Patti Smith
Patti Smith: la sacerdotessa del rock e la poesia della ribellione
Patti Smith è più di una musicista, è un’icona culturale. Cantante, poetessa, attivista e artista visiva, la sua carriera è un intreccio di arte e ribellione che ha segnato profondamente il panorama musicale e culturale degli ultimi decenni. Nata il 30 dicembre 1946 a Chicago, Patricia Lee Smith è cresciuta in un ambiente modesto nel New Jersey, sviluppando fin da giovane una passione per la letteratura e l’arte. Questo amore per le parole e le immagini l’ha accompagnata per tutta la vita, diventando il fulcro della sua arte.
Infanzia e formazione: il seme della poesia
La famiglia di Patti Smith si trasferì nel New Jersey quando lei era ancora una bambina. Cresciuta in un ambiente umile, Patti era una ragazza curiosa e appassionata. La sua infanzia è stata segnata dall’amore per i libri: Emily Dickinson, William Blake e Arthur Rimbaud diventarono i suoi eroi letterari. La scoperta della poesia non fu solo un rifugio, ma anche un mezzo per esprimere le sue emozioni più profonde.
Nel 1967, dopo aver abbandonato gli studi al college e aver lavorato in una fabbrica, Patti si trasferì a New York, una città che presto avrebbe trasformato il suo destino. Fu qui che incontrò il fotografo Robert Mapplethorpe, una delle figure più influenti della sua vita. La loro relazione, intensa e complicata, divenne una pietra miliare nella storia personale e artistica di Patti. I due vissero insieme al Chelsea Hotel, circondati da artisti, poeti e musicisti che avrebbero definito la scena culturale dell’epoca.
New York e l’inizio di un sogno
La New York degli anni ’60 e ’70 era una città in fermento, un laboratorio creativo dove tutto sembrava possibile. Patti iniziò a esibirsi nei locali underground, leggendo poesie accompagnate da una chitarra. La sua voce grezza e carismatica catturò l’attenzione di molti. Nel 1974 formò la Patti Smith Group, una band che mescolava poesia e rock in un modo mai visto prima.
Nel 1975, pubblicò il suo primo album, “Horses”, prodotto da John Cale dei Velvet Underground. La copertina, una foto iconica scattata da Mapplethorpe, la ritrae androgina e fiera, una dichiarazione visiva della sua ribellione contro le norme di genere e le convenzioni sociali. L’album è considerato una pietra miliare del punk rock, con brani come Gloria e Land che intrecciano testi poetici con sonorità graffianti.
La sacerdotessa del rock
Con il successo di “Horses”, Patti Smith divenne una figura di riferimento per il movimento punk. La sua capacità di fondere poesia, politica e musica ispirò una generazione di artisti e fan. Seguì un periodo di intensa attività creativa, con album come “Radio Ethiopia” (1976) e “Easter” (1978), quest’ultimo contenente il singolo Because the Night, scritto insieme a Bruce Springsteen. La canzone divenne un successo mondiale, consolidando la sua fama.
Nonostante il successo, Patti rimase fedele alla sua visione artistica. La sua musica era un veicolo per esplorare temi profondi, dalla spiritualità alla politica, passando per l’amore e la perdita. Era una voce per gli emarginati, un simbolo di resistenza e autenticità.
Un ritiro temporaneo e un ritorno trionfale
Alla fine degli anni ’70, Patti decise di ritirarsi dalle scene per dedicarsi alla famiglia. Si sposò con Fred “Sonic” Smith, chitarrista dei MC5, e si trasferì a Detroit. La coppia ebbe due figli, Jackson e Jesse. Durante questo periodo, Patti si allontanò dal mondo dello spettacolo, concentrandosi sulla sua vita personale.
Il ritorno alla musica avvenne negli anni ’90, dopo la morte di Fred nel 1994. L’album “Gone Again” (1996) segnò un nuovo capitolo nella sua carriera, caratterizzato da un tono più intimo e riflessivo. Da allora, Patti ha continuato a pubblicare album e a esibirsi dal vivo, mantenendo intatta la sua energia e la sua passione.
L’attivismo e la poesia: una vita dedicata all’arte
Oltre alla musica, Patti Smith è una prolifica scrittrice. Il suo libro di memorie “Just Kids” (2010), che racconta la sua relazione con Mapplethorpe, ha vinto il National Book Award e ha conquistato il cuore di lettori in tutto il mondo. La sua scrittura, come la sua musica, è intrisa di poesia e sincerità.
Patti è anche un’attivista impegnata, sostenendo cause che spaziano dai diritti umani alla giustizia ambientale. La sua arte è sempre stata uno strumento per sensibilizzare il pubblico su questioni sociali e politiche, rendendola una figura rispettata e amata non solo come artista, ma anche come cittadina del mondo.
Un’eredità immortale
Patti Smith non è solo una musicista; è un simbolo di libertà e creatività. La sua influenza si estende ben oltre il mondo della musica, ispirando generazioni di artisti, scrittori e attivisti. Con la sua voce unica e la sua dedizione all’arte, ha dimostrato che è possibile cambiare il mondo attraverso la bellezza e la verità.
