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Thin Lizzy

Front Thin Lizzy

I Thin Lizzy sono stati i protagonisti di una straordinaria avventura musicale che ha attraversato generi e decenni, dall’hard rock al blues, passando per il folk irlandese. Nella loro parabola, c’è il coraggio di spingere i limiti, il fascino di una creatività che non conosceva confini, e l’impatto di una delle voci e penne più significative della storia della musica, quella di Phil Lynott. Per raccontare la loro storia, dobbiamo partire dal cuore pulsante di questa epopea: la città di Dublino, dove tutto ebbe inizio.

Dublino ei Primi Passi

È il 1969, e la scena musicale irlandese è ancora lontana dal fermento internazionale. Nella capitale, tuttavia, fervono le attività nelle sale prova e nei piccoli club. È qui che Phil Lynott, un giovane di origini irlandesi e afro-brasiliane, cresciuto con una madre single, inizia a farsi notare come cantante e bassista. Dublino è una città di contrasti, con una lunga storia di lotte sociali, e Lynott, con il suo stile distintivo e la sua presenza scenica magnetica, emerge come una figura che si distingue per carisma e talento.

Lynott aveva già avuto esperienze musicali in band come i Black Eagles, ma la svolta avviene con l’incontro con il chitarrista Eric Bell e il batterista Brian Downey. Insieme formano i Thin Lizzy, prendendo il nome da un personaggio dei fumetti britannici. In questa formazione, Lynott non solo assume il ruolo di frontman e bassista, ma diventa anche il principale compositore, portando con sé una visione musicale che spazia dal rock al folk irlandese, influenzata tanto dai racconti popolari quanto dalle sue radici culturali.

Il Primo Successo: “Whisky in the Jar”

I Thin Lizzy iniziano a suonare nei club di Dublino e Belfast, ma il vero riconoscimento arriva nel 1973 con la loro versione di “Whiskey in the Jar” , una ballata tradizionale irlandese che reinterpreta in chiave rock. Il brano conquistò rapidamente le classifiche del Regno Unito, aprendo alla band le porte di un pubblico più vasto. “Whisky in the Jar” diventa un successo inaspettato, ma, al di là delle aspettative commerciali, ciò che colpisce è la capacità dei Thin Lizzy di fondere la tradizione irlandese con la potenza del rock.

Questo primo successo, tuttavia, non rappresenta ancora pienamente il cuore del suono che Lynott e compagni stanno cercando. La loro identità musicale è ancora in evoluzione, e per quanto “Whiskey in the Jar” li metta sotto i riflettori, non è con quel brano che intendono farsi ricordare. Dopo una serie di tensioni interne, Eric Bell lascia la band, e questo porta ad una fase di transizione cruciale.

La Nuova Formazione e l’Arrivo del Doppio Assolo di Chitarra

Dopo l’uscita di Bell, la band si trova di fronte a un bivio. L’arrivo dei chitarristi Scott Gorham e Brian Robertson segna una svolta radicale nel suono della band. Con l’introduzione del doppio assolo di chitarra, i Thin Lizzy creano un marchio di fabbrica che li distingue da tutte le altre band del periodo. Le chitarre gemelle di Gorham e Robertson diventano una delle caratteristiche più riconoscibili del loro stile, influenzando profondamente lo sviluppo dell’hard rock negli anni successivi.

Nel 1976 pubblicano l’album “Jailbreak” , un capolavoro che consacra la band sulla scena internazionale. Il singolo di punta, “The Boys Are Back in Town” , diventa un inno generazionale, e la sua energia contagiosa cattura l’immaginario collettivo. La canzone celebra il ritorno di un gruppo di amici in città, ma rappresenta anche un metaforico ritorno di una band che ha trovato la sua vera identità. “The Boys Are Back in Town” è un’esplosione di adrenalina, una dichiarazione di forza e spirito ribelle, e proietta i Thin Lizzy in cima alle classifiche.

