Primus
La storia dei Primus è una delle più singolari e bizzarre all’interno del mondo del rock alternativo. Nata dalla mente visionaria del bassista e cantante Les Claypool , la band ha sfidato i confini dei generi musicali, combinando funk, metal, punk e un senso dell’umorismo eccentrico che ha affascinato e sconcertato il pubblico per oltre tre decenni. La loro musica è intrisa di una complessità tecnica incredibile, mescolata con testi surreali e un’estetica visiva stravagante. La storia dei Primus è una parabola di sperimentazione, creatività e ostinata indipendenza.
Gli Inizi: Les Claypool e la Genesi dei Primus
Les Claypool nasce nel 1963 a Richmond, in California, e fin da giovanissimo sviluppa una passione per la musica, in particolare per il basso elettrico. Ispirato da artisti come Geddy Lee dei Rush, Larry Graham degli Sly & the Family Stone e Stanley Clarke, Claypool inizia a perfezionare uno stile unico e molto tecnico, caratterizzato da uno slapping aggressivo e un uso delle dita estremamente veloce. Questo stile gli avrebbe presto fatto guadagnare l’attenzione degli appassionati di musica e dei colleghi musicisti.
Dopo aver suonato in varie band locali durante la sua adolescenza, nel 1984 Claypool forma una prima versione di Primus, chiamata Primate , con il chitarrista Todd Huth e il batterista Jay Lane. Questo primo trio era ancora in fase di sperimentazione, con un suono che mescolava il funk, il punk e una dose abbondante di stravaganza. Il gruppo suonava principalmente nei piccoli club locali, ma presto Huth e Lane lasciarono il progetto per seguire altre strade.
Nonostante la separazione dai suoi primi compagni di band, Claypool non si incoraggia. Continua a cercare musicisti affini per sviluppare la sua visione unica. È nel 1988 che nasce ufficialmente Primus , con una nuova formazione: Les Claypool al basso e alla voce, il chitarrista Larry “Ler” LaLonde (ex Possessed), e il batterista Tim “Herb” Alexander . Questo trio avrebbe dato vita a una delle band più insolite e distintive nella storia del rock.
Il Suono Unico di Primus: Un Funk Metal Stravagante
Fin dall’inizio, il suono di Primus era profondamente diverso da quello di qualsiasi altra band. Mentre molti gruppi del periodo si orientavano verso il grunge o l’heavy metal, i Primus mischiavano influenze funk, metal, jazz e progressive rock, creando un mix esplosivo di generi. Il basso di Les Claypool non era semplicemente uno strumento ritmico: era spesso l’elemento principale delle canzoni, con linee melodiche intricate che guidavano la struttura dei brani. La chitarra di LaLonde era caratterizzata da riff strani e dissonanti, mentre la batteria di Alexander aggiungeva una complessità ritmica che sfidava i convenzionali 4/4 del rock.
I testi di Claypool erano altrettanto insoliti, raccontando storie bizzarre di personaggi assurdi e situazioni surreali. Canzoni come “Tommy the Cat” , “Jerry Was a Race Car Driver” e “Wynona’s Big Brown Beaver” presentavano protagonisti peculiari, immersi in un universo a metà strada tra la commedia slapstick e la satira sociale. Questa combinazione di musica e testi stravaganti divenne presto il marchio di fabbrica dei Primus.
Il Primo Album: “Suck on This” (1989)
Il debutto discografico dei Primus avviene nel 1989 con l’album live “Suck on This” , finanziato interamente con un prestito ottenuto da Claypool dalla madre. Registrato durante due concerti a Berkeley, in California, l’album cattura l’energia grezza e il suono non convenzionale del gruppo. Le tracce di “Suck on This” sono versioni embrionali di canzoni che sarebbero poi apparse nei successivi album in studio, ma già dimostrano l’originalità del trio.
L’album non ottiene grande attenzione dalla critica mainstream, ma comincia a costruire una solida base di fan tra gli appassionati di musica alternativa. Il successo di “Suck on This” permette ai Primus di iniziare a suonare come gruppo di apertura per le band più famose, guadagnando sempre più visibilità.
“Frizzle Fry” e “Sailing the Seas of Cheese”: L’Ascesa del Culto Primus
Il primo vero album in studio di Primus arriva nel 1990 con “Frizzle Fry” , che include brani come “John the Fisherman” , “Too Many Puppies” e “Pudding Time” . Questo disco cementa la loro reputazione come una band fuori dagli schemi, con suoni eccentrici e testi surreali. Anche se l’album non diventa un successo commerciale, viene accolto con entusiasmo dalla critica e dagli appassionati del rock alternativo, aiutando a consolidare la base di fan devoti della band.
