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Joe Jackson è una delle figure più influenti e versatili della scena musicale inglese, noto per la sua capacità di spaziare tra generi diversi e reinventarsi costantemente nel corso della sua lunga carriera. Conosciuto soprattutto per hit come “Is She Really Going Out with Him?” e “Steppin’ Out”, Jackson ha attraversato il punk, la new wave, il jazz e la musica classica, dimostrando una padronanza musicale straordinaria e un talento unico nella scrittura e composizione.

Gli Inizi e l’Esordio (1970-1978)

David Ian Jackson, meglio conosciuto come Joe Jackson, nasce il 11 agosto 1954 a Burton upon Trent, Inghilterra. Fin da giovane, Joe mostra un’inclinazione per la musica, iniziando a suonare il pianoforte a soli sette anni. Il suo talento precoce lo porta a vincere una borsa di studio per la prestigiosa Royal Academy of Music di Londra, dove si specializza in composizione e teoria musicale. Questo background classico fornirà le fondamenta per la sua futura carriera, dove la complessità delle sue composizioni diventerà uno dei suoi tratti distintivi.

Negli anni ’70, Jackson inizia a esibirsi con varie band locali, affinando il suo stile e sviluppando un approccio eclettico alla musica. Nel 1978, la svolta arriva con la firma di un contratto discografico con la A&M Records, che lo porta a formare la Joe Jackson Band. Con questo gruppo, Jackson incide il suo album di debutto, Look Sharp!, pubblicato nel 1979. Il disco, che mescola elementi di punk, new wave e pop, è un successo immediato, trainato dal singolo “Is She Really Going Out with Him?”, che diventa una hit internazionale.

Il Successo e la Sperimentazione (1979-1984)

Con il successo di Look Sharp!, Joe Jackson si impone come una delle figure emergenti della scena musicale britannica. Il suo secondo album, I’m the Man (1979), continua sulla scia del primo, consolidando la sua reputazione con brani come “It’s Different for Girls”. Ma è con il terzo album, Beat Crazy (1980), che Jackson inizia a esplorare nuove sonorità, integrando influenze reggae e dub nella sua musica. Anche se l’album non ottiene lo stesso successo commerciale dei precedenti, dimostra la sua volontà di non essere ingabbiato in un unico stile.

Nel 1982, Jackson pubblica quello che è considerato uno dei suoi capolavori, Night and Day. Ispirato alla vita a New York e alla musica di Cole Porter, l’album è un omaggio alla città che non dorme mai. Con canzoni come “Steppin’ Out” e “Breaking Us in Two”, Night and Day diventa un successo mondiale, raggiungendo i vertici delle classifiche e ottenendo nomination ai Grammy. Questo disco segna una svolta nella carriera di Jackson, spostandosi verso un sound più sofisticato, influenzato dal jazz e dalla musica latina.

La Fase Jazz e Classica (1984-1999)

Dopo il successo di Night and Day, Joe Jackson continua a esplorare nuove direzioni musicali. Nel 1984, pubblica Body and Soul, un album fortemente influenzato dal jazz e dal soul. Con una produzione ricca e complessa, Body and Soul ottiene buone critiche e consolida la sua reputazione come uno degli artisti più versatili della sua generazione.

Negli anni successivi, Jackson si allontana sempre più dal pop mainstream, dedicandosi a progetti più sperimentali. Big World (1986) è un album dal vivo registrato in studio senza pubblico, un’idea innovativa che riflette la sua costante ricerca di nuovi modi per esprimere la sua arte. Nel 1987, pubblica Will Power, un album di musica classica contemporanea che sorprende i fan e critica, dimostrando la sua abilità di compositore oltre i confini del pop e del rock.

Durante gli anni ’90, Jackson continua a esplorare il jazz e la musica classica con album come Laughter & Lust (1991) e Night Music (1994), quest’ultimo un progetto strumentale che mette in risalto la sua maestria al pianoforte. Sebbene questi album non abbiano ottenuto il successo commerciale dei suoi lavori precedenti, hanno cementato la sua reputazione come uno degli artisti più originali e innovativi della scena musicale.

Ritorno alle Origini e Nuove Sfide 

All’inizio del nuovo millennio, Joe Jackson decide di tornare alle sue radici pop con l’album Night and Day II (2000), un seguito del suo capolavoro del 1982. Anche se non riesce a replicare il successo del primo Night and Day, l’album riceve recensioni positive per la sua sofisticazione e la sua abilità di mescolare stili diversi in un sound coeso e personale.

Nel 2003, Jackson pubblica Volume 4, che segna la riunione della Joe Jackson Band e un ritorno al sound new wave che lo aveva reso famoso. L’album è ben accolto sia dalla critica che dai fan, e il tour che segue dimostra che Jackson è ancora un formidabile performer dal vivo.

Negli anni seguenti, Jackson continua a produrre musica con la stessa passione e creatività di sempre. Album come Rain (2008), Fast Forward (2015), e Fool (2019) testimoniano la sua continua evoluzione artistica e la sua capacità di rimanere rilevante in un panorama musicale in costante cambiamento. Ogni album è una nuova sfida, un nuovo capitolo nella carriera di un artista che non ha mai avuto paura di seguire il suo istinto e di esplorare nuovi territori musicali.

