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R.E.M.

Padova REM concert July 22 2003 blue

I pionieri del college rock americano

L’avventura dei R.E.M. inizia in un’America degli anni ’80 affamata di nuove sonorità. Questa band di Athens, Georgia, si è imposta come una delle formazioni più influenti e originali del rock alternativo, trasformando il genere in un fenomeno mainstream e lasciando un’impronta indelebile sulla musica contemporanea.

Gli albori: il college rock prende vita

Nel 1980, quattro giovani talenti si incontrano in una città universitaria. Michael Stipe (voce), Peter Buck (chitarra), Mike Mills (basso) e Bill Berry (batteria) si conoscono grazie a interessi musicali comuni e all’energia creativa che vibra ad Athens. Nasce così una delle band più iconiche degli ultimi decenni. Il nome R.E.M. è scelto casualmente da un dizionario, ma l’acronimo (che si riferisce alla fase del sonno con sogni) riflette perfettamente il loro stile etereo e misterioso.

Dopo aver suonato in piccoli locali e party, la band registra il suo primo singolo, Radio Free Europe, nel 1981. La canzone diventa un inno del nascente movimento “college rock” e attira l’attenzione della critica, aprendo la strada al loro primo EP, Chronic Town (1982).

Ascesa alla fama: Murmur e gli anni della IRS Records

Con l’uscita di Murmur nel 1983, i R.E.M. affermano il loro stile unico: testi criptici, sonorità jangly ispirate al folk-rock anni ’60 e una produzione innovativa. L’album riceve elogi unanimi dalla critica e viene nominato “Miglior Album dell’Anno” da Rolling Stone, battendo colossi come Michael Jackson e U2.

Gli album successivi, Reckoning (1984) e Fables of the Reconstruction (1985), consolidano la loro reputazione di band di culto, mentre il quarto disco, Life’s Rich Pageant (1986), segna un passo verso un sound più accessibile. La svolta arriva con Document (1987), che include il primo grande successo commerciale della band, The One I Love.

Il salto nel mainstream: Warner Bros e l’era d’oro

Con il contratto firmato con la Warner Bros nel 1988, i R.E.M. diventano una band globale. L’album Green (1988) introduce un suono più pop e include brani come Stand, che scalano le classifiche.

Gli anni ’90 rappresentano il periodo d’oro della band. Out of Time (1991) li catapulta nell’Olimpo del rock con hit come Losing My Religion, un brano che diventa un fenomeno culturale grazie al suo video innovativo. Il successivo Automatic for the People (1992) è un capolavoro di introspezione e malinconia, con tracce iconiche come Everybody Hurts e Man on the Moon.

Nel 1994, con Monster, la band esplora un sound più aggressivo e grunge, mantenendo il successo nonostante le sfide personali, inclusi problemi di salute per Berry.

Crisi e rinnovamento: l’addio di Bill Berry

La band subisce un duro colpo nel 1997 quando Bill Berry decide di ritirarsi. I R.E.M. decidono di continuare come trio, pubblicando album come Up (1998) e Reveal (2001), che segnano una svolta verso sonorità elettroniche e sperimentali.

Gli ultimi anni e l’eredità

Nel 2008, i R.E.M. tornano alle radici con Accelerate, un album energico che riceve ottime recensioni. L’ultimo disco della band, Collapse Into Now (2011), è un addio elegante e riflessivo. Il 21 settembre 2011, i R.E.M. annunciano lo scioglimento con un messaggio sul loro sito ufficiale, ringraziando i fan per il sostegno e celebrando i traguardi raggiunti. L’addio viene suggellato l’11 novembre 2011 con la raccolta Part Lies, Part Heart, Part Truth, Part Garbage 1982-2011, un viaggio attraverso 30 anni di carriera. Nel 2019, Michael Stipe conferma che, nonostante la forte amicizia tra i membri, il capitolo R.E.M. è definitivamente chiuso.

I R.E.M. non sono solo una band, ma una pietra miliare della musica moderna. La loro capacità di reinventarsi e mantenere l’integrità artistica è un esempio di eccellenza creativa che continuerà a ispirare per anni a venire.

