Ian Dury

Vita, Rivoluzione e Ironia del Punk Poet
Un ragazzo diverso
Nato il 12 maggio 1942 a Harrow, Middlesex, Ian Robins Dury non era destinato a una vita facile. A sette anni, la poliomielite lo colpì duramente, lasciandolo con una disabilità permanente al lato sinistro del corpo. Ma dove altri avrebbero visto un limite, Ian trovò una miccia: la sua ostinazione, la sua ironia tagliente e una fame di vita che non lo avrebbe mai abbandonato. Cresciuto tra le periferie operaie inglesi, figlio di un autista di autobus e di un’assistente sanitaria, Ian Dury imparò presto a trasformare la diversità in forza. La sua infanzia, segnata da frequenti trasferimenti e dall’esperienza nella dura Chailey Heritage Craft School, lo temprò e gli insegnò a cavarsela da solo.
L’arte come salvezza
La musica e l’arte divennero presto il suo rifugio. Da adolescente, tra una poesia e l’altra, imparò a suonare strumenti e a scrivere versi che mescolavano umorismo, malinconia e osservazione sociale. Il suo talento lo portò al Royal College of Art di Londra nel 1964, dove iniziò a insegnare e a frequentare l’ambiente creativo del sud dell’Inghilterra. Lì, la sua personalità eccentrica e il suo spirito ribelle si fecero notare: Ian Dury era già un outsider, ma con la voglia di lasciare il segno.
Kilburn and the High Roads – L’inizio della leggenda
Nel 1970, dopo la morte del suo idolo Gene Vincent, Ian Dury fondò i Kilburn and the High Roads. La band, formata da amici e studenti del Canterbury College of Art, fu tra le prime a portare il pub rock nei locali londinesi. Il loro sound era un mix di rock, rhythm and blues, cabaret e ironia, con testi che raccontavano la vita quotidiana della working class inglese. Nonostante il talento e i tour con gli Who, il successo commerciale fu limitato: i due album, Handsome (1975) e Wotabunch! (1977), divennero cult solo negli anni successivi.
La svolta – Ian Dury & The Blockheads
La vera svolta arrivò nel 1976, quando Ian Dury incontrò il pianista Chaz Jankel. Insieme, trasformarono la band nei Blockheads e trovarono una chimica perfetta tra funk, rock, jazz e la verve teatrale di Ian. Nel 1977, la pubblicazione di “Sex & Drugs & Rock & Roll” cambiò tutto: il brano, nato quasi per gioco nel suo appartamento e costruito su una linea di basso “rubata” a Charlie Haden, divenne lo slogan di una generazione, anche se inizialmente vendette solo 19.000 copie. La canzone fu inserita nella ristampa dell’album di debutto New Boots and Panties!!, che rimase in classifica per due anni e consacrò Ian Dury come icona del punk e della new wave britannica.
Successo, ironia e rivoluzione
Il successo di Ian Dury fu travolgente: New Boots and Panties!! raggiunse lo status di platino, mentre singoli come “Hit Me with Your Rhythm Stick” (numero uno in UK) e “Reasons to Be Cheerful, Part 3” diventarono inni generazionali. Il suo stile unico – accento cockney, testi taglienti, ironia surreale – conquistò il pubblico e la critica. Ian Dury non era solo un musicista: era un poeta urbano, capace di raccontare la vita degli ultimi con un mix di empatia e sarcasmo. La sua musica era un mosaico di punk, rock, cabaret, musica da sala e funk, sempre imprevedibile e originale.
L’uomo, la maschera, il combattente
Dietro la maschera da clown e la voce sgraziata si nascondeva un uomo sensibile, segnato dalla malattia e dalla diversità. Ian Dury affrontò sempre la sua disabilità con ironia, ma anche con un senso di rivalsa: “Non sono un eroe. Sono solo uno che non si è mai arreso”. La sua presenza scenica era magnetica: ballava, si agitava, recitava, trasformando ogni concerto in uno spettacolo teatrale. La sua autoironia e la capacità di prendersi gioco di sé stesso lo resero un simbolo di resilienza e libertà.
Attore, performer, icona pop
Oltre alla musica, Ian Dury si dedicò al cinema e alla televisione, recitando in oltre 25 film e serie. Lavorò con registi come Roman Polański (Pirati), Peter Greenaway (Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante), Alejandro Jodorowsky, Danny Cannon (Dredd – La legge sono io) e Tim Pope (Il corvo 2). La sua presenza scenica e la sua ironia lo resero perfetto anche come attore, capace di passare dal grottesco al drammatico con la stessa naturalezza che portava sul palco.
Gli anni difficili e la rinascita
Gli anni ’80 furono segnati da alti e bassi: Dury pubblicò album meno fortunati come Lord Upminster (1981) e 4000 Weeks’ Holiday (1984), ma non smise mai di sperimentare, collaborando con nuovi musicisti e cercando sempre nuove strade. Negli anni ’90, tornò con lavori come The Bus Driver’s Prayer & Other Stories (1992) e Mr. Love Pants (1998), dimostrando una creatività inesauribile e una voglia di raccontare la realtà con occhi sempre nuovi.
