Il racconto dipinge un giorno reale con le pennellate vibranti della cultura e della saggezza popolare, celebrando l’umanità in un nuovo splendore. Si svolge in meno di ventiquattro ore, dal sorgere del sole del 16 giugno 1904 – quando Joyce incrocia Nora Barnacle, destinata a diventare la sua compagna per la vita e a trasformarlo in uomo – fino alle prime ore del giorno successivo. Il protagonista, Leopold Bloom, un ebreo irlandese, non è un eroe né un antieroe, ma un individuo tollerante e compassionevole, aperto alla diversità e gentile anche con chi non ricambia. Accanto a lui, emergono altri personaggi significativi: Stephen Dedalus, un giovane intellettuale brillante ma frustrato dalle forze sociali e religiose che lo circondano, e Molly Bloom, la moglie di Leopold, figura maestosa nel panorama del romanzo. “Ulisse” è un viaggio nella mente, con i suoi monologhi interiori e flussi di coscienza che si intrecciano alla perfezione con la trama, sfumando i confini tra realismo e rappresentazione grafica del pensiero libero.