Murmur1983Album di debutto, considerato un classico del rock alternativo, con un sound caratterizzato da chitarre distorte e voce sussurrata di Michael Stipe.
Reckoning1984Continua l’esplorazione di sonorità sperimentali e testi introspettivi.
Fables of the Reconstruction1985Album più maturo, con brani più melodici e testi più politicizzati.
Lifes Rich Pageant1986Unisce elementi pop e rock, con brani come “Fall on Me”.
Document1987Album più accessibile, con hit come “The One I Love”.
Green1988Primo album per la Warner Bros., con un sound più radio-friendly e brani come “Stand”.
Out of Time1991Album di grande successo, con hit come “Losing My Religion” e “Shiny Happy People”.
Automatic for the People1992Successo ancora maggiore, con un sound più acustico e brani malinconici.
Monster1994Album più rock, con un sound più potente e diretto.
New Adventures in Hi-Fi1996Album doppio, che sperimenta con diversi generi musicali.
Up1998Primo album senza Bill Berry alla batteria, con un sound più introspettivo.
Man on the Moon (Original Soundtrack)1999Colonna sonora del film, con brani inediti e rivisitazioni di vecchi successi.
Reveal2001Ritorno a un sound più rock, con brani come “Imitation of Life”.
Around the Sun2004Album meno riuscito, con un sound più sperimentale.
Accelerate2008Ritorno alle origini, con un sound più energico e diretto.
Collapse Into Now2011Ultimo album in studio della band, con un sound più maturo e riflessivo.

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curiosità

Il mistero dietro il nome “R.E.M.”

Il nome del gruppo, che richiama la fase del sonno REM (Rapid Eye Movement), fu scelto casualmente sfogliando un dizionario. Nonostante questo, il significato del termine ha alimentato molte interpretazioni poetiche e misteriose legate al loro stile musicale.

Michael Stipe e l’arte visiva

Prima di diventare il frontman della band, Michael Stipe studiava arte visiva, un interesse che ha influenzato profondamente la sua estetica e la produzione creativa del gruppo, compresi i videoclip e l’artwork degli album.

Supporto alle band emergenti

I R.E.M. hanno sempre sostenuto giovani artisti e band emergenti, come Nirvana, Sonic Youth e Radiohead. Questi ultimi aprirono i concerti dei R.E.M. durante il tour di Monster, ricevendo una spinta significativa per la loro carriera.

Un brano registrato per sbaglio

Il brano Perfect Circle, incluso in Murmur (1983), nacque per caso quando il batterista Bill Berry cominciò a suonare il pianoforte in studio. La band lo registrò immediatamente, trasformando quell’improvvisazione in una delle loro tracce più amate.

L’impegno per l’ambiente

I R.E.M. sono stati pionieri nell’abbracciare cause ambientali. Durante il tour di Green (1988), usarono il palco per sensibilizzare il pubblico sui temi ecologici, devolvendo parte dei profitti ad associazioni ambientaliste.

“Losing My Religion” non doveva essere un singolo

Quando proposero Losing My Religion come singolo, l’etichetta discografica era scettica a causa del suo arrangiamento inusuale e dell’uso del mandolino. La canzone, tuttavia, divenne uno dei loro più grandi successi e un classico intramontabile.

La connessione con Athens, Georgia

Athens, la città natale della band, è considerata una delle culle del rock alternativo. I R.E.M. sono diventati ambasciatori di questa scena musicale, ispirando un’intera generazione di artisti locali.

L’influenza di Patti Smith

Patti Smith, una delle icone punk, ha avuto un’enorme influenza su Michael Stipe. I due hanno collaborato nel brano E-Bow the Letter (1996), in cui la Smith contribuisce con una voce poetica e ipnotica.

Un addio dignitoso

Quando la band si sciolse nel 2011, pubblicò un comunicato semplice ed elegante, ribadendo il rispetto reciproco e la gratitudine verso i fan. L’addio non fu segnato da scandali o litigi, ma da un senso di chiusura consapevole.

Un album mai realizzato con Kurt Cobain

Michael Stipe e Kurt Cobain avevano in programma di collaborare su un progetto musicale poco prima della morte di Cobain. Stipe ha dichiarato che quella collaborazione avrebbe potuto rappresentare una svolta creativa per il leader dei Nirvana.

L’ispirazione dietro “Man on the Moon”

La celebre canzone Man on the Moon è un omaggio al comico Andy Kaufman, una figura eccentrica e controversa che, come i R.E.M., ha sempre sfidato le convenzioni artistiche.

Una band senza litigi

I membri dei R.E.M. hanno sempre sottolineato di aver avuto un rapporto straordinariamente armonioso, una rarità nel mondo della musica. Anche dopo lo scioglimento, hanno mantenuto rapporti cordiali e collaborativi.

Questi fatti rendono i R.E.M. non solo una band fondamentale nella storia del rock alternativo, ma anche un esempio di integrità artistica e umana. Se hai interesse per altri dettagli o curiosità, fammi sapere!toria

libri

REM. book

REM book

Attraverso gli scatti di Francesco Virlinzi - amico, compagno di viaggio, fan appassionato - R.E.M. book ripercorre i 10 anni dell'ascesa della rock-band georgiana con lo sguardo di chi ha vissuto fianco a fianco con la band, dagli Stati Uniti all'Europa. Il volume contiene anche testi scritti personalmente dai quattro componenti dei R.E.M. dedicati alla memoria di Francesco Virlinzi.

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