Ancora oggi, Patti Smith continua a esibirsi e a creare, dimostrando che l’arte è una forza inarrestabile. La sua storia è un promemoria potente che la ribellione e la poesia possono convivere, e che l’autenticità è la chiave per lasciare un segno indelebile nel cuore delle persone.
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curiosità
La connessione con Rimbaud e la poesia
Fin dalla giovinezza, Patti Smith è stata profondamente ispirata dalla poesia simbolista francese, in particolare da Arthur Rimbaud. Ha portato sempre con sé una copia delle sue opere, tanto che durante un viaggio in Francia ha dormito davanti alla tomba di Rimbaud a Charleville-Mézières come omaggio al suo idolo letterario.
Il lavoro da commessa con Mapplethorpe
Prima della fama, Patti lavorava come commessa in una libreria di New York, dove ha incontrato artisti emergenti e creato amicizie significative, tra cui quella con Robert Mapplethorpe. I due vivevano insieme al Chelsea Hotel in condizioni di estrema povertà, sostenendosi a vicenda artisticamente e affettivamente.
L’amore per il punk e il suo “primo concerto” al CBGB
Il leggendario primo concerto di Patti Smith al CBGB nel 1974 è considerato uno dei momenti di nascita del punk rock. Tuttavia, lei non si identificava strettamente come punk, ma più come un’artista che mescolava musica e poesia. Quel concerto, che includeva Lenny Kaye alla chitarra, fu una rivelazione per la scena underground di New York.
Una “non cantante” diventata icona del rock
Patti Smith non si è mai considerata una cantante tradizionale. Quando ha iniziato, era più concentrata sulla parola parlata e sulla performance poetica, ma i suoi testi e la sua voce unica hanno ridefinito cosa poteva essere una cantante rock, influenzando generazioni di artisti.
La visione durante la scrittura di “Because the Night”
“Because the Night”, il suo brano più noto, fu co-scritto con Bruce Springsteen. Nonostante la sua riluttanza a includere una canzone d’amore nel suo repertorio, Patti Smith accettò di lavorare su “Because the Night” quando il manager di Springsteen gliela propose. Lei racconta di aver scritto i versi finali pensando al suo futuro marito, Fred “Sonic” Smith, in una sorta di visione che anticipava la loro storia d’amore.
La relazione speciale con Fred “Sonic” Smith
Patti Smith e Fred “Sonic” Smith, ex chitarrista degli MC5, ebbero una relazione molto profonda. Per amore di Fred e della loro famiglia, Patti si ritirò temporaneamente dalla scena musicale negli anni ’80. Ironia della sorte, Fred spesso scherzava dicendo che avrebbe sposato Patti prima ancora di conoscerla, perché voleva una donna che condividesse il suo cognome!
Il sogno premonitore con Jim Morrison
Patti Smith ha raccontato di aver avuto un sogno in cui Jim Morrison le apparve, incoraggiandola a seguire la strada della musica e a lasciare un segno artistico. Questo episodio ebbe un grande impatto su di lei e la convinse a portare avanti il suo progetto di unire poesia e rock.
La passione per il disegno e l’arte visiva
Prima di diventare una musicista, Patti era una talentuosa artista visiva. Ha frequentato il Pratt Institute e ha continuato a disegnare per tutta la sua vita. Spesso utilizza i suoi schizzi e disegni nei suoi libri e nelle sue esposizioni artistiche.
La performance con Bob Dylan per il Nobel
Quando Bob Dylan vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 2016, Patti Smith fu invitata a esibirsi alla cerimonia. Cantò “A Hard Rain’s A-Gonna Fall” ma, sopraffatta dall’emozione, dimenticò le parole durante l’esecuzione. L’autenticità del momento e la sua reazione sincera conquistarono il pubblico.
La spiritualità e il legame con la Beat Generation
Patti Smith è profondamente spirituale e ha una connessione particolare con i poeti della Beat Generation. Era amica di Allen Ginsberg, che inizialmente la scambiò per un ragazzo in un bar e cercò di offrirle un pasto. Quando scoprì che era una donna, risero insieme e nacque una lunga amicizia.
L’attivismo e l’amore per il pianeta
Oltre alla musica, Patti è una forte attivista per i diritti umani e per l’ambiente. Spesso parla durante i suoi concerti di temi sociali e politici, utilizzando la sua piattaforma per sensibilizzare su questioni cruciali.
La sua amicizia con William S. Burroughs
Patti Smith ebbe una stretta amicizia con lo scrittore William S. Burroughs. Lo considerava un mentore e amava visitarlo nella sua casa di Lawrence, Kansas. Patti lo descriveva come un uomo affascinante e gentile, nonostante la sua immagine pubblica controversa.
Un omaggio speciale a Johnny Depp
Nel 2022, Patti Smith dedicò una performance speciale a Johnny Depp, leggendo una poesia in suo onore durante un evento. I due condividono una lunga amicizia e una passione comune per l’arte e la musica.
libri
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