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Tiziano Terzani

Tiziano Terzani, nato a Firenze il 14 settembre 1938, è diventato uno dei giornalisti italiani più celebri del XX secolo grazie alle sue esplorazioni globali e alla sua prospettiva unica sulla vita. Cresciuto immerso nella cultura rinascimentale fiorentina, Tiziano Terzani sviluppò una profonda sensibilità estetica e un amore per l’arte e la storia. Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Firenze, iniziò la carriera giornalistica nel 1965 come corrispondente per “Der Spiegel” dall’Estremo Oriente. La sua carriera lo portò a coprire eventi storici come la guerra del Vietnam e la rivoluzione culturale cinese, guadagnandogli fama per il suo coraggio e la sua visione innovativa.

Un incidente aereo in Nepal nel 1976, che gli costò un occhio, segnò un punto di svolta nella sua vita. Dopo l’incidente, Tiziano Terzani decise di abbandonare i viaggi aerei a favore di spostamenti via terra e mare, permettendogli di approfondire le sue connessioni con le culture orientali e di esplorare le dimensioni spirituali della vita. I suoi scritti successivi, tra cui “La fine è il mio inizio” (1997) e “Un altro giro di giostra” (2004), riflettono una fusione di reportage giornalistico e riflessioni filosofiche e spirituali.

Negli ultimi anni della sua vita, Tiziano Terzani si ritirò nella sua casa toscana per dedicarsi alla scrittura e alla contemplazione. Morì il 28 luglio 2004, lasciando un’eredità di coraggio, saggezza e ispirazione. La sua vita e le sue opere sono celebrate per l’impegno nel giornalismo e nella ricerca spirituale autentica.

La fine è il mio inizio

La fine è il mio inizio

Un monaco zen riflette sulla vita; Tiziano Terzani condivide saggezza, incoraggiando autenticità, curiosità e coraggio.

Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo

Un altro giro di giostra

In "Un altro giro di giostra," Tiziano Terzani esplora malattia, introspezione e saggezza attraverso un viaggio trasformativo.

Lettere contro la guerra

In "Lettere contro la guerra," Tiziano Terzani condanna violenza e intolleranza, promuovendo pace e criticando ipocrisia.

In Asia

Tiziano Terzani esplora l'Asia con una fusione di autobiografia e reportage, illuminando storia, complessità e futuro.

Buonanotte, signor Lenin

Buonanotte, signor Lenin

Nel 1991, Tiziano Terzani documenta la fine dell'URSS, viaggiando dalla Siberia a Mosca durante il colpo di stato."

La porta proibita

La porta proibita

Espulso dalla Cina nel 1984, Tiziano Terzani critica il socialismo maoista con un mix di reportage e saggio.

Un'idea di destino

Un'idea di destino

Tiziano Terzani esplora la vita, intrecciando storia personale e viaggi, rivelando un ritratto intimo e commovente.

Pelle di leopardo

Pelle di leopardo

Edizione speciale commemora Tiziano Terzani, con "Pelle di leopardo" e "Giai Phong!" che narrano la guerra del Vietnam.

Un mondo che non esiste più

Tiziano Terzani esplora l'Asia attraverso parole e immagini, rivelando luoghi, volti e storie con passione.

Anam il senzanome

Nel 2004, Tiziano Terzani rilascia l'ultima intervista a Zanot, diventando il cuore del film "Anam".

Nel tumultuoso agosto del 1944, mentre Firenze assaporava finalmente la libertà dalla ritirata nazista e dall’avanzata alleata, un giovane Tiziano Terzani iniziava la sua istruzione primaria presso il convento della Chiesa di San Piero a Monticelli. Con la riapertura delle scuole nel 1945, proseguì gli studi nella Scuola di Legnaia e successivamente, tra il 1949 e il 1952, frequentò l’Istituto Niccolò Machiavelli in piazza Frescobaldi per le scuole medie.

Il 1954 rappresentò un’importante svolta nella sua carriera accademica, quando Tiziano Terzani, grazie al sacrificio dei genitori, poté accedere alla succursale della Machiavelli in piazza Pitti. Questo supporto familiare dimostrava la fiducia nel suo potenziale. Dal 1954 al 1957, Tiziano Terzani si distinse al Liceo Classico Statale Galileo, dove conseguì un brillante diploma. Durante gli anni scolastici, si immerse anche nella vita culturale di Firenze, partecipando ai “Sabati dello studente” in via Gino Capponi e coltivando la passione per il cinema e il teatro.

Dopo il diploma, nel 1957, Tiziano Terzani rifiutò un’offerta di lavoro dalla Banca Toscana e, sfidando le aspettative familiari, tentò l’ammissione al collegio Medico-Giuridico della Scuola Normale di Pisa. Si classificò secondo in un concorso nazionale e accedette alla facoltà di Giurisprudenza. Fu in settembre dello stesso anno che incontrò Angela Staude, una giovane di origine tedesca con una famiglia rinomata per la sua cultura e le sue connessioni illustri, un incontro che avrebbe influenzato profondamente la sua vita e le sue aspirazioni.

Nell’autunno del 1967, Tiziano Terzani fu inviato in Sud Africa da Olivetti per documentare la segregazione razziale. La sua esperienza si arricchì con il lavoro per L’Astrolabio e, nel 1969, ottenne l’iscrizione come pubblicista. Dopo aver studiato Affari Internazionali e cinese negli Stati Uniti e aver sviluppato una passione per la Rivoluzione culturale cinese, tornò in Italia e lavorò per Il Giorno. Nel 1970, si dimise per diventare freelance per Der Spiegel, coprendo il Sud-est asiatico e collaborando con L’Espresso.

Nel 1973 pubblicò il suo primo libro, “Pelle di leopardo”. Tra il 1974 e il 1975, contribuì anche a Il Messaggero. Alla fine del 1975, si trasferì a Hong Kong, vicino alla Cina, e nel 1976 iniziò a collaborare con la Repubblica, pubblicando “Giai Phong!”, premiato per la saggistica. Nel 1977, fu testimone della crisi dei profughi indocinesi e dell’olocausto cambogiano. Il 1979 segnò il suo arrivo a Pechino come corrispondente, realizzando un grande sogno.

“Un altro giro di giostra” documenta la sua lotta contro il cancro e la sua ricerca interiore. Gli ultimi anni della sua vita li trascorse a Orsigna, dove morì nel 2004. Le sue riflessioni finali sono raccolte in “Anam, il senzanome” e “La fine è il mio inizio”. La vita e le opere di Tiziano Terzani continuano a ispirare per il loro coraggio, la loro saggezza e il profondo impegno nella comprensione della vita e del mondo.