L’epopea del Southern Rock
Tutto ebbe inizio nel calore soffocante della Florida, a Jacksonville, dove un gruppo di adolescenti uniti dalla passione per la musica gettò le fondamenta di quella che sarebbe diventata una delle band più iconiche della storia del rock. Ronald Wayne Van Zant, detto Ronnie, nacque il 15 gennaio 1948. Cresciuto in una famiglia operaia, Ronnie era destinato a qualcosa di più grande. Nel 1964, lui e alcuni amici di scuola, Allen Collins, Gary Rossington, Larry Junstrom e Bob Burns, formarono una band dal nome piuttosto anonimo: My Backyard. Non potevano immaginare che stavano scrivendo il primo capitolo di una leggenda.
Dall’ironia al mito: l’origine del nome
Il nome Lynyrd Skynyrd, diventato simbolo del Southern Rock, deriva da una beffa. Leonard Skinner, il severo insegnante di ginnastica della scuola di Ronnie, era noto per le sue regole rigide, in particolare contro i capelli lunghi. In un atto di ribellione e ironia, la band adottò il suo nome, distorcendolo per renderlo unico. Era il 1970, e i Lynyrd Skynyrd erano pronti a conquistare il mondo.
Il suono del Sud
Con influenze che spaziavano dal blues al country, i Lynyrd Skynyrd costruirono un sound distintivo, fondato su potenti riff di chitarra, armonie vocali accattivanti e testi radicati nella cultura del Sud degli Stati Uniti. Il loro stile era una celebrazione della vita del Sud: semplice, cruda e autentica.
Nel 1973, firmarono con la MCA Records e pubblicarono il loro album di debutto, Pronounced ‘Lĕh-‘nérd ‘Skin-‘nérd. Il disco includeva brani che sarebbero diventati immortali, come Free Bird, un inno di libertà e ribellione che sarebbe diventato il pezzo più richiesto ai concerti della band.
“Sweet Home Alabama”: il manifesto di una generazione
Nel 1974, con il secondo album, Second Helping, arrivò la consacrazione. Sweet Home Alabama divenne il loro brano simbolo, una risposta diretta e orgogliosa alle critiche verso il Sud contenute nelle canzoni di Neil Young. Con il suo riff di apertura inconfondibile e il ritornello accattivante, il pezzo scalò le classifiche e cementò il loro posto nella storia della musica.
Gli anni d’oro e la gloria
La metà degli anni ’70 segnò l’apice della carriera dei Lynyrd Skynyrd. Album come Nuthin’ Fancy (1975) e Gimme Back My Bullets (1976) consolidarono il loro successo, ma fu con One More From The Road (1976), un disco dal vivo, che dimostrarono la loro forza sul palco. Il pubblico impazziva per il loro sound grezzo e i lunghi assoli di chitarra, che vedevano spesso duelli epici tra Allen Collins e Gary Rossington.
Nel 1977 uscì Street Survivors, un album che rappresentava una nuova maturità artistica. Tuttavia, la copertina originale, che mostrava i membri della band circondati da fiamme, sarebbe diventata un tragico presagio.
La tragedia del 20 ottobre 1977
Il 20 ottobre 1977, appena tre giorni dopo l’uscita di Street Survivors, la tragedia colpì. L’aereo che trasportava la band si schiantò nella contea di Amite, Mississippi, uccidendo Ronnie Van Zant, Steve Gaines, Cassie Gaines e altre tre persone. Il mondo della musica perse una delle sue stelle più luminose, e i Lynyrd Skynyrd sembravano destinati a svanire nella leggenda.
La rinascita
Dopo la tragedia, i membri sopravvissuti si presero una lunga pausa. Gary Rossington, Allen Collins e gli altri lottarono con il dolore e con le difficoltà personali, ma nel 1987 decisero di riunirsi per un tour commemorativo. Johnny Van Zant, il fratello minore di Ronnie, prese il posto di suo fratello come cantante. Questo segnò l’inizio di una nuova era per la band.
I Lynyrd Skynyrd continuarono a pubblicare album e a esibirsi dal vivo, mantenendo vivo il loro sound inconfondibile. Tra i dischi più importanti del periodo ci sono The Last Rebel (1993) e God & Guns (2009), che mescolano elementi classici e moderni del Southern Rock.
L’eredità del Southern Rock
Nonostante i cambiamenti di formazione e le difficoltà, i Lynyrd Skynyrd hanno mantenuto la loro essenza. Sono stati introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2006, un riconoscimento al loro impatto culturale e musicale. Le loro canzoni continuano a ispirare nuove generazioni, e il loro messaggio di libertà, orgoglio e autenticità risuona ancora forte.
