ZZ Top
Dalle radici blues del Texas all’olimpo del rock and roll, gli ZZ Top hanno solcato i decenni con riff iconici, barbe leggendarie e un ritmo contagioso che ha conquistato generazioni di fan. La loro storia è un viaggio emozionante attraverso l’evoluzione del blues rock, costellato da successi epocali, collaborazioni illustri e un’attitudine ribelle che li ha resi delle vere e proprie icone musicali.
Nascita e primi passi (1969-1972):
La leggenda degli ZZ Top ha inizio nel 1969 a Houston, in Texas, quando il chitarrista e cantante Billy Gibbons, già affermato con The Moving Sidewalls, unisce le forze con il bassista Dusty Hill e il batterista Frank Beard. Inizialmente denominati “The ZZ Top”, il nome definitivo si stabilizza poco dopo, ispirato da una marca di carta assorbente.
Influenze e stile unico:
Fin dai primi passi, gli ZZ Top si distinguono per un sound che fonde sapientemente le radici blues del Texas con elementi di rock psichedelico e southern rock. Il loro stile è caratterizzato da riff di chitarra potenti e virtuosi, una sezione ritmica solida e trascinante e la voce roca e distintiva di Gibbons.
Il debutto e l’ascesa (1971-1973):
Il primo album, “ZZ Top’s First Album” (1971), non ottiene un grande successo, ma getta le basi per il loro sound unico. Il vero trionfo arriva con “Tres Hombres” (1973), trainato da brani come “La Grange“, “Jesus Just Left Chicago” e “Brown Sugar”, che li consacrano come star internazionali.
“Tres Hombres”: Un capolavoro del blues rock:
“Tres Hombres“ rappresenta un punto di svolta nella carriera degli ZZ Top. L’album fonde perfettamente blues, rock e boogie, creando un sound potente, originale e irresistibile. La copertina, con le loro barbe folte e i cappelli da cowboy, diventa un’immagine iconica della band.
Collaborazioni illustri e successi epocali (1974-1983):
Nel corso degli anni ’70, gli ZZ Top collaborano con artisti del calibro di Stevie Ray Vaughan e Eric Clapton, consolidando la loro fama e il loro prestigio. Album come “Fandango!” (1974), “Eliminator” (1983) e “Afterburner” (1985) conquistano le vette delle classifiche, vendendo milioni di copie e regalando al pubblico brani leggendari come “Jailbreak”, “Legs”, “Sharp Dressed Man” e “Gimme All Your Lovin‘”.
Un’immagine iconica e un simbolo del rock and roll:
Le barbe lunghe, i cappelli da cowboy e gli occhiali da sole degli ZZ Top diventano un’immagine iconica, riconoscibile in tutto il mondo. La loro attitudine ribelle e il loro stile unico li rendono dei veri e propri simboli del rock and roll, capaci di affascinare generazioni di fan.
Evoluzione e sperimentazione (1984-2001):
Negli anni ’80 e ’90, gli ZZ Top continuano a sperimentare, incorporando elementi di synth pop e hair metal nel loro sound. Album come “Recycler” (1983) e “Antenna” (1994) ottengono un buon successo, pur non raggiungendo i livelli di popolarità degli anni ’70.
La scomparsa di Dusty Hill e l’eredità degli ZZ Top (2001-oggi):
Nel 2021, la band subisce un duro colpo con la scomparsa del bassista Dusty Hill, dopo oltre 50 anni di militanza. Tuttavia, gli ZZ Top decidono di andare avanti, con il supporto di Elwood Francis al basso, e continuano a esibirsi e pubblicare nuovi album, mantenendo vivo il loro spirito rock and roll.
