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Lenny Kravitz

Lenny Kravitz by Gage Skidmore

Un Artista Senza Confini

Leonard Albert Kravitz, per il mondo semplicemente Lenny Kravitz, è il volto e la voce di una generazione che ha saputo mescolare rock, funk, soul, reggae e R&B in un mix unico e irripetibile. Nato il 26 maggio 1964 a New York, Kravitz è molto più di un musicista: è un artista totale, capace di conquistare palchi, schermi e persino il design con la stessa energia e passione. In questa biografia narrativa, seguiamo il percorso di un uomo che ha fatto della libertà creativa il suo stile di vita.

Infanzia e Radici Multiculturali

Lenny Kravitz nasce in una famiglia dove la diversità è ricchezza. Sua madre, Roxie Roker, è un’attrice afroamericana di successo, nota per il ruolo in The Jeffersons, mentre suo padre, Sy Kravitz, è un produttore televisivo ebreo-americano. Cresciuto tra Brooklyn e Los Angeles, Lenny impara presto a navigare tra mondi diversi, assorbendo influenze musicali ed estetiche da entrambe le culture.

La musica entra nella sua vita fin da piccolo. Suo padre lo porta ai concerti di artisti come Duke Ellington e Nina Simone, mentre sua madre lo introduce alla musica gospel e al soul. Lenny inizia a suonare la batteria a cinque anni, poi la chitarra e il basso, sviluppando una tecnica autodidatta e una passione per il rock classico, il funk e il soul.

Gli Anni della Formazione

Negli anni ’70, Lenny frequenta la prestigiosa Beverly Hills High School, dove incontra futuri colleghi come Slash, futuro chitarrista dei Guns N’ Roses. È qui che inizia a sperimentare con la sua immagine e il suo sound, cercando una voce autentica in un mondo che spesso lo vedeva troppo nero per il rock e troppo bianco per il soul.

Dopo il diploma, Lenny si trasferisce a New York, dove lavora come musicista di studio e inizia a scrivere canzoni per altri artisti. È un periodo di formazione intenso, in cui Lenny affina il suo stile e la sua visione artistica.

Il Debutto: Let Love Rule (1989)

Nel 1989, Lenny Kravitz pubblica il suo album di debutto, Let Love Rule. L’album è un manifesto di libertà, amore e speranza, influenzato dal rock psichedelico degli anni ’60 e dal soul di Marvin Gaye. Nonostante le difficoltà iniziali negli Stati Uniti, l’album diventa un successo in Europa, dove Lenny viene accolto come una nuova voce del rock.

Il singolo omonimo, “Let Love Rule”, diventa un inno generazionale, mentre Lenny inizia a farsi conoscere come artista capace di unire generi e generazioni.

L’Ascesa: Mama Said e Are You Gonna Go My Way

Il successo di Let Love Rule apre le porte a collaborazioni prestigiose e a nuove opportunità. Nel 1991, Lenny pubblica Mama Said, un album dedicato alla memoria di sua madre e alla sua infanzia. Il singolo “It Ain’t Over ’til It’s Over” scala le classifiche mondiali, portando Lenny all’attenzione del grande pubblico.

Nel 1993 arriva Are You Gonna Go My Way, forse l’album più iconico della sua carriera. Il titolo traccia diventa un classico del rock, con il video diretto da Mark Romanek che mostra Lenny con i suoi dreadlock, la chitarra in mano e un’energia travolgente. L’album ottiene dischi di platino e porta Lenny sui palchi più importanti del mondo.

Vita Privata e Relazioni

La vita privata di Lenny Kravitz è stata spesso sotto i riflettori. Nel 1987 sposa l’attrice Lisa Bonet, conosciuta sul set di The Cosby Show. La coppia diventa una delle più celebri degli anni ’90 e ha una figlia, Zoë Kravitz, oggi attrice e cantante di successo. Nonostante il divorzio nel 1993, Lenny e Lisa rimangono amici e collaborano ancora oggi.

Negli anni successivi, Lenny ha avuto relazioni con alcune delle donne più famose del mondo, tra cui la cantante Vanessa Paradis, la modella Adriana Lima e l’attrice Nicole Kidman. Oggi, Lenny ha dichiarato di essere celibe e di aspettare la donna giusta, concentrandosi sulla sua spiritualità e sul suo percorso artistico.

Successo Mondiale e Premi

Gli anni ’90 e 2000 sono il periodo d’oro di Lenny Kravitz. Album come 5 (1998) e Greatest Hits (2000) vendono milioni di copie in tutto il mondo, mentre singoli come “Fly Away”, “American Woman” e “Again” dominano le classifiche.

Lenny vince quattro Grammy Award consecutivi per la Miglior Performance Rock Vocale Maschile tra il 1999 e il 2002, un record storico per la categoria. Riceve anche numerosi altri premi, tra cui MTV Video Music Awards, Brit Awards e riconoscimenti per la sua moda e il suo stile.

Il Design e la Moda

Oltre alla musica, Lenny Kravitz è un appassionato di design e architettura. Nel 2003 fonda Kravitz Design Inc., uno studio creativo che si occupa di interior design, arredamento e lifestyle. Lo stile di Lenny è riconoscibile: un mix di vintage e moderno, con un’attenzione maniacale ai dettagli e ai materiali.

La Carriera da Attore

Lenny Kravitz non si limita alla musica. Nel 2009 debutta come attore nel film Precious, che riceve numerosi riconoscimenti. Nel 2012 e 2013 interpreta Cinna nei primi due capitoli della saga The Hunger Games, portando la sua presenza magnetica anche sul grande schermo.