Conclusione
La storia dei Lynyrd Skynyrd è un viaggio epico tra gloria e tragedia, un racconto di perseveranza e passione. La loro musica, radicata nel cuore del Sud, è un tributo eterno a una cultura e a uno stile di vita che celebrano la semplicità e la libertà. E mentre le note di Free Bird risuonano ancora nei cuori dei fan, i Lynyrd Skynyrd rimangono un simbolo immortale del Southern Rock.
discografia
DISCOGRAFIA
(Pronounced ‘Lĕh-‘nérd ‘Skin-‘nérd) | 1973 | Album di debutto che introduce il sound Southern rock della band, con brani iconici come “Free Bird”. |
Second Helping | 1974 | Secondo album che consolida il successo della band, con hit come “Sweet Home Alabama”. |
Nuthin’ Fancy | 1975 | Terzo album che mantiene lo stile caratteristico, ma esplora anche sonorità più blues. |
Gimme Back My Bullets | 1976 | Quarto album con un suono più grezzo e diretto, ma che contiene comunque brani memorabili. |
Street Survivors | 1977 | Album pubblicato poco prima del tragico incidente aereo che costò la vita a tre membri della band. Contiene la celebre “That Smell”. |
Skynyrd’s First…And Last | 1978 | Raccolta postuma con materiale inedito e live. |
Legend | 1987 | Raccolta che segna il ritorno della band, con una nuova formazione. |
Southern By The Grace Of God | 1988 | Album dal vivo registrato durante il tour di reunion. |
Lynyrd Skynyrd 1991 | 1991 | Album in studio che vede la band riprendere le redini del proprio sound. |
The Last Rebel | 1993 | Continuazione del percorso musicale intrapreso con l’album precedente. |
Endangered Species | 1994 | Album che esplora sonorità più moderne, ma senza rinnegare le proprie radici. |
Twenty | 1997 | Album celebrativo per i 20 anni dalla fondazione della band. |
Lyve From Steel Town | 1998 | Album dal vivo registrato durante un concerto. |
Edge Of Forever | 1999 | Ultimo album degli anni ’90, con un sound più rock. |
Christmas Time Again | 2000 | Album di canzoni natalizie. |
Vicious Cycle | 2003 | Album che vede il ritorno di Gary Rossington come chitarrista principale. |
God & Guns | 2009 | Album che affronta tematiche sociali e politiche. |
Last of a Dyin’ Breed | 2012 | Ultimo album in studio della band, con un sound più tradizionale. |
curiosità
La “bandiera del Sud” e il dibattito culturale
La band è famosa per aver spesso usato la bandiera confederata come simbolo visivo durante i concerti e il merchandising. Tuttavia, negli anni successivi, hanno preso le distanze dal simbolo, spiegando che non volevano alimentare divisioni o associare la loro musica a messaggi di odio. La band ha sempre sottolineato che il loro orgoglio per il Sud era legato alla cultura, non alla politica.
La sostituzione segreta di Allen Collins in studio
Durante le registrazioni di alcuni brani, come Sweet Home Alabama, non tutte le parti di chitarra furono registrate dai membri originali della band. Per problemi di tempo o tensioni interne, session men furono chiamati a suonare alcune tracce, anche se questo veniva tenuto segreto per preservare l’immagine della band.
Un primo rifiuto da parte delle etichette discografiche
Prima di firmare con MCA Records, molte etichette scartarono i Lynyrd Skynyrd. Gli A&R ritenevano che il loro suono fosse troppo “di nicchia” e troppo legato alla cultura del Sud per avere successo su scala nazionale. Ovviamente, questa previsione si è rivelata completamente errata.
Ronnie Van Zant non indossava scarpe ai concerti
Ronnie era famoso per cantare scalzo durante molti concerti, soprattutto nei primi anni della band. Per lui era un modo per sentirsi connesso al palco e alla sua terra.
“Free Bird” inizialmente non doveva avere un lungo assolo finale
Il celebre assolo di Free Bird è diventato un momento iconico del rock, ma in origine la canzone non includeva un’estensione così lunga. Fu aggiunta quasi per caso durante una sessione di prove, e il pubblico lo accolse con tale entusiasmo che la band decise di mantenerlo.
Il simbolo di “10 metri di libertà”
Ronnie Van Zant aveva una regola non scritta: voleva che ci fossero sempre almeno 10 metri tra lui e qualsiasi strumento sul palco. Questa distanza era un suo modo per avere piena libertà di movimento e concentrarsi completamente sulla performance vocale.
La superstizione del volo
Ronnie Van Zant aveva un rapporto conflittuale con gli aerei e temeva di morire in un incidente aereo. Stranamente, pochi giorni prima del tragico schianto del 1977, avrebbe detto a un amico che non sarebbe vissuto oltre i 30 anni.
Il mistero della lapide di Ronnie Van Zant
Nel 2000, la tomba di Ronnie fu vandalizzata e i resti furono temporaneamente spostati per sicurezza. Da allora, la sua lapide si trova in una posizione diversa, e i fan continuano a visitarla come un luogo di pellegrinaggio.
La maledizione dei chitarristi
Diversi chitarristi della band hanno subito incidenti o eventi tragici. Allen Collins, ad esempio, fu coinvolto in un grave incidente stradale nel 1986 che lo lasciò paralizzato. Gary Rossington sopravvisse a numerosi incidenti d’auto e divenne noto per la sua “resistenza miracolosa”.
I Lynyrd Skynyrd e la NASA
Un aneddoto poco noto riguarda un astronauta della NASA che portò con sé nello spazio un vinile della band come simbolo della cultura americana. Questo dimostra quanto il loro impatto sia andato oltre i confini terrestri.