Considerazioni finali e impatto sulla musica:
Gli ZZ Top sono considerati pionieri del blues rock e del southern rock, avendo influenzato innumerevoli band successive. La loro musica, ricca di energia, virtuosismi e groove, ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica rock.
discografia
Discografia ⬆️⬇️
ZZ Top’s First Album | 1971 | Album di debutto che introduce il sound blues rock del trio texano, con riff potenti e testi semplici ma efficaci. |
Rio Grande Mud | 1972 | Continua l’esplorazione del blues rock, con un suono più grezzo e un’atmosfera più southern. |
Tres Hombres | 1973 | Un classico del blues rock, con brani come “Tush” che diventano dei veri e propri inni. |
Fandango! | 1975 | Album più sperimentale, con influenze country e western, e brani come “La Grange”. |
Tejas | 1976 | Ritorno a un suono più blues rock, con testi più introspettivi. |
Degüello | 1979 | Album che vede la band sperimentare con sonorità più rock e blues, con brani più lunghi e complessi. |
El Loco | 1981 | Continua l’evoluzione del sound della band, con un mix di blues, rock e country. |
Eliminator | 1983 | Capolavoro della band, che li porta al successo internazionale grazie a un sound più pop e alla produzione innovativa. Brani come “Legs” e “Gimme All Your Lovin'” diventano dei tormentoni. |
Afterburner | 1985 | Seguito di “Eliminator”, con un sound simile e brani altrettanto catchy. |
Recycler | 1990 | Ritorno a un suono più blues rock, con influenze più tradizionali. |
Antenna | 1994 | Album che vede la band sperimentare con sonorità più moderne e alternative. |
Rhythmeen | 1996 | Un ritorno alle origini, con un sound più blues e rock. |
XXX | 1999 | Album che celebra i 30 anni di carriera della band, con un mix di brani nuovi e rivisitazioni di vecchi successi. |
Mescalero | 2003 | Un album più introspettivo, con testi che affrontano temi più personali. |
La Futura | 2012 | Un ritorno alle origini, con un sound più blues e rock. |
RAW: That Little Ol’ Band from Texas | 2022 | Colonna sonora di un documentario sulla band, con registrazioni live e inedite. |
T-Shirt
curiosità
Le barbe: Le barbe degli ZZ Top sono diventate un elemento distintivo della band, tanto da essere celebrate ogni anno con il “ZZ Top Beard Awards”. Ma sapevate che Billy Gibbons ha iniziato a far crescere la sua barba solo dopo aver visto un ritratto di Abraham Lincoln?
I cappelli da cowboy: I cappelli da cowboy sono un altro simbolo degli ZZ Top, ma non sono sempre stati così iconici. Inizialmente, la band indossava berretti da baseball, ma un giorno decisero di provare i cappelli da cowboy per un servizio fotografico e da allora non se ne sono più separati.
La leggenda di La Grange: La canzone “La Grange” è diventata un inno per gli ZZ Top, ma il testo nasconde una storia curiosa. La canzone parla di un bordello in Texas chiamato Chicken Ranch, che la band frequentava spesso. Il nome “La Grange” deriva da un soprannome che avevano dato alla proprietaria del bordello.
Il rituale pre-concerto: Prima di ogni concerto, gli ZZ Top hanno un rituale ben preciso: si raduniscono nel backstage e bevono insieme un bicchiere di Jack Daniels. Questo rituale li aiuta a rilassarsi e a entrare nella giusta mentalità per lo show.
La passione per le auto: Gli ZZ Top sono famosi per la loro passione per le auto d’epoca. Billy Gibbons possiede una collezione di oltre 50 auto, tra cui una Cadillac del 1957 soprannominata “The Eliminator”.
Il cameo in “Back to the Future”: Gli ZZ Top hanno fatto un cameo nel film “Ritorno al futuro – Parte III” del 1990. Nel film, la band si esibisce in un locale rock nel 1885.
Il record di barbe più lunghe: Nel 2009, gli ZZ Top hanno stabilito un record per le barbe più lunghe indossate in un concerto. Durante un’esibizione in Texas, le loro barbe raggiungevano una lunghezza complessiva di oltre 14 metri.
L’influenza su altri artisti: Gli ZZ Top hanno influenzato innumerevoli band nel corso degli anni, tra cui AC/DC, Aerosmith e Mötley Crüe. Il loro sound unico e la loro attitudine ribelle hanno ispirato generazioni di musicisti rock.
La loro stella sulla Rock and Roll Hall of Fame: Nel 2004, gli ZZ Top sono stati finalmente inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame. Un riconoscimento più che meritato per una band che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica rock.
La loro eredità: Gli ZZ Top continuano a esibirsi e a fare musica, nonostante la scomparsa del bassista Dusty Hill nel 2021. La loro musica e la loro immagine iconica rimangono una fonte di ispirazione per i fan di tutto il mondo.
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