L’ultima battaglia e l’eredità
Nel 1996 a Ian Dury fu diagnosticato un cancro al fegato, ma lui non si arrese: continuò a scrivere, suonare e incidere fino alla fine. L’ultimo album, Ten More Turnips from the Tip (2002), fu pubblicato postumo e contiene la sua ultima registrazione vocale, “Drip Fed Fred”, in collaborazione con i Madness. Dury morì il 27 marzo 2000, a 57 anni, lasciando un’eredità unica: una discografia di 15 album, una carriera da attore e performer, e soprattutto una lezione di vita basata su ironia, coraggio e autenticità.
Curiosità, aneddoti e rivoluzioni
Ian Dury era un collezionista di vinili e amava la cultura popolare inglese, che spesso celebrava nei suoi testi.
Il suo accento cockney e il linguaggio colorito erano un marchio di fabbrica, tanto da renderlo un’icona della working class.
“Sex & Drugs & Rock & Roll” fu inizialmente censurata dalla BBC, ma divenne uno slogan internazionale.
Ian Dury era noto per il suo umorismo nero e per la capacità di prendersi gioco delle proprie disgrazie.
Nonostante la disabilità, non chiese mai pietà: la sua presenza scenica era potente e carismatica, spesso più energica di quella di molti colleghi “normodotati”.
Ha collaborato con artisti come Madness, Chaz Jankel e numerosi musicisti della scena punk e new wave britannica.
La sua musica è ancora oggi oggetto di culto tra collezionisti di vinili e appassionati di rock alternativo.
L’uomo che ha insegnato a ridere della vita
Ian Dury ha trasformato la sofferenza in arte, la diversità in orgoglio, la musica in rivoluzione. Ha insegnato che si può essere fragili e forti, diversi e unici, ironici e profondi. La sua voce, ruvida e sincera, continua a risuonare tra le pieghe della cultura britannica e oltre, ricordandoci che “sex & drugs & rock & roll” non è solo uno slogan, ma un modo di guardare il mondo con occhi ribelli e cuore aperto.
discografia
discografia ⬇️⬆️
Handsome (con i Kilburns) | 1975 | Primo album con i Kilburns, mix di pub rock, jazz e poesia cantata. |
New Boots and Panties!! | 1977 | Debutto da solista (con i Blockheads), punk-funk con testi ironici e provocatori. |
Do It Yourself | 1979 | Secondo album, più sperimentale, con copertine diverse per ogni edizione. |
Laughter | 1980 | Album più politico, influenze disco e new wave. |
Lord Upminster | 1981 | Collaborazione con Sly & Robbie, reggae e dub. |
4,000 Weeks’ Holiday | 1984 | Ritorno alle radici rock, meno successo commerciale. |
Mr. Love Pants | 1998 | Reunion con i Blockheads, sound più maturo ma sempre ironico. |
Ten More Turnips from the Tip | 2002 | Raccolta di demo e inediti postumi, pubblicato dopo la sua morte. |
curiosità
“Sex & Drugs & Rock & Roll”: la genesi di un inno
Il celebre brano fu scritto da Ian Dury nel suo appartamento con la collaborazione di Chaz Jankel. Inizialmente Jankel non era convinto, ma cambiò idea quando sentì la linea di basso, ispirata a Charlie Haden in “Change Of The Century” di Ornette Coleman. Il singolo, pubblicato nell’agosto 1977, ebbe scarso successo iniziale (circa 19.000 copie vendute), ma divenne col tempo uno slogan universale e fu inserito solo nella ristampa di New Boots and Panties!!.
Un’icona punk per caso
La copertina di New Boots and Panties!! mostra Ian Dury con il figlio, entrambi ritratti senza filtri davanti a un negozio. Ian Dury, segnato dalla poliomielite, si presenta senza nascondere la sua disabilità, diventando così, anche nell’immagine, un’icona punk autentica e anticonvenzionale.
La vera storia dietro il titolo dell’album
Il titolo New Boots and Panties!! nasce da un’abitudine personale: erano le uniche due cose che Ian Dury comprava nuove, preferendo tutto il resto di seconda mano.
Il successo di “Hit Me with Your Rhythm Stick”
Nel dicembre 1978, il singolo raggiunse il numero uno in UK. Curiosamente, né questo brano né “Sex & Drugs & Rock & Roll” erano inclusi nell’album di debutto, scelta che non ne ostacolò il successo.
Ironia sulla propria morte
Quando, nel 1998, circolarono false notizie sulla sua morte, Ian Dury reagì con ironia e continuò a esibirsi anche gravemente malato, salendo sul palco del London Palladium sorretto dagli amici, mostrando sempre coraggio e autoironia.
Un rapporto particolare con le droghe
Nonostante il titolo del suo inno, Ian Dury dichiarava di non essere mai stato un vero frequentatore di droghe pesanti: “Mi fumo una canna ogni tanto ed è tutto. Ho visto quattordici persone che conoscevo negli anni ’60 morire di eroina e io non ho nessuna fretta di andarmene”.
Dury, attore e performer
Oltre alla musica, Ian Dury fu anche attore in oltre 25 film e serie, lavorando con registi come Roman Polański e Peter Greenaway. La sua presenza scenica, tra ironia e teatralità, lo rese perfetto anche sul grande schermo.
Accento cockney e liriche taglienti
Il suo inconfondibile accento cockney e la predilezione per testi ironici e incisivi lo resero una voce unica nella scena punk e new wave inglese, capace di raccontare la working class con empatia e sarcasmo.