Tuttavia, è con il secondo album in studio, “Sailing the Seas of Cheese” (1991), che i Primus raggiungono il successo. Pubblicato dalla Interscope Records , il disco contiene alcuni dei loro brani più iconici, tra cui “Jerry Was a Race Car Driver” , “Tommy the Cat” e “Those Damned Blue-Collar Tweekers” . “Jerry Was a Race Car Driver” , in particolare, riceve ampi passaggi su MTV, e il video stravagante del brano diventa un cult.
“Sailing the Seas of Cheese” porta i Primus al centro della scena rock alternativa, e la loro originalità viene lodata per essere una ventata d’aria fresca in un panorama musicale dominato dal grunge. Les Claypool diventa noto come uno dei bassisti più innovativi e tecnicamente dotati della sua generazione, mentre il suono complessivo della band viene descritto come “funk metal”, “alternative rock” e persino “weird rock”.
Successo Mainstream e Stravaganza: “Pork Soda” e “Tales from the Punchbowl”
Il 1993 è l’anno in cui i Primus raggiungono il loro picco di popolarità con l’uscita di “Pork Soda” , il terzo album in studio. Con canzoni come “My Name Is Mud” , “DMV” e “Mr. Krinkle” , l’album entra direttamente nella top 10 della classifica Billboard 200, un risultato sorprendente per una band così anticonformista. “My Name Is Mud” diventa uno dei brani più celebri della band, con il suo basso slap inconfondibile e il testo stravagante. “Pork Soda” è più oscuro e pesante rispetto ai lavori precedenti, esplorando temi come la follia e l’alienazione, pur mantenendo il tipico umorismo assurdo di Claypool.
L’album successivo, “Tales from the Punchbowl” (1995), continua sulla scia del successo, grazie anche alla popolarità del singolo “Wynona’s Big Brown Beaver” . Il video della canzone, in cui i membri della band sono vestiti con costumi da cowboy di plastica, viene nominato per un Grammy nella categoria “Best Hard Rock Performance”. Anche se non vincono, i Primus continuano a consolidare la loro reputazione come una delle band più bizzarre e tecnicamente dotate del panorama musicale.
In questo periodo, i Primus iniziano ad esplorare sempre più l’aspetto visivo della loro musica, utilizzando video musicali strani e scenografie altrettanto peculiari durante i loro concerti. La teatralità diventa una parte fondamentale della loro immagine, ei loro spettacoli dal vivo diventano veri e propri spettacoli surreali, pieni di umorismo, improvvisazione e tecnicismi musicali.
Cambiamenti nella formazione e Anni di transizione
Dopo l’uscita di “Tales from the Punchbowl”, il batterista Tim “Herb” Alexander lascia la band, segnando il primo grande cambiamento nella line-up dei Primus. Alexander viene sostituito da Bryan “Brain” Mantia , un batterista con uno stile più orientato al groove e meno tecnico rispetto a Alexander, ma comunque capace di mantenere il carattere unico della band.
Nel 1997 esce “The Brown Album” , il primo lavoro con Mantia alla batteria. Questo album rappresenta una svolta nel suono della band, con un approccio più crudo e meno raffinato rispetto ai lavori precedenti. L’album viene accolto in modo tiepido sia dalla critica che dai fan, non riuscendo a raggiungere il livello di popolarità dei lavori precedenti.
Negli anni successivi, i Primus pubblicano “Antipop” (1999), un album che vede la partecipazione di artisti come Tom Morello (RageRage Against the Machine).
Un nuovo millennio, nuove sfide
Gli anni 2000 segnano un periodo di relativa calma per i Primus. Dopo una serie di album negli anni ’90 che li avevano portati al successo mainstream, la band si prende una pausa per ridefinire la propria identità artistica. Nel 2003, i Primus tornano in scena con l’album “Antipop”. Questo disco rappresenta una sorta di rinascita per la band, che reinventa il proprio sound senza però rinunciare alle radici funk metal che li hanno resi famosi. I brani sono più maturi e introspettivi, e la band sembra voler esplorare nuove sonorità.
