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Ian Dury

Duryegg
Handsome (con i Kilburns)1975Primo album con i Kilburns, mix di pub rock, jazz e poesia cantata.
New Boots and Panties!!1977Debutto da solista (con i Blockheads), punk-funk con testi ironici e provocatori.
Do It Yourself1979Secondo album, più sperimentale, con copertine diverse per ogni edizione.
Laughter1980Album più politico, influenze disco e new wave.
Lord Upminster1981Collaborazione con Sly & Robbie, reggae e dub.
4,000 Weeks’ Holiday1984Ritorno alle radici rock, meno successo commerciale.
Mr. Love Pants1998Reunion con i Blockheads, sound più maturo ma sempre ironico.
Ten More Turnips from the Tip2002Raccolta di demo e inediti postumi, pubblicato dopo la sua morte.

curiosità

“Sex & Drugs & Rock & Roll”: la genesi di un inno
Il celebre brano fu scritto da Ian Dury nel suo appartamento con la collaborazione di Chaz Jankel. Inizialmente Jankel non era convinto, ma cambiò idea quando sentì la linea di basso, ispirata a Charlie Haden in “Change Of The Century” di Ornette Coleman. Il singolo, pubblicato nell’agosto 1977, ebbe scarso successo iniziale (circa 19.000 copie vendute), ma divenne col tempo uno slogan universale e fu inserito solo nella ristampa di New Boots and Panties!!.

Un’icona punk per caso
La copertina di New Boots and Panties!! mostra Ian Dury con il figlio, entrambi ritratti senza filtri davanti a un negozio. Ian Dury, segnato dalla poliomielite, si presenta senza nascondere la sua disabilità, diventando così, anche nell’immagine, un’icona punk autentica e anticonvenzionale.

La vera storia dietro il titolo dell’album
Il titolo New Boots and Panties!! nasce da un’abitudine personale: erano le uniche due cose che Ian Dury comprava nuove, preferendo tutto il resto di seconda mano.

Il successo di “Hit Me with Your Rhythm Stick”
Nel dicembre 1978, il singolo raggiunse il numero uno in UK. Curiosamente, né questo brano né “Sex & Drugs & Rock & Roll” erano inclusi nell’album di debutto, scelta che non ne ostacolò il successo.

Ironia sulla propria morte
Quando, nel 1998, circolarono false notizie sulla sua morte, Ian Dury reagì con ironia e continuò a esibirsi anche gravemente malato, salendo sul palco del London Palladium sorretto dagli amici, mostrando sempre coraggio e autoironia.

Un rapporto particolare con le droghe
Nonostante il titolo del suo inno, Ian Dury dichiarava di non essere mai stato un vero frequentatore di droghe pesanti: “Mi fumo una canna ogni tanto ed è tutto. Ho visto quattordici persone che conoscevo negli anni ’60 morire di eroina e io non ho nessuna fretta di andarmene”.

Dury, attore e performer
Oltre alla musica, Ian Dury fu anche attore in oltre 25 film e serie, lavorando con registi come Roman Polański e Peter Greenaway. La sua presenza scenica, tra ironia e teatralità, lo rese perfetto anche sul grande schermo.

Accento cockney e liriche taglienti
Il suo inconfondibile accento cockney e la predilezione per testi ironici e incisivi lo resero una voce unica nella scena punk e new wave inglese, capace di raccontare la working class con empatia e sarcasmo.