

Soundgarden: l’epopea della band che cambiò per sempre il rock alternativo
Seattle, metà anni Ottanta. In una città ancora lontana dal diventare la Mecca del grunge, un giovane Chris Cornell suona la batteria in una band chiamata The Shemps. Insieme a lui, il chitarrista Kim Thayil, appena trasferitosi da Chicago, e il bassista Hiro Yamamoto. Nasce così Soundgarden, un nome ispirato a un’installazione sonora di Seattle chiamata “A Sound Garden”.
Nel 1984 Chris Cornell lascia le pelli per dedicarsi alla voce, mentre la formazione si stabilizza. La band inizia a suonare nei piccoli club della città, mescolando heavy metal, punk e psichedelia. Nel 1987 firmano con la Sub Pop, etichetta indipendente destinata a diventare il cuore pulsante del movimento grunge.
La scalata con SST e A&M Records (1988-1989)
Il 1988 è l’anno di Ultramega OK, il primo album dei Soundgarden. Sebbene ancora grezzo, il disco attira l’attenzione della critica e guadagna loro una nomination ai Grammy Awards. Grazie al successo underground, firmano un contratto con A&M Records, diventando la prima band grunge a passare a una major.
Nel 1989 esce Louder Than Love, un lavoro più maturo, con sonorità più pesanti e testi più oscuri. La band si ritrova a lottare contro la censura a causa di brani come “Big Dumb Sex”, ma conquista una base di fan sempre più ampia.
L’affermazione con Badmotorfinger (1991)
Il 1991 è un anno cruciale per la storia dei Soundgarden. Con il nuovo bassista Ben Shepherd e il batterista Matt Cameron ormai stabilmente in formazione, pubblicano Badmotorfinger. Il singolo “Outshined” diventa un inno generazionale e “Rusty Cage” spinge la band sotto i riflettori della scena internazionale.
In contemporanea, il grunge esplode grazie al successo di Nevermind dei Nirvana e Ten dei Pearl Jam. I Soundgarden si ritrovano catapultati nel centro di un fenomeno globale, senza mai sacrificare il loro stile più oscuro e heavy.
Il trionfo di Superunknown (1994)
Con Superunknown, pubblicato nel 1994, i Soundgarden toccano l’apice. L’album debutta alla numero uno della Billboard 200 e contiene hit immortali come “Spoonman”, “Fell on Black Days” e la leggendaria “Black Hole Sun”.
“Black Hole Sun” diventa il loro brano più iconico, grazie anche a un videoclip surreale che cattura perfettamente l’estetica inquieta degli anni Novanta. Superunknown vende milioni di copie e vince due Grammy Awards, consolidando la posizione dei Soundgarden come una delle band più influenti della loro generazione.
Declino e primo scioglimento (1996-1997)
Il successivo album, Down on the Upside (1996), segna un cambio di rotta. Meno heavy, più sperimentale, è il riflesso delle tensioni interne alla band. Nonostante il successo commerciale, i rapporti tra i membri si deteriorano.
Nel 1997, dopo un tour mondiale estenuante, i Soundgarden annunciano lo scioglimento. Chris Cornell avvia una carriera solista e, più tardi, si unisce agli Audioslave insieme a membri dei Rage Against the Machine.
La reunion e la nuova era (2010-2017)
A sorpresa, nel 2010 i Soundgarden si riformano. Partecipano al festival Lollapalooza e pubblicano King Animal (2012), il primo album di inediti dopo quindici anni. La critica accoglie positivamente il disco, lodando la capacità della band di rimanere fedele alle proprie radici pur esplorando nuovi territori.
Negli anni successivi, i Soundgarden tornano in tour, riconquistando i fan vecchi e nuovi. Il “Concert for the People of Seattle” è uno dei momenti più toccanti della loro seconda vita artistica.
La tragica scomparsa di Chris Cornell (2017)
Il 18 maggio 2017, dopo un concerto a Detroit, Chris Cornell viene trovato morto. La notizia sconvolge il mondo della musica. L’autopsia conferma il suicidio. Per milioni di fan, è una perdita incolmabile.
I membri superstiti dei Soundgarden organizzano un concerto tributo, “I Am The Highway: A Tribute to Chris Cornell”, nel 2019, cui partecipano artisti come Metallica, Foo Fighters e Miley Cyrus.