Phil Lynott , con la sua voce calda e roca, racconta storie di vita di strada, di amori perduti e ritrovati, di battaglie quotidiane e di ribellioni personali. La sua abilità di narratore è una delle caratteristiche più distintive della band, e fa di ogni canzone un piccolo racconto epico, spesso con toni romantici, a volte malinconici, sempre profondamente umani.

“Jailbreak” e il Successo Internazionale

“Jailbreak” è più di un semplice successo commerciale. L’album rappresenta una svolta artistica per la band, un equilibrio perfetto tra potenza e melodia, con brani come “Emerald” , un omaggio al patrimonio celtico, e la title track “Jailbreak” , che racconta la fuga di un prigioniero, metafora di libertà e ribellione. I Thin Lizzy mostrano una versatilità che pochi gruppi hard rock dell’epoca riescono a raggiungere. La forza delle chitarre si mescola alla poesia dei testi di Lynott, creando un’atmosfera unica.

Phil Lynott diventa una figura affascinante non solo per il pubblico irlandese, ma a livello globale. Il suo stile, la sua presenza scenica e la sua capacità di parlare a una generazione intera, fanno di lui uno dei frontman più carismatici del rock. La sua sensibilità artistica lo porta a scrivere testi profondi e riflessivi, ma anche a sperimentare con diverse sonorità, ampliando l’orizzonte musicale della band.

Gli Anni di Fuoco: Dal Successo al Caos

Dopo il trionfo di “Jailbreak”, i Thin Lizzy continuano a sfornare album che consolidano la loro reputazione, tra cui “Johnny the Fox” (1976) e “Bad Reputation” (1977). Ma dietro le quinte, le cose non sono così semplici. Il successo porta con sé anche pressioni crescenti, ei rapporti all’interno della band iniziano a deteriorarsi. Brian Robertson, nonostante il suo talento, entra in conflitto con Lynott e gli altri membri della band a causa del suo comportamento imprevedibile, culminato in un alterco che lo costringe temporaneamente a lasciare la band.

Nonostante queste difficoltà, i Thin Lizzy continuano a produrre alcuni dei migliori album della loro carriera. “Live and Dangerous” (1978), uno dei live album più celebrati della storia del rock, cattura l’energia selvaggia della band sul palco, e viene spesso considerato come il punto più alto della loro discografia. Con i loro concerti spettacolari, i Thin Lizzy diventano una forza inarrestabile, conquistando il pubblico di tutto il mondo.

Ma dietro l’apparente successo, Phil Lynott inizia a lottare contro i suoi demoni personali. L’uso crescente di droghe e alcool mina la sua salute e mette a dura prova i rapporti con gli altri membri della band. Nonostante questo, la sua vena creativa non si esaurisce, e nel 1979 esce “Black Rose: A Rock Legend” , un album che mescola mitologia irlandese, hard rock e sentimenti personali in una maniera straordinaria.

L’Inizio della Fine: Declino e Scioglimento

Gli anni ’80 segnano l’inizio del declino per i Thin Lizzy. I conflitti interni, l’abuso di sostanze e le crescenti difficoltà a gestire il successo portano la band verso una fase di crisi. Gli album successivi, come “Chinatown” (1980) e “Renegade” (1981), non riescono a replicare il successo commerciale e critico dei loro lavori precedenti. Nonostante ciò, i Thin Lizzy continuano a sperimentare con nuove sonorità ea cercare di reinventarsi.

Nel 1983, dopo l’uscita di “Thunder and Lightning” , un album che introduce elementi heavy metal nel loro sound, Lynott annuncia lo scioglimento della band. È la fine di un’era. Il tour d’addio si conclude con un concerto memorabile a Londra, ma per Phil Lynott, la battaglia personale contro le sue dipendenze sta prendendo il sopravvento.

La Morte di Phil Lynott e l’Eredità dei Thin Lizzy

Dopo lo scioglimento dei Thin Lizzy, Phil Lynott continua a lavorare su progetti solisti e collaborazioni, ma il suo stato di salute peggiora rapidamente. Il 4 gennaio 1986, Lynott muore a soli 36 anni per dipendenze dovute alla sua lunga lotta contro la dipendenza da droghe e alcool.