L’Eredità di Joe Jackson

La carriera di Joe Jackson è un viaggio straordinario attraverso diversi generi musicali, che ha visto l’artista britannico passare dal punk alla new wave, dal jazz alla musica classica, sempre con una padronanza tecnica e una sensibilità artistica eccezionali. Il suo rifiuto di essere ingabbiato in un unico stile lo ha reso una figura unica nel panorama musicale, un vero e proprio camaleonte sonoro.

L’influenza di Jackson si estende ben oltre i confini del pop e del rock. Il suo approccio innovativo alla composizione e alla produzione musicale ha ispirato innumerevoli artisti, e le sue canzoni continuano a risuonare con nuove generazioni di fan. Che si tratti di un pezzo pop irresistibile come “Steppin’ Out”, o di una complessa composizione strumentale, la musica di Joe Jackson rimane una testimonianza del suo talento e della sua passione per l’arte.

 

Night and Day1982Uno dei suoi album più celebri, con un sound più pop e brani come “Steppin’ Out”.
Body and Soul1984Album più introspettivo, con sonorità più mature e influenze soul.
Big World1986Un disco più sperimentale, con influenze rock e pop.
Blaze of Glory1989Ultimo album per A&M, con un sound più rock e un ritorno alle sonorità dei primi album.
Laughter and Lust1991Primo album per Virgin Records, con un sound più pop e commerciale.
Night and Day II1992Sequel di “Night and Day”, con nuove versioni dei brani più famosi.
Frequency Analysis1994Album più elettronico, con sonorità sperimentali.
Symphony No. 11999Un’opera rock in tre atti, un progetto ambizioso e innovativo.
Rain2008Ritorno alle origini, con un sound più rock e brani autobiografici.
The Duke2012Un omaggio a Duke Ellington, con reinterpretazioni dei suoi brani più famosi.
Fool2019Ultimo album in studio, con un sound più maturo e riflessivo.
Mr. Joe Jackson presents Max Champion in “What a Racket!”2023Disco che fà rivivere le canzoni dell’enigmatico artista inglese di Music Hall dei primi del Novecento Max Champion.

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curiosità

Origini del nome “Joe”: Il vero nome di Joe Jackson è David Ian Jackson. Il soprannome “Joe” gli fu dato dai suoi compagni di scuola che pensavano che “David Jackson” suonasse troppo comune. Il nome d’arte ha poi preso piede quando ha iniziato a esibirsi professionalmente.

Influenze musicali: Anche se è noto soprattutto per la sua musica pop e new wave, Joe Jackson è stato profondamente influenzato dalla musica classica e jazz fin da giovane. Ha iniziato a suonare il violino all’età di sei anni prima di passare al pianoforte, e ha studiato composizione classica alla Royal Academy of Music di Londra.

Una malattia inaspettata: Jackson soffre di una rara malattia chiamata sinusite cronica, che causa infiammazione nei seni paranasali. Questa condizione ha influito sulla sua capacità di esibirsi dal vivo, costringendolo a prendersi lunghe pause dalla carriera concertistica.

Il progetto Will Power e il suo lato classico: Nel 1987, Joe Jackson ha pubblicato Will Power, un album di musica classica contemporanea che includeva una suite orchestrale. Questo album, una mossa audace che ha sorpreso molti dei suoi fan, dimostra la sua volontà di sperimentare e allontanarsi dai suoi precedenti lavori pop.

Passione per la scrittura: Oltre alla musica, Jackson è un abile scrittore. Nel 1999, ha pubblicato un libro autobiografico intitolato A Cure for Gravity, che descrive la sua vita fino alla sua ascesa alla fama negli anni ’70. Jackson definisce il libro una “biografia musicale”, concentrandosi più sul suo sviluppo artistico che su dettagli personali.

Vita da globetrotter: Nel corso della sua carriera, Joe Jackson ha vissuto in diverse città del mondo, tra cui Londra, New York, Berlino e Amsterdam. Questo stile di vita itinerante ha influenzato molto la sua musica, che spesso riflette le esperienze vissute in queste diverse culture.

Inno anti-fumo: Jackson è noto per essere un fumatore accanito e ha scritto un saggio intitolato Smoking, in cui difende il suo diritto a fumare e critica le campagne anti-fumo. Questo saggio ha generato un certo dibattito, rivelando il lato ribelle e controcorrente del musicista.

Composizioni per il teatro: Oltre alla sua carriera come cantautore e musicista, Joe Jackson ha composto musiche per diverse produzioni teatrali, inclusi spettacoli di Broadway. Questo aspetto della sua carriera è meno noto ma ha contribuito a consolidare la sua reputazione come compositore versatile.

Collaborazioni e amicizie: Joe Jackson ha collaborato con numerosi artisti nel corso della sua carriera, ma un’amicizia particolare è quella con Graham Maby, il suo bassista storico. Maby ha suonato con Jackson per la maggior parte della sua carriera, e la loro collaborazione ha dato vita a molte delle canzoni più iconiche del musicista.

Un innovatore tecnologico: Jackson è stato uno dei primi artisti a sfruttare la tecnologia nella produzione musicale. Durante la registrazione dell’album Big World nel 1986, utilizzò un innovativo sistema di registrazione digitale per catturare l’energia delle performance dal vivo direttamente in studio.

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