Le ultime notizie sui Soundgarden
Dopo la morte di Cornell, il futuro dei Soundgarden è rimasto incerto. Nel 2023, è stato risolto il contenzioso legale tra i membri della band e la vedova di Chris, Vicky Cornell, riguardo ai diritti sulle canzoni inedite.
Kim Thayil ha confermato che i Soundgarden stanno lavorando per pubblicare un ultimo album postumo con le registrazioni lasciate da Cornell. Secondo fonti vicine alla band, l’album potrebbe vedere la luce entro il 2025.
Nel frattempo, Matt Cameron e Ben Shepherd hanno avviato nuovi progetti musicali, mantenendo viva la memoria e l’eredità di Soundgarden.
Conclusioni: il lascito immortale dei Soundgarden
I Soundgarden hanno cambiato il volto del rock alternativo, mescolando metal, psichedelia e sperimentazione con una profondità emotiva unica. Con album storici come Badmotorfinger e Superunknown, e brani immortali come “Black Hole Sun” e “Fell on Black Days”, hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica.
discografia ⬇️⬆️
Ultramega OK | 1988 | Debutto ufficiale, mix di punk e metal con influenze psichedeliche. |
Louder Than Love | 1989 | Album più pesante, con riff potenti e testi oscuri, anticipa il grunge. |
Badmotorfinger | 1991 | L’album che li lanciò a livello mondiale, con hit come “Rusty Cage”. |
Superunknown | 1994 | Capolavoro del grunge, contiene successi come “Black Hole Sun” e “Spoonman”. |
Down on the Upside | 1996 | Album più sperimentale, con sonorità più melodiche e introspettive. |
King Animal | 2012 | Ritorno dopo 16 anni, con un sound maturo ma ancora potente e oscuro. |
curiosità
Pionieri del Grunge
Prima che Nirvana e Pearl Jam diventassero famosi, i Soundgarden erano già i pionieri: sono stati una delle prime band di Seattle a firmare con una major (A&M Records) nel 1988. Aprirono la strada a tutta la scena!
Chris Cornell, batterista prima che frontman
All’inizio, Chris Cornell faceva sia il cantante che il batterista della band! 🥁🎤 Solo dopo un po’ decisero di cercare un batterista stabile (Matt Cameron) per liberare Cornell e fargli esplodere tutto il suo carisma da frontman.
Primo album grunge candidato ai Grammy
Ultramega OK (1988) venne nominato ai Grammy: un vero colpo di scena per un genere ancora underground. Non vinsero, ma misero il grunge sotto i riflettori prima degli altri.
L’accordatura “strana” di Kim Thayil
Il chitarrista Kim Thayil amava usare accordature alternative e strane per creare suoni pesanti e disturbanti. Una delle sue preferite era la drop D (abbassare di un tono la sesta corda) che poi divenne la norma nel grunge e nell’alternative metal. 🎸🤘
“Black Hole Sun” non era pensata come singolo
La loro hit più famosa, Black Hole Sun, era considerata troppo “psichedelica” e strana per essere un singolo commerciale. E invece… boom! Diventò un pezzo iconico degli anni ’90, vincendo anche un Grammy.
Amici (e rivali) a Seattle
I Soundgarden erano molto amici dei Nirvana, Pearl Jam e Alice in Chains, ma la scena di Seattle era super competitiva: tutti volevano lasciare il segno. Nonostante questo, collaboravano spesso tra di loro (ad esempio Temple of the Dog nacque dalla fusione tra Soundgarden e Pearl Jam in memoria di Andrew Wood).
Chris Cornell e l’estensione vocale mostruosa
Cornell aveva un’estensione vocale di quasi quattro ottave , una delle più impressionanti della storia del rock. Poteva passare da bassi cavernosi a urla altissime senza sforzo apparente.
libri

Niente specchi in camerino. La storia dei Soundgarden
I Soundgarden, nati a Seattle nel 1984, hanno mantenuto l’integrità artistica sfidando le etichette metal. Precursori del grunge, sono finiti due volte, sempre legati indissolubilmente a Chris Cornell.

Soundgarden. Nel giardino del suono
Con il loro rock duro, tra punk e heavy metal, i Soundgarden sono diventati una band di culto, conquistando il grande pubblico e ottenendo grande successo anche in Italia con "Down on the Upside".