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steve wynn

Steve Wynn: Il Visionario del Paisley Underground

Le Origini di un Pioniere del Rock Alternativo

Steve Wynn nacque il 21 febbraio 1960 a Los Angeles, California. Cresciuto in un ambiente permeato dalla musica e dalla cultura underground, Wynn sviluppò fin da giovane un interesse per il rock psichedelico e il folk, elementi che avrebbero segnato profondamente la sua carriera artistica. Dopo aver frequentato l’Università della California a Davis, Wynn decise di seguire la sua passione per la musica, trasferendosi a Los Angeles e iniziando a esibirsi nella scena locale.

The Dream Syndicate: La Rivoluzione del Paisley Underground

Nei primi anni ’80, Steve Wynn fondò i The Dream Syndicate, una delle band più influenti del movimento Paisley Underground, caratterizzato da un ritorno alle sonorità psichedeliche degli anni ’60. Con un sound ispirato a gruppi come The Velvet Underground e Neil Young & Crazy Horse, la band si distinse per il suo approccio crudo e viscerale alla musica.

Il loro album di debutto, The Days of Wine and Roses (1982), divenne un cult del rock alternativo, grazie a brani come “Tell Me When It’s Over” e “Halloween”, che mettevano in mostra la chitarra tagliente di Wynn e le atmosfere oscure della band. L’album ricevette elogi dalla critica e contribuì a definire il sound del Paisley Underground, unendo melodia e sperimentazione in un equilibrio perfetto.

Carriera Solista e Collaborazioni

Dopo lo scioglimento dei The Dream Syndicate nel 1989, Steve Wynn intraprese una prolifica carriera solista. Il suo primo album, Kerosene Man (1990), mostrò la sua versatilità come cantautore, esplorando sonorità più ampie rispetto al passato. Canzoni come “Carolyn” e “Tears Won’t Help” dimostrarono la sua capacità di combinare testi intensi con melodie coinvolgenti.

Negli anni successivi, Wynn continuò a pubblicare album di alta qualità, tra cui Fluorescent (1994) e Here Come the Miracles (2001), quest’ultimo considerato uno dei suoi lavori più maturi e ispirati. Oltre alla sua carriera solista, collaborò con artisti del calibro di Gutterball, The Baseball Project e Chris Cacavas, ampliando ulteriormente il suo spettro musicale.

La Reunione dei The Dream Syndicate e il Riconoscimento Tardivo

Nel 2012, Steve Wynn riportò in vita i The Dream Syndicate con una nuova formazione, e nel 2017 la band pubblicò How Did I Find Myself Here?, il primo album in studio dopo più di 30 anni. Il disco fu accolto con entusiasmo, dimostrando che il sound della band era ancora rilevante e innovativo.

L’Eredità di Steve Wynn

Steve Wynn rimane una figura centrale nella scena del rock alternativo, grazie alla sua coerenza artistica e alla sua capacità di reinventarsi nel tempo. Con una carriera che abbraccia più di quattro decenni, ha lasciato un segno indelebile nella musica indipendente, influenzando generazioni di artisti.

Ancora oggi, Wynn continua a pubblicare nuova musica e ad esibirsi dal vivo, mantenendo vivo lo spirito ribelle che ha sempre caratterizzato la sua arte. Il suo contributo al Paisley Underground e al rock alternativo resta inestimabile, rendendolo una delle voci più autentiche e rispettate della scena musicale contemporanea.

 