Gli Anni Recenti e la Spiritualità

Negli ultimi anni, Lenny Kravitz ha continuato a pubblicare musica e a esibirsi in tutto il mondo. Il suo stile è diventato ancora più personale, con una forte attenzione alla spiritualità e alla ricerca interiore. Nel 2024, Lenny ha dichiarato di essere celibe da nove anni e di aspettare la donna giusta, vivendo la sua vita con serenità e determinazione.

Lenny Kravitz: Un’Icona Vivente

Lenny Kravitz è oggi un’icona vivente della musica, della moda e della cultura pop. Ha venduto oltre 40 milioni di album in tutto il mondo, ha vinto premi prestigiosi e ha influenzato generazioni di artisti. La sua musica continua a emozionare e ispirare, mentre la sua figura rappresenta la libertà, l’autenticità e la passione per l’arte.

Let Love Rule1989Album di debutto, mix di rock psichedelico, soul e funk. Include l’omonimo singolo.
Mama Said1991Influenze anni ’70, con “It Ain’t Over ‘til It’s Over” e “Always on the Run”.
Are You Gonna Go My Way1993Successo mondiale, hard rock e funk. Titolo track iconica.
Circus1995Suoni più sperimentali, con “Rock and Roll Is Dead”.
*5*1998Ritorno alle radici rock/soul, con “Fly Away” (Grammy Award).
Lenny2001Stile più variegato, con “Dig In” e “Again”.
Baptism2004Rock elettrico e melodie soul, tra cui “Where Are We Runnin’?”.
It Is Time for a Love Revolution2008Ritorno al rock classico, con “Bring It On”.
Black and White America2011Album più politico e sociale, influenze funk e R&B.
Strut2014Omaggio al rock anni ’70/’80, con “The Chamber” e “New York City”.
Raise Vibration2018Spiritualità e rock psichedelico, tra cui “Low” e “Here to Love”.
Blue Electric Light2024Ultimo album, mix di rock, elettronica e soul.

curiosità

Compagni di scuola famosi
Lenny Kravitz ha frequentato la Beverly Hills High School insieme a futuri grandi nomi della musica e del cinema. Tra i suoi compagni di classe c’era Saul Hudson, meglio conosciuto come Slash dei Guns N’ Roses, e persino l’attore Nicolas Cage. Nonostante fossero compagni di scuola, Lenny e Slash non si riconobbero subito quando si incontrarono anni dopo agli American Music Awards del 1989, ma la loro amicizia si consolidò e portò anche a collaborazioni musicali, come l’assolo di Slash in “Fields of Joy” dell’album Mama Said.

Il nome d’arte originale
Prima di diventare Lenny Kravitz, il cantante pensava di adottare il nome d’arte “Romeo Blue”, ma alla fine scelse di utilizzare il suo vero nome per la carriera musicale6.

Vita privata e relazioni
Lenny è stato molto aperto sulla sua vita privata: ha raccontato di essere stato celibe per lunghi periodi e di avere un rapporto di amicizia molto stretto con la sua ex moglie Lisa Bonet, madre della figlia Zoë Kravitz. Ha anche rivelato che, durante alcuni momenti difficili, dormiva in macchina davanti alla casa della sua ragazza dopo una lite, anche con la finestra rotta.

Il consiglio duro di Robert Plant
Tra le esperienze più formative di Lenny c’è il consiglio duro ricevuto da Robert Plant, frontman dei Led Zeppelin, suo idolo musicale. Durante un soundcheck in cui Lenny si lamentava del palco, Plant lo rimproverò duramente, spronandolo a godersi il successo e a rilassarsi. Questo episodio, inizialmente imbarazzante, si è trasformato in una lezione di vita e in una profonda amicizia tra i due artisti.

Un’infanzia multiculturale
Lenny ha vissuto un’infanzia ricca di contaminazioni culturali: ha voluto fare il Bar Mitzva come i suoi cugini ebrei, partecipando alle feste di famiglia come Chanukkà, ma era spesso l’unico bambino nero alla scuola ebraica, cosa che lo ha reso timido e insicuro per molto tempo.

Il debutto come autore per Madonna
Non tutti sanno che Lenny Kravitz è stato uno degli autori più richiesti del mercato discografico americano. Ha co-scritto e prodotto “Justify My Love” di Madonna, uno dei suoi brani più iconici.

Un’alimentazione sana e uno stile di vita vegano
Lenny attribuisce il suo aspetto giovanile a una combinazione di buoni geni e uno stile di vita sano: è vegano e ha eliminato gli zuccheri dalla sua dieta.

Lavori strani prima del successo
Prima di sfondare nella musica, Lenny Kravitz ha svolto diversi lavori, tra cui il commesso in un negozio di scarpe e il venditore in un mercato del pesce, per mantenersi mentre inseguiva il suo sogno musicale.

La speakeasy nel seminterrato
Lenny ha rivelato di aver costruito una speakeasy (un locale segreto in stile anni ’20) nel seminterrato della sua casa di Parigi, dimostrando la sua passione per il design e l’architettura.

L’audizione di Angelina Jolie
Angelina Jolie ha provato per la parte da protagonista nel video di “Stand By My Woman” (1991), ma fu scartata dal regista. Un dettaglio curioso che dimostra quanto il mondo dello spettacolo sia piccolo e interconnesso

libri

lenny kravitz libro Let love rule. Autobiografia

Let love rule. Autobiografia

In Let Love Rule, Lenny Kravitz ripercorre con cuore e ironia i suoi primi 25 anni: tra famiglia, musica e ideali, trova la sua voce sfidando le mode per seguire l'amore.

Lenny Kravitz. God is love. La vita, la musica, l'arte e la spiritualità

Lenny Kravitz. God is love

Un viaggio visivo e narrativo nell’universo di Lenny Kravitz: musica, arte, fede e radici si intrecciano in 248 pagine che raccontano l’anima profonda di una rockstar senza tempo.