idea. Reclutarono il bassista Nick Simper, il batterista Ian Paice e il cantante Rod Evans, formando ufficialmente i Deep Purple nel marzo del 1968.
Il nome della band fu ispirato dalla canzone preferita della nonna di Blackmore, “Deep Purple”, un brano strumentale del 1933. La scelta del nome segnò l’inizio di un’era di grande creatività e successo.
I Primi Anni e i Cambiamenti di Formazione
Il primo album dei Deep Purple, “Shades of Deep Purple”, fu pubblicato nel luglio del 1968. Il disco conteneva una cover della canzone “Hush” di Joe South, che divenne un successo internazionale e portò la band alla ribalta. Il sound dei primi Deep Purple era un mix di rock psichedelico e progressive, con una forte presenza delle tastiere di Jon Lord.
Nel 1969, la band pubblicò altri due album: “The Book of Taliesyn” e “Deep Purple”. Nonostante il crescente successo, ci furono tensioni interne, e nel 1969 Evans e Simper lasciarono il gruppo. Furono sostituiti da Ian Gillan alla voce e Roger Glover al basso, formando quella che è considerata la formazione “classica” dei Deep Purple.
Il Successo Mondiale
Con Gillan e Glover a bordo, i Deep Purple pubblicarono “Deep Purple in Rock” nel 1970, un album che segnò una svolta verso un sound più duro e aggressivo. Il disco fu un successo commerciale e critico, consolidando la reputazione della band come pionieri dell’hard rock.
Nel 1971, i Deep Purple pubblicarono “Fireball”, seguito nel 1972 da “Machine Head”, l’album che conteneva il loro brano più famoso, “Smoke on the Water”. La canzone racconta l’incendio che distrusse il casinò di Montreux durante un concerto di Frank Zappa, evento a cui la band assistette mentre registrava l’album in Svizzera.
Il successo di “Machine Head” portò i Deep Purple a un tour mondiale, durante il quale registrarono il leggendario album dal vivo “Made in Japan” nel 1972. Questo disco catturò la potenza e l’energia delle loro esibizioni live, diventando uno degli album dal vivo più celebrati nella storia del rock.
Le Difficoltà e le Transizioni
Nonostante il successo, le tensioni interne continuarono a crescere. Dopo il tour di supporto a “Who Do We Think We Are” nel 1973, Ian Gillan e Roger Glover lasciarono la band. Furono sostituiti rispettivamente da David Coverdale e Glenn Hughes, portando a un cambiamento nel sound della band, che si avvicinò al funk e al soul.
Il nuovo corso fu evidente negli album “Burn” (1974) e “Stormbringer” (1974). Entrambi i dischi furono ben accolti, ma il cambiamento stilistico non piacque a tutti i fan di vecchia data. Nel 1975, Ritchie Blackmore, insoddisfatto della direzione musicale, lasciò la band per formare i Rainbow. Fu sostituito dal talentuoso chitarrista Tommy Bolin, con cui la band registrò l’album “Come Taste the Band” (1975).
Tuttavia, i problemi personali e le dipendenze di Bolin portarono alla sua tragica morte per overdose nel 1976, segnando la fine di un’era per i Deep Purple, che si sciolsero poco dopo.
La Rinascita e il Ritorno alle Radici
Dopo otto anni di separazione, i membri della formazione classica si riunirono nel 1984, pubblicando l’album “Perfect Strangers”. Il disco fu un grande successo, riportando i Deep Purple in cima alle classifiche e in tour mondiali di grande successo.
La band continuò a pubblicare nuovi album e a esibirsi dal vivo negli anni ’80 e ’90, nonostante i continui cambiamenti di formazione. Blackmore lasciò nuovamente la band nel 1993, sostituito prima da Joe Satriani e poi da Steve Morse, che portò una nuova energia e stabilità al gruppo.
Nuovi Album e Tours
Con Morse alla chitarra, i Deep Purple pubblicarono una serie di album acclamati dalla critica, tra cui “Purpendicular” (1996) e “Abandon” (1998). L’ingresso di Don Airey alle tastiere nel 2002, in sostituzione di Jon Lord, segnò un altro cambiamento significativo. Lord, uno dei membri fondatori, si ritirò dalla band per motivi di salute e successivamente morì nel 2012.
Nonostante le perdite e i cambiamenti, i Deep Purple continuarono a evolversi e a rilasciare nuova musica, come l’album “Now What?!” nel 2013, che ricevette recensioni positive per il suo ritorno alle radici del rock classico della band.
L’Eredità dei Deep Purple
Oggi, i Deep Purple sono riconosciuti come una delle band più influenti nella storia del rock. Hanno venduto oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo e sono stati introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2016. La loro musica continua a ispirare nuove generazioni di musicisti e fan, mantenendo viva la leggenda dei Deep Purple.
La storia dei Deep Purple è una testimonianza di resistenza, innovazione e passione per la musica. Attraverso i decenni, hanno affrontato sfide personali e professionali, reinventandosi continuamente senza mai perdere la loro essenza. Il loro viaggio musicale è un viaggio attraverso la storia del rock, un viaggio che continua ancora oggi con la stessa energia e dedizione che li ha resi leggendari.
I Membri Chiave della Band
La storia dei Deep Purple non sarebbe completa senza menzionare i membri chiave che hanno contribuito al loro successo:
- Ritchie Blackmore: Chitarrista virtuoso e co-fondatore, noto per il suo stile aggressivo e innovativo.
- Jon Lord: Tastierista e co-fondatore, la cui abilità al pianoforte e all’organo Hammond ha definito il suono dei Deep Purple.
- Ian Paice: Batterista e unico membro originale rimasto nella band per tutta la sua storia.
- Ian Gillan: Cantante carismatico, noto per la sua potente voce e la presenza scenica.