la discografia

TitoloAnnoDescrizione
Kerosene Man1990Il debutto da solista di Steve Wynn, con un sound che mescola rock alternativo e influenze country. Include “Tears Won’t Help”.
Dazzling Display1992Un album sperimentale, con un mix di rock, folk e atmosfere dream-pop. Include “Shelley’s Blues, Pt. 2”.
Fluorescent1994Un lavoro più introspettivo, con testi poetici e arrangiamenti ricchi. Include “Carelessly”.
Melting in the Dark1996Un album dark e atmosferico, con influenze post-punk e rock psichedelico. Include “Why”.
Sweetness and Light1997Un ritorno alle radici rock, con un sound più diretto e potente. Include “Nothing But the Shell”.
My Midnight1999Un album intimo e riflessivo, con un focus sulle ballate acustiche. Include “The Midnight Hour”.
Here Come the Miracles2001Un doppio album che segna un ritorno alle origini, con un mix di rock, country e blues. Include “Sustain”.
Static Transmission2003Un lavoro sperimentale, con un sound più elettrico e atmosfere cupe. Include “Amphetamine”.
…tick…tick…tick2005Un album energico, con riff potenti e testi incisivi. Include “Cindy, It Was Always You”.
Crossing Dragon Bridge2008Un album acustico e introspettivo, registrato a Lubiana, in Slovenia. Include “Love Me Anyway”.
Northern Aggression2010Un ritorno al rock elettrico, con un sound potente e diretto. Include “Resolution”.
Sketch in Black and White2013Un album collaborativo con The Baseball Project, con temi legati al baseball. Include “Pascual on the Perimeter”.
There’s No Rhyme or Reason2014Un album che esplora temi personali e sociali, con un mix di rock e folk. Include “The Morning”.
Make It Right2016Un lavoro potente e introspettivo, con un sound che spazia dal rock al blues. Include “Crack of Dawn”.
Strange New World2019Un album che riflette sullo stato del mondo, con un mix di rock, folk e atmosfere psichedeliche. Include “We Are Here”.
Decade2020Una raccolta di brani ri-registrati e ri-arrangiati, che celebra i 10 anni di carriera solista. Include “Amphetamine” (2020 Version).

curiosità

Il Nome della Band Ispirato a un Film Noir

Il nome The Dream Syndicate è stato ispirato dall’omonima installazione sonora sperimentale di La Monte Young, pioniere della musica d’avanguardia, ma anche da un riferimento ai film noir degli anni ’40 e ’50, un genere cinematografico molto amato da Wynn.

Registrazioni Notturne e un’Atmosfera Psichedelica

L’album The Days of Wine and Roses è stato registrato quasi interamente di notte per catturare un’atmosfera più surreale e spontanea. Wynn e la band volevano ricreare il suono viscerale delle loro esibizioni dal vivo, registrando molte tracce in presa diretta senza sovraincisioni.

Il Ruolo di Wynn nella scena di Los Angeles

Negli anni ’80, Wynn non solo guidò i The Dream Syndicate, ma contribuì attivamente alla crescita del Paisley Underground , il movimento musicale che includeva band come The Bangles, Rain Parade e Green on Red. Era uno dei pochi artisti del giro che riuscirono a mescolare l’immediatezza del punk con la profondità della psichedelia anni ’60.

Un’Influenza su Band Successiva

Molti gruppi alternative rock e indie successivi citano Steve Wynn come un’ispirazione fondamentale. Band come Yo La Tengo, The War on Drugs e persino alcuni membri dei REM hanno elogiato la sua scrittura e il suo approccio chitarristico.

La Passione per il Baseball e The Baseball Project

Wynn è un grandissimo appassionato di baseball, al punto da fondare The Baseball Project , una band incentrata su canzoni dedicate a storie e leggende del baseball. In questo progetto ha collaborato con membri dei REM come Peter Buck e Mike Mills, e il gruppo ha ricevuto un seguito fedele tra appassionati di sport e musica.

Un Concerto in Carcere

Negli anni ’80, i The Dream Syndicate suonarono in un carcere californiano per i detenuti. L’esperienza fu così intensa e surreale che Wynn la definì uno dei momenti più memorabili della sua carriera.

Un Legame con Bob Dylan

Steve Wynn ha raccontato più volte di aver avuto una breve conversazione con Bob Dylan nei primi anni ’90. Dylan, pur essendo notoriamente schivo, pare abbia fatto i complimenti a Wynn per il suo lavoro, dicendogli che The Days of Wine and Roses aveva un’energia speciale.

Il Progetto Solista che Quasi Non Vedeva la Luce

L’album Here Come the Miracles (2001) è considerato uno dei migliori della sua carriera, ma Wynn ha rivelato che rischiava di non essere mai pubblicato. Aveva accumulato così tante canzoni e idee che non sapeva come organizzarle, fino a quando decise di trasferirsi a Tucson per lavorare con Craig Schumacher (Giant Sand, Calexico) e dare una forma definitiva al disco.

libri

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Non lo direi se non fosse vero

Il libro di Steve Wynn racconta la sua ascesa musicale con i Dream Syndicate, tra successo, eccessi e redenzione, offrendo uno sguardo sincero sul rock, il business musicale e la trasformazione personale.