Cuorileggendari ha stretto un patto con il programma di affiliazione di Amazon EU, un’alleanza  che permette ai siti di guadagnare una piccola parte dei proventi quando i visitatori cliccano sui link ai prodotti e li acquistano, senza alcun costo aggiuntivo per gli avventori.

Ronnie James Dio

Ronnie James Dio Heaven N Hell 2009 06 11 Chicago Photoby Adam Bielawski

Le Origini di una Voce Infinita

Immagina una notte d’estate a Portsmouth, nel New Hampshire, nel 1942. Il vento porta con sé il profumo dell’oceano e, tra le mura di una piccola casa, nasce Ronald James Padavona. Nessuno, nemmeno i suoi genitori originari di Cortland, New York, poteva immaginare che quel bambino sarebbe diventato la voce immortale del metal: Ronnie James Dio.

Fin da piccolo, Ronnie respira musica. La sua famiglia, di origini italiane, gli trasmette un amore profondo per la melodia, per la tradizione e per la forza delle emozioni. Eppure, è il rock a chiamarlo a sé, come un richiamo ancestrale che non può ignorare.

Il Primo Palco: Dai Vegas Kings agli Elf

Nel 1957, Ronnie è già sul palco con i Vegas Kings, la sua prima band. Cambiano nome più volte-Ronnie and the Rumblers, Ronnie and the Redcaps-ma la sostanza resta: la voce di Ronnie si fa sempre più potente, più sicura, più magnetica.

Gli anni ’60 sono un vortice di cambiamenti. I Redcaps diventano The Prophets, poi Electric Elves, poi semplicemente Elf. Con Elf, Ronnie trova la sua prima vera dimensione artistica: canta, suona il basso, scrive canzoni. Il gruppo diventa la band di apertura regolare dei Deep Purple, e la strada verso la leggenda si fa sempre più nitida.

L’Arcobaleno dopo la Tempesta: Rainbow

  1. Ritchie Blackmore, chitarrista dei Deep Purple, decide di fondare una nuova band. Cerca una voce che possa incarnare la potenza e la magia del rock. La trova in Ronnie. Nasce così Rainbow, e con loro Ronnie incide tre album fondamentali: “Ritchie Blackmore’s Rainbow”, “Rising” e “Long Live Rock ’n’ Roll”.

“Rising”, in particolare, è un manifesto: sei brani, pura energia, pura epica. La voce di Dio diventa il simbolo di un’epoca, capace di raccontare storie di draghi, maghi e cavalieri, ma anche di emozioni umanissime e universali.

Il Patto Col Diavolo: Black Sabbath

Nel 1979, Ronnie riceve una chiamata che cambierà per sempre la storia del metal: sostituire Ozzy Osbourne nei Black Sabbath. Una sfida titanica, ma Dio non si tira mai indietro. Con Tony Iommi nasce subito una chimica magica, e i Sabbath tornano al vertice con album come “Heaven and Hell”, “Mob Rules” e “Dehumanizer”.

“Heaven and Hell” è considerato da molti il miglior album dei Sabbath dopo l’era Ozzy: ogni traccia è un viaggio, ogni nota una dichiarazione di potenza e fantasia. Ronnie non solo regala nuova linfa alla band, ma ne ridefinisce il sound, portando il metal in territori ancora inesplorati.

L’Ascesa Solista: La Nascita dei Dio

Nel 1982, Ronnie sente che è arrivato il momento di camminare da solo. Fonda la band che porta il suo nome: Dio. Il debutto è “Holy Diver”, un album che diventa subito leggenda: brani come “Holy Diver”, “Rainbow in the Dark” e “Stand Up and Shout” entrano nell’immaginario collettivo del metal.

Segue una serie di album che definiscono l’epoca: “The Last in Line”, “Sacred Heart”, “Dream Evil”, “Lock Up the Wolves”, “Strange Highways”, “Magica”, “Killing the Dragon”, “Master of the Moon”. Ogni disco è un tassello di un mosaico epico, in cui la voce di Ronnie guida eserciti di fan attraverso mondi fantastici e battaglie interiori.

Il Simbolo delle Corna: Il Maloik

Oltre alla voce, Ronnie lascia un altro segno indelebile: il gesto delle “corna”, il famoso “metal horns”. Non è solo un simbolo, ma un rito, un amuleto. Ronnie lo eredita dalla nonna italiana, che lo usava per scacciare il malocchio (“malocchio” o “maloik”). Nel mondo del metal, diventa un segno di appartenenza, di forza, di ribellione.

L’Impegno Sociale: Hear ’n Aid

Nel 1985, Ronnie dimostra che il metal ha anche un cuore grande. Organizza il progetto Hear ’n Aid, la risposta metal a Band Aid e USA for Africa. L’album e il singolo “Stars” raccolgono oltre due milioni di dollari per la lotta contro la fame in Africa. Un gesto che unisce la comunità metal sotto il segno della solidarietà.

Il Ritorno: Heaven & Hell

Negli anni 2000, Ronnie torna a collaborare con Tony Iommi, Geezer Butler e Vinny Appice sotto il nome Heaven & Hell. L’album “The Devil You Know” (2009) è un ritorno alle origini, ma con la maturità di chi ha attraversato decenni di musica e di vita. I concerti sono trionfi, la voce di Ronnie è ancora un ruggito che scuote le anime.

L’Eredità Immortale

Ronnie James Dio si spegne il 16 maggio 2010 a Houston, Texas, dopo una battaglia contro il cancro. Ma la sua voce, la sua arte, il suo spirito restano vivi. È considerato uno dei più grandi e influenti artisti della storia dell’heavy metal, un innovatore, un narratore, un guerriero della musica.