Collaborazioni e progetti paralleli
Negli anni successivi, i membri dei Primus si dedicano anche a progetti paralleli. Les Claypool, in particolare, collabora con numerosi artisti e forma nuove band, come i Fearless Flying Frog Brigade. Questo periodo di sperimentazione porta nuova linfa creativa al gruppo e li aiuta a mantenere un approccio fresco alla musica. Nel 2011, i Primus pubblicano “Green Naugahyde”, un album che riporta la band alle sue radici più funk e psichedeliche. Il disco viene accolto con entusiasmo dai fan e dalla critica, dimostrando che i Primus sono ancora in grado di creare musica innovativa e coinvolgente.
Tour e reunion
Da allora, i Primus hanno continuato a tenere concerti in tutto il mondo, spesso riunendo i fan di vecchia data e conquistandone di nuovi. La band ha anche partecipato a diversi festival rock, consolidando la propria posizione nell’olimpo del rock alternativo.
discografia
discografia ⬇️⬆️
Suck on This | 1988 | Album dal vivo che introduce il loro sound unico e irriverente, con brani come “John the Fisherman” e “Harold of the Rocks”. |
Frizzle Fry | 1990 | Debutto in studio che li consacra come una delle band più innovative dell’alternative metal, con brani come “Tommy the Cat” e “Groundhog’s Day”. |
Sailing the Seas of Cheese | 1991 | Secondo album in studio, che consolida il loro successo e li porta a un pubblico più ampio, con brani come “My Name is Mud” e “Here Come the Bastards”. |
Miscellaneous Debris | 1992 | EP con cover di brani di artisti come Peter Gabriel, Pink Floyd e XTC. |
Pork Soda | 1993 | Terzo album in studio, considerato da molti il loro capolavoro, con brani come “Southbound Pachyderm” e ” Wynona’s Big Brown Beaver”. |
Tales from the Punchbowl | 1995 | Quarto album in studio, che esplora sonorità più sperimentali e psichedeliche. |
Brown Album | 1997 | Quinto album in studio, caratterizzato da un sound più heavy e meno accessibile rispetto ai precedenti. |
Rhinoplasty | 1998 | EP che include remix e brani inediti. |
Antipop | 1999 | Sesto album in studio, che segna un ritorno alle sonorità più funk e rock dei primi album. |
Animals Should Not Try to Act Like People | 2003 | EP con brani inediti e cover. |
Green Naugahyde | 2011 | Settimo album in studio, che riporta la band alle sue radici più funk e psichedeliche. |
Primus & the Chocolate Factory with the Fungi Ensemble | 2014 | Un’interpretazione unica e psichedelica del classico film di animazione “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato”. |
Conspiranoid | 2022 | Ottavo album in studio, con un sound più moderno e influenze di diversi generi musicali. |
curiosità
L’origine del nome: “Primus” in latino significa “primo”. La scelta del nome potrebbe essere un riferimento al loro desiderio di essere sempre all’avanguardia e di sperimentare sonorità uniche.
L’influenza di Les Claypool: Il bassista e cantante Les Claypool è senza dubbio la figura centrale dei Primus. La sua tecnica al basso, il suo stile vocale inconfondibile e la sua creatività hanno fortemente influenzato il suono della band.
L’amore per i pesci: I Primus sono noti per la loro passione per i pesci. Les Claypool in particolare è un appassionato pescatore e spesso inserisce riferimenti al mondo della pesca nei testi delle loro canzoni.
Le collaborazioni inaspettate: Nel corso della loro carriera, i Primus hanno collaborato con artisti provenienti da generi musicali molto diversi, dal metal al jazz, passando per il country.
L’impatto sul metal alternativo: I Primus sono considerati una delle band più influenti del metal alternativo. Il loro sound unico, caratterizzato da elementi funk, metal e rock progressivo, ha ispirato numerose altre band.
L’uso di strumenti non convenzionali: I Primus sono famosi per sperimentare con strumenti non convenzionali, come il banjo, il contrabbasso e il banjo elettrico.
I riferimenti alla cultura pop: Nei loro testi, i Primus spesso fanno riferimento a film, serie TV e personaggi della cultura pop.
Il rapporto con i fan: I Primus hanno sempre avuto un rapporto molto stretto con i loro fan, organizzando spesso eventi e incontri per interagire con loro.
L’umorismo: L’umorismo è un elemento fondamentale della musica dei Primus. I loro testi sono spesso ironici e surreali, e i loro video musicali sono pieni di gag e riferimenti culturali.
La passione per i dinosauri: Les Claypool è un grande appassionato di dinosauri, e questa passione si riflette in alcuni dei testi e dei concept album dei Primus.