Siouxsie and the Banshees

Siouxsie Sioux: un’Icona del Post-Punk
La Regina del Goth
Il palco si illumina di una luce violacea, il pubblico trattiene il fiato. Al centro, una figura longilinea si muove con eleganza glaciale: capelli neri, trucco drammatico, sguardo magnetico. È Siouxsie Sioux, la regina indiscussa del post-punk e del goth, la voce che ha cambiato la storia della musica alternativa. In questa biografia narrativa, seguiamo il viaggio di una donna che ha trasformato la sua rabbia, la sua creatività e la sua determinazione in arte, diventando un simbolo di libertà e ribellione.
Le Radici di una Ribelle
Susan Janet Ballion nasce il 27 maggio 1957 a Londra. La sua infanzia è segnata da un rapporto difficile con la madre, una donna severa e distante, e da un padre spesso assente. Siouxsie cresce in un ambiente poco affettuoso, dove la musica diventa presto la sua via di fuga. Ascolta i Beatles, i Rolling Stones e i Kinks, ma si appassiona anche alla musica classica e al jazz, sviluppando un orecchio raffinato e una sensibilità unica.
A scuola, Siouxsie è una bambina solitaria, spesso presa di mira dai compagni. Impara presto a difendersi, sviluppando una personalità forte e indipendente. A 14 anni, scopre il punk attraverso la radio e i giornali underground: è un’illuminazione. Siouxsie sente che quella musica ribelle, urlata e sincera, è la sua voce.
L’Esordio: La Scena Punk di Londra
Nel 1976, Londra è in fermento. Il punk esplode nei club e nelle strade, e Siouxsie, ormai diciottenne, si tuffa in questa rivoluzione. Frequenta il Roxy Club, il centro nevralgico della scena punk, dove incontra Sid Vicious, Steve Severin e altri giovani ribelli. Siouxsie si distingue subito per il suo stile: capelli corti, trucco marcato, abiti stravaganti. È una presenza magnetica, che attira l’attenzione di tutti.
Il 20 settembre 1976, Siouxsie partecipa al famoso concerto dei Sex Pistols al 100 Club. Durante lo spettacolo, sale sul palco con Sid Vicious e Steve Severin per una performance improvvisata: è il debutto ufficiale di Siouxsie come performer. Quel giorno, nasce la leggenda.
La Nascita dei Siouxsie and the Banshees
Dopo l’esperienza al 100 Club, Siouxsie e Steve Severin decidono di formare una band. Nascono i Siouxsie and the Banshees, con Siouxsie alla voce e Severin al basso. La formazione iniziale è instabile, ma la determinazione di Siouxsie è incrollabile. La band suona nei club di Londra, conquistando un pubblico sempre più numeroso.
Nel 1978, esce il primo singolo, “Hong Kong Garden”, che diventa un successo inaspettato in Gran Bretagna. Il brano è un mix di punk, pop e world music, con un sound innovativo che anticipa il post-punk. Siouxsie si conferma come una delle voci più originali della scena musicale britannica.
L’Ascesa al Successo
Con il primo album, The Scream (1978), i Siouxsie and the Banshees si impongono come una delle band più innovative del panorama post-punk. Il disco è un capolavoro di atmosfere dark, testi poetici e sperimentazione sonora. Siouxsie si distingue per la sua voce unica, capace di passare dal sussurro all’urlo, e per i suoi testi introspettivi e provocatori.
Negli anni successivi, la band pubblica album come Join Hands (1979), Kaleidoscope (1980) e Juju (1981), che consolidano la loro fama. Siouxsie diventa un’icona di stile: il suo look, ispirato al cinema noir e al glamour degli anni ’30, influenza generazioni di fan e artisti.
La Vita Privata e le Relazioni
La vita privata di Siouxsie è sempre stata molto riservata. Negli anni ’80, inizia una relazione con Budgie, il batterista dei Banshees e poi dei Creatures, un progetto parallelo della band. La coppia si sposa nel 1991 e rimane insieme per decenni, diventando un esempio di stabilità nel mondo della musica.
Siouxsie è stata sempre molto attenta a separare la sua vita privata dalla sua immagine pubblica, evitando di esporre troppo la sua sfera personale. Questo ha contribuito a creare un alone di mistero intorno alla sua figura.