Fin da piccolo, Ronnie respira musica. La sua famiglia, di origini italiane, gli trasmette un amore profondo per la melodia, per la tradizione e per la forza delle emozioni. Eppure, è il rock a chiamarlo a sé, come un richiamo ancestrale che non può ignorare.

Con Rainbow

TitoloAnnoDescrizione
Ritchie Blackmore’s Rainbow1975Esordio heavy/progressive con classici come “Man on the Silver Mountain”.
Rising1976Capolavoro epico con influenze classiche (es. “Stargazer”).
Long Live Rock ‘n’ Roll1978Ultimo album con Dio, più orientato all’hard rock.

Con Black Sabbath

TitoloAnnoDescrizione
Heaven and Hell1980Rinascita dei Sabbath con sound più melodico e tematiche fantasy.
Mob Rules1981Sonorità più aggressive, con brani come “The Sign of the Southern Cross”.
Dehumanizer1992Reunion dark e industriale, con pezzi come “Time Machine”.

Con Dio (band solista)

TitoloAnnoDescrizione
Holy Diver1983Album iconico con inni come “Rainbow in the Dark” e “Holy Diver”.
The Last in Line1984Consolidamento del successo con brani epici e melodici.
Sacred Heart1985Album più teatrale, con uso di tastiere e temi fantasy.
Dream Evil1987Ritorno a un sound più diretto, meno orchestrale.
Lock Up the Wolves1990Ultimo album prima della reunion coi Sabbath, con nuovo chitarrista.
Magica2000Concept album fantasy, acclamato dai fan.
Killing the Dragon2002Ritorno alle radici heavy metal.
Master of the Moon2004Ultimo album in studio prima della formazione di Heaven & Hell.

Con Heaven & Hell (Black Sabbath reunion)

TitoloAnnoDescrizione
The Devil You Know2009Pubblicato sotto il nome Heaven & Hell, sound oscuro e potente.

curiosità

  • Il nome “Dio”: Ronnie James Padavona scelse il nome d’arte “Dio” ispirandosi, secondo alcune fonti, a un gangster italoamericano di nome Johnny Dio, attivo negli anni ’50. Un’altra versione, invece, vuole che il soprannome derivi da sua nonna, che gli diceva che la sua voce era “un dono di Dio”, ma la moglie Wendy ha smentito questa storia in un’intervista del 2007.

  • Formazione musicale e la tromba: Ronnie iniziò a suonare la tromba a soli cinque anni, su insistenza del padre. Non prese mai lezioni di canto: attribuiva la sua potenza vocale proprio alle tecniche di respirazione apprese grazie allo studio della tromba.

  • Studi universitari insoliti: Prima di dedicarsi completamente alla musica, Ronnie studiò farmacia presso l’Università di Buffalo, New York, tra il 1960 e il 1961, un percorso molto lontano dal mondo del rock.

  • Dai Doo-wop al Metal: Nei primi anni della sua carriera, Ronnie suonò in band che proponevano anche brani doo-wop e honky-tonk, come i Ronnie Dio and the Prophets e i primi Elf. Solo più tardi, con l’influenza dei Deep Purple e l’incontro con Ritchie Blackmore, la sua musica virò decisamente verso l’hard rock e il metal.

  • Il gesto delle “corna”: Il celebre “maloik”, simbolo universale del metal, fu introdotto da Ronnie che lo aveva visto fare dalla nonna italiana per scacciare il malocchio. Nel mondo del rock divenne un segno di appartenenza e protezione.

  • La passione per il cibo indiano: Secondo la moglie Wendy, Ronnie adorava la cucina indiana, ma inizialmente era restio a provarla. Fu Glenn Hughes dei Deep Purple a convincerlo, e da allora ne divenne un grande appassionato.

  • Scrivere canzoni guardando lo sport: Ronnie era un grande tifoso dei New York Giants e spesso scriveva canzoni mentre guardava le partite di football in TV. L’ispirazione poteva arrivare in qualsiasi momento, anche durante i momenti di relax sportivo.

  • Impegno sociale e beneficenza: Fu promotore del progetto Hear ’n Aid nel 1985, coinvolgendo 40 artisti del metal per raccogliere fondi contro la fame in Africa. Il singolo “Stars” raccolse oltre un milione di dollari. Inoltre, Dio era molto attivo nel supporto agli animali e inviava pacchi di conforto ai soldati americani in Iraq, tanto che alcuni aerei militari vennero decorati con la scritta “Holy Diver”.

  • Un cuore gentile: Nonostante l’immagine potente e oscura sul palco, Ronnie era noto tra colleghi e amici per la sua gentilezza, la generosità e l’assenza di eccessi tipici del mondo rock. Era una persona di gran cuore, sempre disponibile ad aiutare chi ne avesse bisogno.

  • Una strada a suo nome: Nella sua città natale, Cortland (New York), gli è stata intitolata una strada in suo onore, segno tangibile dell’affetto della comunità per uno dei suoi figli più illustri.

libri

Ronnie James Dio Rainbow in the dark. L'autobiografia

Dio Rainbow in the dark. L'autobiografia

L'autobiografia ripercorre la vita di Ronnie James Dio, dalla sua infanzia a Cortland, New York, fino alla sua ascesa nel mondo della musica. Il libro esplora i suoi inizi con i gruppi Elf e Rainbow, la sua esperienza con i Black Sabbath e la fondazione della band Dio. Viene anche raccontata la creazione di brani iconici come "Rainbow in the Dark" e "Holy Diver". Il libro offre uno sguardo intimo sulla sua carriera musicale e sulla sua vita personale, inclusi i suoi pensieri e le sue esperienze nel mondo del rock e del metal.