Thin Lizzy1971Album di debutto che introduce il sound caratteristico della band: un hard rock melodico con influenze blues e folk.
Shades of a Blue Orphanage1972Secondo album, che consolida il sound della band e introduce alcuni classici come “Whiskey in the Jar”.
Vagabonds of the Western World1973Un disco più maturo e complesso, con testi più introspettivi e un sound più raffinato.
Nightlife1974Album che vede la band sperimentare con suoni più bluesy e psichedelici.
Fighting1975Disco più rock e diretto, con canzoni più brevi e incisive.
Jailbreak1976Uno degli album più famosi della band, che contiene hit come “Jailbreak” e “The Boys Are Back in Town”.
Johnny the Fox1976Concept album ispirato alla storia di Johnny the Fox, un ladro irlandese.
Bad Reputation1977Album che consolida il successo della band a livello internazionale.
Black Rose: A Rock Legend1979Un doppio album che celebra il decimo anniversario della band.
Chinatown1980Album più sperimentale, con influenze reggae e funk.
Renegade1981Ultimo album in studio con la formazione classica, caratterizzato da un sound più hard rock.
Life1983Album dal vivo registrato durante il tour mondiale del 1983.

curiosità

Phil Lynott

  • Il cuore e l’anima dei Thin Lizzy: Phil era il frontman carismatico, il bassista, il cantante e il principale compositore della band. La sua voce inconfondibile e le sue capacità di songwriting hanno definito il sound dei Thin Lizzy.
  • Radici irlandesi: Le sue radici irlandesi hanno fortemente influenzato i suoi testi, spesso incentrati su temi di amore, perdita e vita di strada.
  • Un’icona del rock: Lynott è considerato uno dei più grandi bassisti e cantanti della storia del rock, e la sua figura è diventata un’icona per generazioni di musicisti.
  • Problemi con la droga: Purtroppo, la dipendenza da eroina ha segnato gli ultimi anni della sua vita, portandolo a una tragica scomparsa nel 1986.

Eric Bell

  • Il chitarrista fondatore: Eric Bell è stato uno dei membri fondatori dei Thin Lizzy e ha contribuito a definire il sound iniziale della band.
  • Un’uscita difficile: Il suo addio ai Thin Lizzy è stato tutt’altro che amichevole, e le tensioni tra lui e Phil Lynott hanno lasciato un segno profondo nella storia della band.
  • Una carriera solista: Dopo aver lasciato i Thin Lizzy, Bell ha intrapreso una carriera solista, ma non ha mai eguagliato il successo ottenuto con la sua ex band.

Brian Downey

  • Il pilastro ritmico: Brian Downey è stato il batterista dei Thin Lizzy fin dalla loro formazione. Il suo stile solido e potente ha fornito la base ritmica per le canzoni della band.
  • Problemi di salute: Negli ultimi anni della sua vita, Downey ha sofferto di problemi di salute che lo hanno costretto a lasciare la musica.

Scott Gorham

  • Il chitarrista americano: Scott Gorham, chitarrista americano, si è unito ai Thin Lizzy nel 1974 e ha contribuito a creare il suono caratteristico della band negli anni ’70.
  • Un pilastro della band: Gorham è stato uno dei pochi membri originali a rimanere fedele ai Thin Lizzy anche dopo la morte di Phil Lynott.

Altri membri storici

  • Gary Moore: Il chitarrista Gary Moore ha suonato nei Thin Lizzy per un breve periodo, contribuendo a rendere ancora più celebre il brano “Still Got the Blues”.
  • Brian Robertson: Un altro chitarrista di talento che ha lasciato il suo segno nella storia dei Thin Lizzy.
  • Il doppio assolo: I Thin Lizzy sono famosi per i loro duetti di chitarra, che hanno caratterizzato molte delle loro canzoni più famose.

libri

Phil Lynott libri Thin Lizzy

Cowboy Song

"Cowboy Song" è la biografia definitiva di Phil Lynott, fondatore dei Thin Lizzy. Un ritratto intimo e completo di una leggenda del rock, dalle origini irlandesi agli eccessi e alla creatività che lo hanno reso un'icona.

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