I Creatures e la Sperimentazione
Negli anni ’80, Siouxsie e Budgie fondano i Creatures, un progetto parallelo ai Banshees. I Creatures si distinguono per un sound più sperimentale, che mescola world music, percussioni e atmosfere esotiche. Album come Feast (1983) e Boomerang (1989) mostrano una nuova faccia di Siouxsie, più matura e aperta alla contaminazione.
L’Influenza Culturale
Siouxsie Sioux è diventata un’icona culturale, influenzando non solo la musica, ma anche la moda, il cinema e l’arte. Il suo stile è stato imitato da migliaia di fan in tutto il mondo, e il suo look è diventato un simbolo del movimento goth.
La sua musica ha ispirato artisti come Madonna, Björk, Florence Welch e molti altri. Siouxsie è stata anche protagonista di documentari e libri, che raccontano la sua carriera e la sua influenza sulla cultura pop.
Gli Anni Recenti e la Legacy
Dopo lo scioglimento dei Banshees nel 1996, Siouxsie ha continuato a suonare con i Creatures e come solista. Nel 2007, ha pubblicato il suo primo album da solista, Mantaray, che ha ricevuto ottime recensioni e ha confermato la sua vitalità artistica.
Oggi, Siouxsie Sioux è considerata una delle artiste più influenti della musica alternativa. La sua musica continua a essere ascoltata e amata da nuove generazioni, e il suo stile è ancora oggi un riferimento per chi cerca libertà e autenticità.
discografia
discografia ⬇️⬆️
The Scream | 1978 | Album di debutto, punk dark e post-punk. Include “Hong Kong Garden” e “Jigsaw Feeling”. |
Join Hands | 1979 | Atmosfere più sperimentali e gotiche, con “Playground Twist” e “Icon”. |
Kaleidoscope | 1980 | Svolta verso sonorità più elettroniche e psichedeliche. Include “Happy House” e “Christine”. |
Juju | 1981 | Capolavoro gotico-post-punk, con “Spellbound” e “Into the Light”. |
A Kiss in the Dreamhouse | 1982 | Album più sperimentale, ricco di strati sonori e testi surrealisti. |
Hyæna | 1984 | Primo album con Robert Smith (The Cure), influenze orchestrali. |
Tinderbox | 1986 | Ritorno a un sound più aggressivo, con “Cities in Dust”. |
Through the Looking Glass | 1987 | Album di cover, tra cui “This Wheel’s on Fire” e “Strange Fruit”. |
Peepshow | 1988 | Stile più maturo e cinematografico, con “Peek-a-Boo”. |
Superstition | 1991 | Approccio più pop e accessibile, con “Kiss Them for Me”. |
The Rapture | 1995 | Ultimo album, miscela di elettronica e rock gotico. |
curiosità
Aneddoti e Curiosità
Il nome Siouxsie: Il nome d’arte “Siouxsie” nasce da un gioco di parole tra “Susie” e “Sioux”, la tribù nativa americana. Siouxsie ha scelto questo nome per sottolineare la sua natura ribelle e fuori dagli schemi.
Il look iconico: Il trucco drammatico e gli abiti eccentrici di Siouxsie sono diventati un marchio di fabbrica. La cantante ha sempre creato i suoi look da sola, senza l’aiuto di stilisti.
La passione per il cinema: Siouxsie è una grande appassionata di cinema, in particolare del genere noir e horror. Questa passione si riflette nei testi e nelle atmosfere della sua musica.
L’amore per gli animali: Siouxsie è una grande amante degli animali, in particolare dei gatti. Ha spesso parlato della sua vita con i suoi amati felini.
Le collaborazioni: Nel corso della sua carriera, Siouxsie ha collaborato con artisti come Morrissey, Robert Smith dei Cure e John Cale dei Velvet Underground.
libri

Siouxsie. The voodoo Dolly
“The Voodoo Dolly” racconta la carriera di Siouxsie Sioux, pioniera del punk e icona femminile del rock, dagli esordi con il Bromley Contingent al ritorno nel 2023. Tra interviste inedite, storie di band instabili e collaborazioni celebri, il libro offre una cronaca completa di musica, concerti e discografia.