- Roger Glover: Bassista e produttore, che ha contribuito a plasmare il sound della band.
Le Collaborazioni e le Influenze
I Deep Purple hanno collaborato con numerosi artisti e band nel corso degli anni, influenzando e venendo influenzati da altri giganti del rock come Led Zeppelin, Black Sabbath e Judas Priest. La loro capacità di mescolare diversi generi musicali, dal blues al rock psichedelico, dal progressive al funk, ha reso il loro stile unico e inimitabile.
Il Futuro dei Deep Purple
Nonostante l’età avanzata dei membri attuali, i Deep Purple continuano a esibirsi dal vivo e a lavorare su nuova musica. Il loro ultimo album, “Whoosh!”, pubblicato nel 2020, ha ricevuto recensioni entusiastiche, dimostrando che la band non ha perso il suo tocco magico.
Con una carriera che si estende su più di cinque decenni, i Deep Purple rimangono una forza trainante nel mondo della musica rock, sempre pronti a spingere i confini e a sorprendere il loro pubblico con nuove idee e suoni.
La storia dei Deep Purple è una saga epica di innovazione, successo e resilienza. Dalla loro nascita negli anni ’60 fino ai giorni nostri, la band ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del rock, influenzando generazioni di musicisti e fan. Con una discografia impressionante e una dedizione instancabile alla musica, i Deep Purple continueranno a essere ricordati come una delle più grandi band rock di tutti i tempi. continua…
discografia
discografia ⬆️⬇️ tocca apri e chiudi
Shades of Deep Purple | 1968 | Album di debutto, con un sound psichedelico e blues rock, che introduce la caratteristica voce di Rod Evans. |
The Book of Taliesyn | 1968 | Secondo album, con un sound più strutturato e influenze folk. |
Deep Purple | 1969 | Terzo album, con l’arrivo di Ian Gillan e Ritchie Blackmore, che segna un cambio di direzione verso un sound più hard rock. |
In Rock | 1970 | Capolavoro del rock hard, con brani iconici come “Smoke on the Water” e “Highway Star”. |
Fireball | 1971 | Continua il percorso hard rock, con un sound più potente e diretto. |
Machine Head | 1972 | Album considerato uno dei più importanti del rock hard, con brani come “Highway Star” e “Smoke on the Water”. |
Who Do We Think We Are | 1973 | Album più sperimentale, con un sound più complesso e meno accessibile. |
Burn | 1974 | Ultimo album della classica formazione Mark II, con un sound più blues rock. |
Stormbringer | 1974 | Primo album con David Coverdale alla voce, con un sound più commerciale e melodico. |
Come Taste the Band | 1975 | Ultimo album con la formazione Mark III, con un sound più hard rock. |
Perfect Strangers | 1984 | Rinascita della band con la reunion di Blackmore e Gillan, con un sound più moderno e commerciale. |
House of Blue Light | 1987 | Continua il percorso commerciale, con un sound più pop rock. |
Slaves & Masters | 1990 | Album più oscuro e introspettivo, con un ritorno a sonorità più hard rock. |
The Battle Rages On… | 1993 | Album dal vivo che celebra i 25 anni di carriera della band. |
Purpendicular | 1996 | Album con Steve Morse alla chitarra, che segna un nuovo capitolo nella storia della band. |
Abandon | 1998 | Album più sperimentale, con un sound più moderno e influenze elettroniche. |
curiosità
“Smoke on the Water”, inclusa nell’album “Machine Head” del 1972, vanta uno dei riff di chitarra più iconici e riconoscibili di sempre. La sua storia è intrecciata a un evento reale: un incendio divampato durante un concerto di Frank Zappa al Casinò di Montreux, in Svizzera.
Un Concerto da Guinness dei Primati
Nel 1972, i Deep Purple stabilirono un record nel Guinness dei Primati per il concerto più rumoroso di sempre. La loro performance fu talmente potente da causare danni all’udito ad alcuni membri del pubblico.
“In Rock”: La Svolta verso l’Hard Rock
L’album “In Rock” del 1970 è considerato da molti un punto di svolta per i Deep Purple. Segna il passaggio dal loro precedente sound psichedelico e progressive a un suono più pesante e orientato verso l’hard rock.
L’Era d’Oro con la Mk II
Il periodo di maggior successo dei Deep Purple è associato alla formazione Mk II, composta da Ian Gillan alla voce, Ritchie Blackmore alla chitarra, Jon Lord all’organo, Roger Glover al basso e Ian Paice alla batteria. Con questa lineup, la band ha pubblicato album di grande successo come “Machine Head” e “Deep Purple in Rock”.
Tensioni e Cambi di Formazione
Le tensioni creative tra il chitarrista Ritchie Blackmore e il tastierista Jon Lord portarono alla separazione di Blackmore dalla band nel 1975. Tuttavia, egli sarebbe poi tornato per periodi successivi. Nel corso degli anni, i Deep Purple hanno attraversato diverse formazioni e cambi di lineup, con alcuni membri che sono entrati e usciti più volte.
“Smoke on the Water” nella Cultura Hip Hop
Nel 1989, il riff di chitarra di “Smoke on the Water” è stato utilizzato come campione nella canzone hip hop “King of Rock” dei Run-D.M.C., facendo conoscere il brano a una nuova generazione di ascoltatori.
libri

In Rock
Questa guida svela i segreti dei dischi, offrendoli al lettore per arricchire i successivi ascolti. Si concentra esclusivamente sulla musica, fornendo analisi dettagliate di ogni opera, integrate da contesti storico-musicali e riflessioni sull'eredità lasciata alla musica successiva. .Si consiglia di ascoltare il disco mentre si legge per godere appieno delle informazioni presentate.

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Deep Purple
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